Venezia 73: i dieci film da non perdere

Si è conclusa la 73° edizione del Festival del Cinema di Venezia. Tra conferme, sorprese e qualche delusione, una lista di film da vedere.
Film del concorso principale, Orizzonti, fuori concorso, Giornate degli Autori, Settimana della Critica, Biennale College etc… ecco di seguito il meglio proposto (rigidissima selezione, rigorosamente esposta in ordine sparso) da gustare nelle sale prossimamente:
1) “Hacksaw Ridge” di Mel Gibson: le vicende dell’obiettore di coscienza Desmond Doss che vuole comunque arruolarsi perché ritiene di poter dare un apporto alla patria anche senza dover imbracciare un fucile. Il tutto condito da sequenze di guerra (la battaglia di Okinawa) impressionanti. Documento storico, commuovente e intriso di eroismo.
2) “Indivisibili” di Edoardo De Angelis: Viola e Dasy, due gemelle siamesi, cantano a matrimoni e feste lungo il territorio di Castelvolturno e costituiscono la fonte di reddito della famiglia. Finché una delle due manifesta il desiderio di separarsi dall’altra ricorrendo alla chirurgia……
3) “The Journey” di Nick Hamm. Irlanda del Nord: due acerrimi nemici, leader di partiti politici opposti, si trovano dalle circostanze a fare un viaggio in auto insieme. E grazie a ciò, fu la fine degli attentati e degli scontri fra unionisti e Sinn Fein. Da allora, era il 2006, vige tuttora la pace in quel martoriato territorio britannico
4) “La la Land”: Damien Chazelle si conferma, dopo Whiplash, grande autore di musical, stavolta ambientato a Hollywood. Leggerezza, bella musica e un sottofondo commuovente di malinconia. Dal 26 gennaio nelle sale. Protagonisti Emma Stone (Coppa Volpi miglior attrice) e Ryan Gosling.
5) “El Ciudadano Ilustre” di Gaston Duprat e Mariano Cohn”: come vincere il Premio Nobel per la letteratura e poi tornare nel proprio villaggio d’origine (Salas in Argentina) ed essere coinvolto in misere beghe paesane oltre ad essere accusato di aver avuto successo denigrando proprio il suo popolo. Coppa Volpi a Oscar Martinez per il miglior attore
6) “Orecchie” di Alessandro Aronadio. Sorpresa al Lido nella sezione Biennale College per l’ultimo lavoro del siciliano Alessandro Aronadio, surreale parodia della quotidianità pervasa da un finto progresso e dove il rispetto per i nostri simili è costantemente minacciato. Nel cast anche Rocco Papaleo.
7) “Rai” di Andrei Konchalovsky. L’olocausto raccontato da un ufficiale tedesco, un collaborazionista francese e da una aristocratica russa arrestata per aver nascosto due bambini ebrei. Le loro vite si incrociano e conducono ad una ulteriore riflessione su quei giorni drammatici. Leone d’argento per la migliore regia.
8) “Liberami” di Federica Di Giacomo. Documentario sugli esorcismi. E’ incredibile quante persone ricorrono ai riti dei padri esorcisti dopo aver percorso senza successo la strada della medicina tradizionale. Ambientato in Sicilia. Il vero protagonista è Padre Cataldo che opera anche via telefonino. Miglior film nella sezione Orizzonti.
9) “Frantz” di Francois Ozon. Finita la prima guerra mondiale una giovane vedova di un militare tedesco nota che ogni giorno uno sconosciuto visita la tomba del marito morto in battaglia. Chi è costui? Adattamento di una pièce di Maurice Rostand che Ernst Lubitsch aveva già trasposto nel 1932 (L’uomo che ho ucciso). Premio Mastroianni per il miglior attore/attrice emergente alla tedesca Paula Beer.
10) “King of the Belgians” della coppia Brosens/Woodworth. Surreale commedia. Il re del Belgio e i suoi stretti collaboratori si trovano in visita ufficiale in Turchia quando arriva la notizia che la Vallonia sta per giungere alla secessione. Di fatto il Belgio non esiste più. Causa una tempesta magnetica è impossibile il ritorno in patria in aereo e la delegazione belga si avventura così in un viaggio di ritorno coi mezzi più disparati dalle note esilaranti.
Buona visione a tutti. Anche quest’anno è stato un successo.
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