Una Sicilia per i giovani, contro l’immobilismo e collegata all’Europa

In questa intervista il Candidato alla Segreteria Regionale del Pd Francantonio Genovese ci espone il suo programma politico

di Emanuele G. - giovedì 11 ottobre 2007 - 6075 letture

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Francantonio Genovese, già Sindaco di Messina

La nostra rassegna in riferimento alle primarie siciliane termina molto velocemente visto che i Candidati sono stati appena due. La settimana scorsa abbiamo pubblicato l’intervista a Salvatore Messana (sindaco di Caltanissetta), oggi è il turno dell’On.le Francatonio Genovese fino a pochi giorni fa sindaco di Messina.

B i o g r a f i a :

Francantonio Genovese (Messina, 24 dicembre 1968) è un avvocato e politico italiano.

Laureatosi in giurisprudenza nel 1993, svolge per alcuni anni la professione di avvocato. Figlio del senatore Luigi Genovese e nipote del pluriministro Nino Gullotti entrambi della Democrazia Cristiana, Francantonio Genovese presto si avvicina alla politica e già a diciotto anni si iscrive alla Democrazia Cristiana, e più precisamente nel Movimento Giovanile della DC di cui sarebbe stato presidente per pochi giorni fino al 18 gennaio 1994, allorché lo Scudo Crociato si trasformò in Partito Popolare Italiano, a cui aderì.

Dal 2001 Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana nella XIII legislatura, eletto nel collegio di Messina nella lista Ppi con 13.832 preferenze.

Attivo anche nel campo imprenditoriale, è azionista e dirigente della società di traghetti guidata da Pietro Franza. Nel 2001 si candidò anche alla Camera, senza essere eletto. Nel 2002 è diventato vice-segretario regionale dela Margherita in Sicilia, mentre nel 2003 è entrato nella direzione nazionale del partito di Francesco Rutelli.

Nel 2005, come rappresentante dell’Unione, si candida a sindaco di Messina: al primo turno ottiene il 45,79% mentre al ballottaggio trionfa con il 54,56% dei consensi, e si dimette dall’Assemblea.

Il 3 ottobre 2007 Francantonio Genovese non é più sindaco di Messina. Con lui decadono Giunta e Consiglio Comunale. Il Cga infatti ha annullato, in seguito a ricorso presentato, le consultazioni elettorali per il rinnovo delle cariche municipali di Messina, svoltesi il 27 e 28 novembre 2005.

[Fonte: Wikipedia]

I n t e r v i s t a :

CHI E’ IL CANDIDATO FRANCANTONIO GENOVESE ?

Sono nato a Messina, ho 39 anni, sono avvocato e sposato con Chiara Schirò. Sono padre di 2 figli, Luigi e Angela. Posso ritenermi un uomo che, da sempre, è stato impegnato nel sociale e nella politica, la cui passione ed impegno ho mutuato da mio padre, Luigi, senatore per diverse legislature e da mio zio, l’on. Nino Gullotti.

PERCHÈ HA DECISO DI CANDIDARSI ALLA SEGRETERIA REGIONALE DEL PD ?

La mia candidatura è stata decisa dalla comune condivisione di un percorso da intraprendere: è la sintesi di un nuovo progetto che parte per una nuova esperienza epocale di rinnovamento, di rilancio e di sviluppo.

QUALI LE SUE PRECEDENTI ESPERIENZE POLITICHE ?

Come dicevo, mi sono avvicinato presto alla politica attiva. Già a diciotto anni sono stato consigliere nazionale del Movimento Giovanile della DC e poi del P.P.I. Sono stato assessore provinciale all’Agricoltura ed eletto, nel 2001, all’Assemblea Regionale Siciliana, che ho abbandonato dopo l’elezione a sindaco di Messina. Sono stato segretario provinciale prima del P.P.I e poi della Margherita, all’interno della quale ho assunto l’incarico di vice segretario regionale siciliano. Nel 2003 sono entrato a far parte della direzione nazionale della Margherita.

CI PUÒ RIASSUMERE IL SUO PROGRAMMA ?

Il programma del PD è un programma che intende proporre l’idea di un’innovazione politica che parta dal basso; un processo di alternativa politica che il Centro Sinistra vuole proporre ed attuare. I punti fondamentali del mio programma sono fondati sul principio di legalità; sull’individuazione del lavoro, quale priorità assoluta pere evitare i fenomeni di massa di un passato che non ci appartiene più e sullo sviluppo dell’impresa, quale spinta fondamentale per la pianificazione territoriale e per lo sviluppo economico, sostenibile e compatibile.

PUÒ IL PD RAPPRESENTARE QUEL VOLANO NECESSARIO AL RINASCIMENTO DELLA NOSTRA TERRA?

Sono pienamente consapevole che le ataviche difficoltà e gli immensi disagi della Sicilia non si possono cancellare con il solo impegno e con la nascita – seppur importante – di un grande partito ma sono anche convinto che ci sono tutte le premesse per rendere il PD un centro d’interesse e di aggregazione politico-culturale per il rilancio sostanziale di un’isola che aspetta soltanto che le venga data l’attenzione che merita: turismo, agricoltura, trasporti, assieme alla pianificazione territoriale, rappresentano la via per lo sviluppo economico, politico, sociale della Sicilia.

QUALE IL SUO IMPEGNO PER I GIOVANI?

Io provengo dal movimento giovanile della D.C. e so perfettamente che i giovani rappresentano una risorsa insostituibile. La loro valorizzazione va implementata attraverso seri e pianificati programmi di formazione che consentano loro di caratterizzare la società futura con le abilità acquisite e con quella potenzialità che solo i giovani possiedono. Vogliamo vedere i nostri giovani lavorare qui, nella loro terra, per partecipare - da protagonisti - al rilancio di una terra favolosa ma anche dell’Italia e dell’Europa.

COSA NE PENSA DEI PROBLEMI DEL MERIDIONE?

Sono l’espressione più gretta dell’immobilismo politico ed economico di un governo che aspetta solo di essere sostituito dalla gente. Non mi piace piangere sulle nostre stesse disgrazie perché sono abituato all’impegno nella realizzazione di piani di intervento sociali ed è per questo che voglio un PD forte ed in grado di incidere positivamente nella politica e nella vita siciliane. Oggi, ci sono le condizioni di connettersi attraverso una rete nazionale ed europea, da cui attingere idee e risorse che vanno individuate ed utilizzate ma non sotto forma di sussistenza ed assistenza ma per creare condizioni stabili di lavoro.

NON CREDE CHE CI SIA UN PROBLEMA DI DEMOCRAZIA NELLA FASE COSTITUENTE DEL PARTITO DEMCORATICO?

Assolutamente no ! Abbiamo adottato il metodo delle primarie che ha dato chiare indicazioni già in occasione del candidato della sinistra per la Presidenza della Regione siciliana. La stessa cosa sta avvenendo per la mia candidatura a segretario regionale del PD: le convergenze che, durante le occasione di incontro, si sono palesate dimostrano che il contradditorio politico è indispensabile per addivenire a quell’unità che è la spinta vitale per la nascita del PD. Nella costituente del PD saranno rappresentate tutte le anime della coalizione che, una volta formato il partito, ne costituiranno una sola, forte, unita e consapevole.

QUALI LE SFIDE CHE DOVRA’ AFFRONTARE IL NUOVO SOGGETTO POLITICO ?

Sono le sfide delle difficoltà dei nostri tempi: la crisi economica sta assumendo dimensioni preoccupanti. La manovra finanziaria che il Governo sta varando dimostra come vi sia tale consapevolezza e come, con i pochi mezzi a disposizione, si stia tentando di avvicinarsi alle famiglie, alle persone e alle fasce più deboli. In Sicilia ci troveremo a dover affrontare le grandi sfide del 2010 , da cui – se non vogliamo restate fuori - dovremmo trarre i dovuti stimoli per guidarne gli indirizzi in favore di questa terra.

CREDE NELL’EUROPA UNITA ?

Certamente, ho sempre sostenuto che l’Europa fosse la naturale conclusione di un cammino di cultura tra popoli che, nel passato, hanno vissuto la stessa storia. Credo in un’Europa di valori, forte, in grado di offrire una civiltà ed una tradizione di democrazia, di libertà, di rispetto della legalità e della dignità della persona

CHI E’ IL CANDIDATO FRANCANTONIO GENOVESE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI ?

Ritengo di essere un uomo impegnato nella politica che crede nei valori della fede e della famiglia. Cerco di seguire i dinamismi della società per coglierne gli aspetti essenziali ed essere al passo con i tempi di un’attualità critica e difficile per tutti.

UNA FRASE CHE AMA RICORDARE SEMPRE CON PIACERE...

Più che una frase, mi piace ricordare sempre a me stesso e ai miei amici che il nostro impegno è finalizzato alla “politica del servizio”: una politica legata alle esigenze e alle istanze della gente e alla condivisione di ideali ed obiettivi.


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