Un’estate al tempio, racconto di mio zio
Inizia a collaborare da questo articolo Sachiko Suzuki, esperta di spiritualità orientale e yoga
Mio zio, era il secondogenito, e i suoi predecessori possedevano un tempio buddista. Ma il tempio poteva solo essere ereditato dal primogenito, per questo motivo mio zio scelse di intraprendere un’altra strada.
Un giorno suo padre gli ordinò di passare l’estate all’interno di un importante e rinomato tempio buddista nel pressi di Tokyo, per arricchire la sua vita spirituale.
Mio zio andò malgrado il suo mal contento.
Naturalmente mio zio, giovane, non sapeva nulla della pratica spirituale quindi il monaco superiore gli diede come primo compito quello di pulire il tempio. Nemmeno questo sembrava piacere a mio zio, che però iniziò a farlo come meglio credeva.
Un giorno, girava voce che sarebbe arrivato un importante monaco a fare visita al tempio, saputo dall’arrivo di questo maestro mio zio iniziò a pulire il meglio che poteva con tutta la sua volontà per fare buona impressione sia ai suoi superiori sia al maestro buddista.
Arrivò il monaco anziano e parlando con i monaci del tempio passò dove mio zio aveva pulito, si fermò e chiese “Sei tu che hai pulito qui?” rivolgendosi al giovane ragazzo che si trovava davanti al monaco.
“Sì, sono io maestro” rispose mio zio con ammirazione e rispetto.
Il monaco uscì la sua mano dalla veste che elegantemente copriva le sue mani, e leggermente sfiorò un angolino di una parete di legno shoji.
“Ragazzo mio, tu hai pulito bene ma……..” Il maestro fece una pausa e lo guardò negli occhi e continuò “……..devi pulire anche dove non si vede”.
Da quel momento mio zio puliva qualunque cosa non per farsi vedere dagli altri ma per pulire dentro se stesso.
Recensione di "Reincarnazione":
Intervista a Sachiko Suzuki:
Photo credits:
La foto di copertina è stata fornita dall’autrice dell’articolo
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