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La direzione provinciale Inps di Messina cede due piani dello stabile di Via Capra al Ministero di Giustizia?

di Redazione Lavoro - mercoledì 1 giugno 2022 - 3284 letture

In tempi di pandemia non ancora domata e di distanziamenti sociali, la direzione provinciale dell’Inps di Messina propone la cessione di due piani dello stabile ex Inpdap al Ministero di Giustizia. Abbiamo voluto approfondire la questione e siamo andati a intervistare il responsabile della federazione provinciale del sindacato USB, Alessandro Currò, che ci ha chiarito un po’ le idee. Di seguito l’intervista.

Girodivite: Da una recente assemblea che ha visto la partecipazione di tutte le sigle sindacali, è emersa l’ipotesi di una cessione al Ministero della Giustizia del terzo e quarto piano dello stabile ex INPDAP, posto in Via Capra a Messina. Ipotesi tra l’altro espressa soltanto a voce. Potresti riassumerci i dettagli della questione e su quali basi legali la direzione provinciale dell’Inps ha adottato questa scelta?

Alessandro Currò: Non c’è una base legale da cui si parte, ma una scelta di politica aziendale improntata alla razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro con un occhio ai risparmi di gestione imposti dalle politiche economiche (spending review mai andata in soffitta). Ben vengano i risparmi purché non si traducano in boomerang per i lavoratori, che in quegli ambienti ci devono permanere per gran parte del tempo della giornata e per un numero di anni esageratamente alto. In definitiva un luogo di lavoro accogliente e sicuro mitiga la sensazione di costrizione dei lavoratori che, per alcuni, date le condizioni di salute legate anche all’avanzare dell’età, si trovano a vivere con ancor maggior disagio. Un esempio potrebbe essere il dover cambiare piano per trovare un servizio igienico libero, vista la limitatezza del numero degli stessi rispetto al numero di lavoratori previsti.

Girodivite: Quali percorsi legali sono stati adottati dalle varie sigle sindacali, a parte le varie assemblee per informare i lavoratori, ci riferiamo a eventuali vertenze, denunce alla Procura della Repubblica o quant’altro?

Alessandro Currò: Le sigle sindacali coinvolte per fortuna non hanno ancora approcciato le vie legali per avere ragione di condizioni dignitose e a norma dei luoghi di lavoro, anche se va segnalata la grande difficoltà nel dialogare con l’amministrazione, tanto da dover ricorrere all’accesso agli atti ai sensi della 241/90 per ottenere informazioni in merito ad altre questioni con al centro sempre protagonista la Direzione Provinciale di Messina.

Girodivite: Nell’analizzare la scelta azzardata della direzione provinciale dell’Inps di Messina sulla questione, che idea ti sei fatto in merito alle motivazioni che hanno indotto a questa “generosa” concessione al Ministero di Giustizia?

Alessandro Currò: Non si ha certezza del come il Ministero di Giustizia sia approdata agli stabili dell’INPS di via Capra adibiti attualmente a beni strumentali, ma la cessione non sarà a costo zero. Certo qualche perplessità resta sulla scelta dello stabile, visto il gran numero di immobili in possesso dell’INPS da destinare a reddito. Altrettanto incomprensibile risulta la tempistica di rilascio dello stesso immobile che è strettamente legato alla ristrutturazione di un altro immobile storico dell’Inps, che è la sede di via Argentieri in cui verrebbero trasferiti gli uffici che attualmente insistono in via Capra. Dall’ultimo confronto con la direzione provinciale di Messina, sembrerebbe che in 150 giorni potrebbero essere eseguiti i lavori di adeguamento e di ripristino degli impianti. Peccato che non ci sia anche la data di inizio lavori. Al contempo il Ministero di Giustizia, per poter accedere in una parte dell’immobile di via Capra, dovrà eseguire tutta una serie di lavori di adeguamento degli accessi e delle vie di fuga per consentire la compresenza di due enti con esigenze molto diverse e, quello che dovrebbe essere una fase transitoria, peraltro molto costosa, rischia di divenire definitiva.

Girodivite: Nelle sedi del territorio nazionale, sei a conoscenza di altre concessioni adottate da altre direzioni provinciali?

Alessandro Currò: Non ne sono a conoscenza, ma mi auguro, qualora ci fosse una situazione analoga, non venga gestita alla stessa maniera.

Girodivite: In tutto questo marasma, alcuni segnali positivi sono emersi e forse neanche preventivati: una sinergia e collaborazione tra le varie sigle sindacali, raramente riscontrate in altre occasioni. Come giudichi questa rivoluzionaria situazione?

Alessandro Currò: Certo risulta inedita una così forte sinergia tra alcune delle OO.SS. presenti in Istituto, così tanto distanti sulle politiche sindacali, ma che si sono strette nel preciso istante in cui si è dovuto fare fronte comune per il rispetto dei diritti dei lavori, questo è un merito che va riconosciuto alla parte datoriale.

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Via Capra Messina


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