UKRAINE: Esi & European Parliament
Courtesy of Esi (Turkey) and European Parliament (Belgium)
- ESI
Read the following newsletter to know the proposal of Esi concerning the situation in Ukraine.
- EUROPEAN PARLIAMENT
* Justin Trudeau: "Momento decisivo per il Canada, l’UE e i nostri partner"
Rivolgendosi ai deputati, il Primo ministro canadese Justin Trudeau ha sottolineato che la NATO e l’UE sono più determinati e uniti che mai e che bisogna aumentare la pressione su Putin.
Aprendo il dibattito mercoledì pomeriggio, la Presidente del Parlamento Roberta Metsola ha detto che il Canada è un alleato e un partner prezioso dell’UE. "La nostra relazione ha resistito alla prova del tempo", ha detto. Sull’invasione della Russia in Ucraina, la Presidente Metsola ha sottolineato l’impegno congiunto dell’UE e del Canada e ha detto che sono sotto attacco valori fondamentali condivisi. "Questo è il momento della nostra generazione di essere all’altezza del mondo che abbiamo ereditato", ha aggiunto.
Nel suo discorso, il Primo ministro Justin Trudeau ha condannato "l’invasione criminale di Putin di una democrazia sovrana, indipendente: L’Ucraina".
"Vladimir Putin ha violato i precetti più elementari del diritto internazionale. E ora sta uccidendo civili innocenti bombardando ospedali ed edifici residenziali. Questo palese disprezzo per la legge e per la vita umana rappresenta un’immensa minaccia per l’Europa e per il mondo", ha detto.
"Il Canada, l’UE e tutti i nostri partner e alleati stanno affrontando un momento decisivo. Non possiamo fallire. Dobbiamo essere all’altezza di questo momento. Putin pensava che la democrazia fosse debole. Pensava di poter indebolire l’UE e la NATO. Ma ha sbagliato i calcoli. La NATO e l’UE sono ora più determinati e uniti che mai", ha detto, prima di aggiungere: "Non possiamo deludere l’Ucraina. Loro contano su di noi. Quindi usiamo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Dobbiamo continuare a imporre sanzioni senza precedenti a Putin e ai suoi sostenitori in Russia e Bielorussia, aumentando la pressione, per quanto possibile".
È possibile guardare la registrazione del discorso completo di Trudeau qui.
Unità transatlantica
I deputati che hanno preso la parola dopo l’intervento di Trudeau sono: Siegfried Mureşan (PPE, Romania), Iratxe García Pérez (S&D, Spagna), Malik Azmani (Renew Europe, Paesi Bassi), Ernest Urtasun (i Verdi/ALE, Spagna), Marco Zanni (ID, Italia), Raffaele Fitto (ECR, Italia), Nikolaj Villumsen (The Left, Danimarca).
Potete guardare la registrazione dei loro interventi qui.
Durante il dibattito, i deputati hanno sottolineato l’importanza dell’unità transatlantica e hanno chiesto ulteriori sanzioni contro la Russia. Difendere la democrazia ha un prezzo, hanno detto, ma il costo di non difenderla sarebbe più alto. I deputati hanno anche sottolineato l’importanza della transizione verde e dell’indipendenza energetica, che sono cruciali non solo nella lotta contro il cambiamento climatico, ma anche per garantire la sicurezza e la stabilità in Europa.
Altri hanno richiesto maggiori investimenti nella sicurezza e nella cooperazione strategica con partner come il Canada. L’Europa dovrebbe, hanno detto i deputati, costruire un forte pilastro militare all’interno della NATO e rispettare i suoi impegni finanziari per l’alleanza. I deputati hanno anche sottolineato il massiccio esodo di rifugiati dall’Ucraina e hanno accolto con favore la decisione del Canada di ricevere un numero illimitato di persone in fuga dall’invasione.
* Guerra in Ucraina: mantenere la pressione sulla Russia e puntare all’indipendenza energetica
A un mese di distanza dall’attacco russo in Ucraina, il Parlamento condanna all’unanimità la brutale invasione e esorta l’UE a sanzionare ulteriormente Mosca e proteggere l’economia europea.
In un dibattito in Plenaria con i il Presidente Michel e la Presidente von der Leyen sul Vertice informale di Versailles (10-11 marzo) e il prossimo Consiglio europeo (24-25 marzo), i deputati hanno elogiato la risposta rapida dei Paesi UE e l’adozione di sanzioni senza precedenti contro la Russia, subito dopo l’attacco. Hanno inoltre applaudito l’accoglienza di milioni di rifugiati ucraini in fuga dalla guerra.
Il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sottolineato che “la Russia è responsabile di questa guerra” e ha deplorato la morte, la distruzione e la sofferenza inflitta al popolo e alle città ucraine. Michel ha assicurato che non ci sarà impunità per i responsabili dei crimini di guerra e ha lodato la coalizione internazionale che si è sollevata con "l’obiettivo comune di sconfiggere Vladimir Putin". Ha poi concluso affermando che, con la pace e la prosperità come obiettivi generali, l’UE deve ridurre la sua dipendenza energetica, migliorare la sua architettura di sicurezza e rafforzare i fondamenti della sua economia.
La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha affermato che “se la libertà ha un nome, il suo nome è Ucraina e la bandiera ucraina è oggi la bandiera della libertà”. Ha poi sottolineato che l’UE renderà questa guerra un fallimento strategico per Putin. Le severe sanzioni stanno già colpendo duramente ed è necessario drenare le risorse che Putin sta usando per finanziare questa guerra. Per quanto riguarda l’energia, la Presidente ha chiarito che "la politica energetica è anche una politica di sicurezza" e che l’UE ha già adottato e continuerà ad adottare misure per diventare indipendente dalle importazioni di gas e petrolio russo.
La maggior parte dei deputati ha convenuto che l’UE deve rafforzare la sua autonomia strategica in materia di difesa e di energia, e dovrebbe farlo rapidamente. Notando come le importazioni UE di gas russo stiano finanziando indirettamente l’attacco russo all’Ucraina, hanno sostenuto la diversificazione degli acquisti di energia e l’investimento nelle energie rinnovabili. Molti deputati hanno sottolineato gli effetti dell’aumento dei prezzi dell’energia sull’economia e i rischi per la sicurezza alimentare, e hanno chiesto un sostegno per famiglie e imprese.
Le prospettive di adesione dell’Ucraina all’UE e la necessità di difendere la democrazia contro altri regimi autocratici, come la Cina, sono stati gli altri temi sollevati nel corso del dibattito. Infine, diversi deputati hanno insistito sulla condivisione di responsabilità da parte di tutti i Paesi UE - e non solo dai paesi vicini - per la protezione di coloro che fuggono dall’Ucraina.
Per rivedere il dibattito integrale, cliccare qui.
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