Trump ha vinto
Ha raggiunto e superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari per diventare presidente degli Stati Uniti (articolo tratto da Il Post)
Vladimir Putin non ha intenzione di congratularsi con Trump
Il portavoce del governo russo Dmitry Peskov ha detto che il presidente Vladimir Putin non ha intenzione di congratularsi con Donald Trump per la sua vittoria. «Non dimentichiamo che stiamo parlando di un paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in varie guerre contro il nostro stato», ha detto, aggiungendo che «le relazioni sono attualmente al loro punto storico più basso».
Peskov ha riconosciuto che Trump durante la propria campagna elettorale ha parlato spesso di voler «porre fine a politiche in corso», per esempio per quanto riguarda il rifornimento di armi statunitensi all’Ucraina, ma ha detto che la Russia si limiterà a osservare gli sviluppi della politica statunitense in attesa di «parole e azioni concrete».
Le congratulazioni di Zelensky, preoccupate
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con Trump con un lungo messaggio sui social. Zelensky ha scritto che apprezza l’approccio del presidente alla politica estera, che ha definito per una «pace attraverso la forza», e ha ricordato di avergli sottoposto il suo «piano per la vittoria», cioè il documento presentato a settembre che indica le condizioni del governo ucraino per la fine della guerra.
Zelensky ha scritto che confida «nel costante sostegno bipartisan all’Ucraina degli Stati Uniti». Fin dall’invasione russa nel febbraio del 2022, gli Stati Uniti infatti sono stati tra i più stretti alleati dell’Ucraina. Diversi esponenti dei Repubblicani, negli ultimi mesi, hanno però espresso dubbi sull’opportunità di continuare a finanziare la difesa ucraina. Per esempio, l’ostruzionismo dell’ala più radicale dei Repubblicani aveva rallentato di un anno l’approvazione (avvenuta lo scorso aprile) di aiuti militari per 60 miliardi di dollari.
Il crescente dissenso tra i Repubblicani è stato alimentato anche dalle dichiarazioni di Donald Trump e del suo candidato alla vicepresidenza J.D. Vance. In più occasioni Trump ha sostenuto di essere in grado di far finire rapidamente il conflitto: secondo i Democratici, ciò avverrebbe cedendo alle richieste del presidente russo Vladimir Putin. Per questo, il governo ucraino è probabilmente preoccupato per le conseguenze che il nuovo mandato di Trump potrebbe avere sul sostegno statunitense all’Ucraina.
Gli altri leader che hanno fatto le congratulazioni a Trump
Oltre alla presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, diversi altri capi di stato e di governo del mondo hanno fatto le congratulazioni a Donald Trump. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, che ha posizioni politiche molto vicine a quelle di Trump, l’ha definita «la più grande rivincita nella storia degli Stati Uniti», con parole simili a quelle del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, e il presidente francese Emmanuel Macron hanno usato toni più istituzionali, dicendo di essere pronti a lavorare con Trump nei prossimi anni. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha detto che «l’Unione Europea e gli Stati Uniti sono più che alleati» e continueranno a lavorare insieme. Il segretario generale della NATO (l’alleanza militare che include buona parte dei paesi occidentali), Mark Rutte, ha detto che «la sua [di Trump] leadership sarà nuovamente cruciale per mantenere forte la nostra Alleanza».
Il ministro dei Trasporti italiano e leader della Lega, Matteo Salvini, ha fatto un post in inglese riassumendo i valori che, secondo lui, hanno a portato a «una giornata storica» – e cioè, tra gli altri, patriottismo, controllo dei confini, radici cristiane, e «impegno per la pace mondiale». Anche la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha celebrato la vittoria di Trump, citando un salmo.
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