Residui del passato e vecchia politica
Ma quello che maggiormente colpisce sono le influenze dei vecchi signori del potere che non vogliono mettersi di lato per aiutare i processi unitari e il ricambio generazionale. Così anche a livello nazionale...
Il sindaco della " rivoluzione gentile" Saverio Bosco, non tanto gentile nei confronti dei dipendenti comunali per avergli negato il salario accessorio ripristinato con sentenza oltre al pagamento degli onorari degli avvocati.
La rivoluzione gentile, ma non tanto, scomparve una sera di nebbia fitta e di pioggia per aver sbagliato le previsioni dell’imminente vittoria e quelle meteo con tutti gli analisti dentro il movimento. Può succedere, però, debbo riconoscere che il movimento " non tanto gentile" ha lasciato alla città una eredità, non amministrativa ma politica, di un certo rilievo in diverse direzioni.
Per il troppo traffico ci vorrebbero dei vigili urbani per far rispettare il codice della strada per i troppi cambi di marcia e inversioni a "U". Gli eredi non sono pochi, volgerò l’attenzione verso i più significativi, gli altri non me ne vogliano. Chiedo scusa e vado avanti in direzione del transito a Forza Italia del già presidente del consiglio Pippo Innocenti, eletto segretario non appena arrivato, essendo uno dei maggiori portatori di voti nell’ambito del variegato mondo di Rione Sanità. Viene ricordato per i suoi accorati interventi in consiglio in difesa della sanità pubblica e contro l’allargamento della discarica di Grotte San Giorgio dei Leonardi, attualmente in amministrazione giudiziaria per la sentenza rifiuti " Mazzetta Sicula".
Se Pippo Innocenti è andato nel partito del fu Cavaliere Berlusconi, osannato per la riforma della Giustizia, la già consigliera Saccà si è avviata, dopo un periodo di lungo travaglio politico, verso il Partito democratico. Scalando in breve tempo i gradini del potere dei democratici come tesoriera e oggi come segretaria del circolo di Lentini, in sostituzione della psicologa Giuliana D’Amico, dopo quattro mesi dell’elezione senza voti contrari e applausi finali. Ha pagato per aver detto quello che pensava e non aver saputo nuotare nel mare delle correnti diessine.
Non tutti sono capaci di aggregare e d’avere punti di riferimenti provinciali, cioè con i capi correnti nel gioco del potere dentro e fuori al partito. Un partito in Sicilia profondamente diviso che ad oggi non ha trovato una sintesi unitaria per contrastare con politiche e iniziative lo strapotere regionale del centro destra. Ma quello che maggiormente colpisce sono le influenze dei vecchi signori del potere che non vogliono mettersi di lato per aiutare i processi unitari e il ricambio generazionale. Così anche a livello nazionale, mentre viviamo in un mondo di morte, di disperazione e di diseguaglianze. Dentro c’è anche il nostro Paese e per questo bisogna capire cosa fare con idee, proposte e iniziative mettendo da parte i nominalismi correntizi che non portano da nessuna parte.
Ma i nodi vanno sciolti, come quello della pace e della guerra, nel confronto e nelle decisioni per evitare certi voti dei gruppi parlamentari imbarazzanti e divisivi. Mentre le piazze e le strade si riempivano in modo spontaneo di donne e uomini di diverse generazioni per la pace contro la morte e la libertà.
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