Tod’s. Una scarpa un po’ larga

"Ci chiedevamo come potevamo aiutare i lavoratori..."
E’ proprio vero che la classe non è acqua e ancora una volta − quelli che i soliti comunisti si ostinano a chiamare padroni − dimostrano che hanno a cuore le sorti dei lavoratori e conoscono i loro bisogni. In una recente conferenza stampa il padrone della Tod’s, pardon, l’industriale Diego Della Valle, ha chiarito il perché delle 1.400 euro, una tantum, spalmati su 13 mensilità, ad ognuno dei suoi operai.
Ha affermato che lui il contratto integrativo non lo vuole e non vuole neppure trattare con i sindacati perché “i tavoli delle trattative non portano da nessuna parte”. E bravo Diego! Le hai cantate chiare. Gli operai di cosa hanno bisogno? Soldi? Ecco qua senza bisogno di perdere tempo con i sindacati, le trattative, le firme sotto i contratti integrativi. Basta con queste manfrine. Agli operai, almeno i suoi, ci pensa lui in modo generoso ed equo.
Le affermazioni di Della Valle sono state improntate nella chiarezza più assoluta, ma nello stesso tempo, sono state affermazioni lievi, eteree, fini. Sentite un po’: “E’ un’iniziativa [l’una tantum-Ndr] che avevamo in pancia da tempo, chiedendoci come potevamo aiutare i lavoratori, in attesa che si formi un governo che abbia al primo punto la tutela della competitività e dei lavoratori… Quando abbiamo visto che il governo non c’era più non abbiamo aspettato un secondo oltre e nel 2009, se ce ne sarà bisogno, l’iniziativa verrà riproposta”.
Ora voi capite bene che Diego deve averci pensato molto a questa iniziativa tenendosela nella pancia per parecchio tempo. Non ci dormiva alla notte con quel peso sulla pancia e così si è consigliato con gli amici più intimi. E chi è uno di questi? Ma è Luca Cordero di Montezemolo che, guarda caso, siede nel consiglio di amministrazione della Tod’s. Luca, che se ne intende visto che è diventato anche presidente della Confindustria, ha dato buoni consigli.
Siamo commossi e vediamo già la scena. Diego si rivolge a Luca e domanda: “Luca, come possiamo aiutare i lavoratori?”. E Luca reboante: “Al primo posto ci deve essere la tutela dei lavoratori… Certo ora che non c’è il governo… Dai a loro un po’ di soldi”. E così è stato. Perché non bisogna mai dimenticare che i datori di lavoro pensano sempre agli operai perché tutti sono sulla stessa barca, in questo caso nelle stesse scarpe.
E così anch’io, per aiutare Diego a pagare gli operai, ho deciso di acquistare delle scarpe Tod’s. Sono entrato in internet e ne ho trovate un paio scamosciate, numero 44, di secondo piede, in quanto usate, per 160 euro non trattabili. Ero dubbioso e allora sono entrato in eBay per fare qualche confronto. Lì si offriva un mocassino scamosciato a 215,15 euro. Un vero affare. E così, preso dall’entusiasmo, ho deciso di acquistare anche un paio di stivali per mia moglie: 259 euro. Mi rimane solo un dubbio. Vorrei cercare di risparmiare. Io di piede ho il 42. Che faccio? Prendo quelle da 160 non trattabili e metto un paio di calze in più?
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