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Teatro Pinelli sgomberato dalle forze dell’ordine

Il Teatro Pinelli Occupato, a Messina, è stato sgromberato oggi dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa degli occupanti che, ormai da due mesi, avevano restituito alla cittadinanza un bene comune da diciassette anni abbandonato dall’incuria delle amministrazioni.

di Serena Maiorana - giovedì 14 febbraio 2013 - 3731 letture

Oggi, il giorno di S. Valentino – giornata in cui la cultura dominante ci propina la farsa dell’amore a tutti i costi, dell’amore preconfezionato e commerciale; oggi, proprio nella giornata di mobilitazione internazionale contro la violenza sulle donne, il potere, a Messina, decide di mostrare il suo vero volto: in mattinata un dispiegamento spropositato di forze dell’ordine (con tanto di numerose camionette dei reparti antisommossa ed elicotteri) ha assediato la cittadella fieristica e sgomberato il Teatro Pinelli Occupato.

Dopo 17 anni di totale abbandono questo teatro era riuscito a riprendere vita: a conclusione di una mobilitazione antifascista, il 15 dicembre scorso, nasceva, sulle macerie del Teatro in Fiera, il Teatro Pinelli. Da quel giorno questo spazio è stato attraversato da innumerevoli attivist*, artist*, lavoratrici e lavoratori precar* o disoccupat*, student*, professor*; da quel giorno le vertenze di lavoratori in lotta, le istanze per la difesa dei territori (no tav, no ponte, no muos) hanno trovato un terreno fertile su cui costruire percorsi di rivendicazioni moltitudinari e ad un tempo unitari. Tutt* insieme a scandire un unico grande “No” ai processi di esproprio e privatizzazione delle nostre terre, del nostro tempo e delle nostre esistenze. Insieme a costruire percorsi di rinascita aperti e inclusivi, rispettosi delle specificità e delle esigenze di tutt*.

Puntuali gli avvoltoi sono giunti a difendere i loro illegali e illegittimi privilegi coadiuvati dai dispositivi di polizia, come sempre deboli con i forti, ma forti con i deboli.

Questa volta, però, i conti non tornano: la nostra debolezza è ormai divenuta forza inarrestabile.

Lo sgombero del teatro evidenzia la paure delle autorità e dei potentati per la capacità di proporsi come centro propulsore di una fervida elaborazione politica coniugata ad una intensa programmazione artistica e culturale, in grado di risvegliare entusiasmo e partecipazione in una città dormiente.

Riteniamo quanto accaduto estremamente grave; ma per noi non è altro che un invito a continuare la lotta e la restituzione degli spazi sottratti alla collettività.

È il momento di smettere di delegare. Venite tutte e tutti: riprendiamoci ciò che è nostro!

PRESIDIO PERMANENTE DAVANTI AL TEATRO PINELLI

Teatro Pinelli Occupato


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