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Tanto rumore per nulla

Elezioni in arrivo: si cerca di capire cosa ne pensano gli italiani. Ma a chi servono davvero tanti sondaggi e quanto sono attendibili?

di Silvia Zambrini - mercoledì 7 settembre 2022 - 2695 letture

Anomalo periodo elettorale quello che stiamo vivendo, non tanto per il clima afoso quanto di imbarazzo da parte di politici che velocemente hanno dovuto decidere con chi mettersi, cosa dire ecc. Mai come ora i sondaggi d’opinione assumono funzione di previsione più “oracolare” che conoscitiva; telefonando a casa di sconosciuti, interpellandoli sul cellulare, interpretandone gli orientamenti in base a ciò che acquistano, cosa fanno nel tempo libero, con chi scelgono di interagire: una sorta di indagine indiretta, molecolare attraverso internet cui il potenziale elettore è sempre connesso, anche in vacanza.

Non solo questioni etiche come la liberalizzazione della cannabis o l’eutanasia dividono al momento l’opinione pubblica ma anche pratiche come il reddito di cittadinanza e varie forme di contributi economici, incentivi, indennità. I politici in passato raccoglievano consensi promettendo assunzioni presso enti dello Stato, provvedimenti vantaggiosi per i dipendenti pubblici. Ora i propositi si concretizzano attraverso vere e proprie entrate fisse, elargizioni come i bonus bebè, vacanza, cultura, monopattino: un fatto inquietante se si pensa che i regimi totalitari spesso si sono affermati facendo regali, distribuendo beni tangibili o di immediata soddisfazione. In tutto questo non è facile capire come si muoveranno gli italiani il 25 settembre al di là di ciò che raccontano anche perché, durante le ultime legislazioni, diversi provvedimenti sono di fatto stati attuati tra sussidi ai meno abbienti, incentivi per le ristrutturazioni edili, rimborso a chi ospita immigrati che attendono di essere regolarizzati: tutte cose che nella società attuale, sempre più articolata, rafforzano un pensiero trasversale in corso già da quando, verso fine anni ’80, diventava difficile definire gli interessi di consistenti blocchi sociali.

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candidati elezioni politiche 2022

Motivi di conflitto tra ideologie consolidate nel tempo ed esigenze reali da sempre emergono sotto elezioni ma questa volta i contrasti si presentano con particolare franchezza per cui ad esempio, chi con orgoglio rivendica l’identità italiana, ma si trova a dipendere da un badante in attesa di permesso di soggiorno, dovrebbe votare per le sinistre mentre chi a favore della TAV o degli inceneritori, e intanto percepisce il reddito di cittadinanza, per i 5 stelle dato che sono gli unici a voler lasciare il provvedimento tale quale. Dare per vincente una coalizione secondo sondaggi resi pubblici può provocare un reale aumento di voti tramite l’effetto “salto sul carro dei vincitori” ma, attualmente, vale anche l’effetto contrario come indurre l’elettore a contrastare l’avversario con la minaccia di ritorno al fascismo in caso vincano le destre o di delinquenza che dilaga se a governare saranno le sinistre con le loro politiche pro accoglienza. Forse perché il tempo è poco, forse perché l’informazione in rete prevale su tutte le altre, la campagna in corso si svolge all’insegna dell’immediatezza tra spot mediatici imbarazzanti, messaggi in tutte le lingue, slogan che tendono a riunire in unica parola concetti religiosi, politici o di libera interpretazione come "credo" "scegli”, "pronti". Sicurezza e tasse sono tra i temi che più emergono; molto meno quelli che richiedono approfondimento come edilizia, lavoro, ambiente, le nuove modalità di informazione in ambito universitario e dell’istruzione in genere.

​ I risultati saranno una prova forse più per i mass media: questi rimangono i principali committenti di sondaggi che attualmente tengono vivi talk show televisivi e social web, sfornando di continuo nuovi dati sulla base di opinioni che più volte non corrispondono a quanto accadrà nell’urna. Promesse concrete, in parte realizzate, pongono l’elettore nella condizione di scegliere indipendentemente dalle sue idee e stili di vita. Ciò rende sviante ogni dato ricavato mediante intervista, questionario o indagini attraverso la rete: una condizione che ora più di prima potrebbe deludere ogni previsione, supposizione o stima (considerato inoltre che solo di questo alla fine si tratta).


Questo articolo è stato pubblicato anche su Fana.one



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