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"Sul Ponte di Avignone" di Antonio Pizzuto

Non è ASSOLUTAMENTE un libro da leggere per rilassarsi, anzi, è uno dei testi più ansiogeni che mi sono capitati fra le mani

di Salvatore Mica - mercoledì 6 aprile 2005 - 8618 letture

• Sul Ponte di Avignone - Antonio Pizzuto Edizioni Polistampa

Ok, dico la verità: l’ho letto solo perché è parte integrante del programma di Teoria della Letteratura :-(

La trama è semplice: il protagonista da giovane si innamora di una ragazza e la sposa. Peccato che un anno prima del matrimonio si innamori di un’altra ragazza e pensi bene di prenderla come amante. Quella che all’inizio sembra essere una scappatella si trasforma in un dramma sempre più irrisolvibile, l’amante ha una figlia da lui, egli si strugge tra le due famiglie ed il senso di colpa che la sua sentita religiosità gli procura,le cose andranno avanti fino all...L’epilogo.

Particolarità del libro è la tecnica narrativa ed il linguaggio. In alcuni tratti ricorda moltissimo l’Ulisse di James Joyce, tutto il testo è un continuo andirivieni di avvenimenti, emozioni, pensieri, sensi di colpa, ansie per il futuro ed angosce per il passato vissuto dal protagonista poco e male in entrambe le sue famiglie. E’ una sorta di diario interno del protagonista,dei suoi pensieri delle sue paura,delle sue manie ed ossessioni.

Linguaggio forzosamente aulico che si evince non solo dai termini usati ma anche dalla costruzione dei periodi e dall’uso di tempi verbali assolutamente insoliti

Non è ASSOLUTAMENTE un libro da leggere per rilassarsi, anzi, è uno dei testi più ansiogeni che mi sono capitati fra le mani; mi è risultato noioso dopo il secondo quaderno,ma se si vuole apprezzare i virtuosismi narrativi e stilistici per una volta, Pizzuto è l’autore che fa per noi.


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> "Sul Ponte di Avignone" di Antonio Pizzuto
3 maggio 2005, di : Salvatore

Mi fa piacere che tu abbia letto Sul Ponte D’Avignone e sono d’accordo con te: non è un libro per rilassarsi, ma è un libro (come tutti i successivi di Pizzuto) che hanno marcato un cambiamento nella letteratura italiana. Pizzuto ha detto (tra le righe ovviamente): la letteratura italiana è da cambiare, il romanzo come genere deve cambiare, all’estero (Joyce appunto) lo hanno fatto, noi no. Allora ci provo io. I risultati sono eccellenti, i lettori pochi. Ma la fortuna di Pizzuto è per i posteri.
    > FONDAZIONE ANTONIO PIZZUTO
    2 novembre 2005

    Se volete più iinformazioini su Antonio Pizzuto esiste la Fondazione Antonio Pizzuto che ha sede proprio la dove lo stesso visse. Presidente è la Figlia Maria Pizzuto, la Fondazione esiste da circa dieci anni ed in questi anni ha prodotto molatissima cultura, la Fondazione è in Roma via fregene 6.