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Successo della prima edizione del premio letterario Una storia sbagliata

Si chiama Fabio Mulas, ha 38 anni ed è originario di Cagliari il vincitore della prima edizione di «Una storia sbagliata»

di Giuseppe Pulina - giovedì 21 settembre 2006 - 6755 letture

Si chiama Fabio Mulas, ha 38 anni ed è originario di Cagliari il vincitore della prima edizione di «Una storia sbagliata», premio letetrario che, con i suoi riti finali, è andato a chiudere una due giorni intensissima che, tra musica, letteratura e teatro, ha rappresentato il tributo che Tempio Pausania, cittadina della Gallura in cui De André scelse di vivere, annualmente riserva al grande artista genovese.

A dare un tocco particolare alla seconda giornata della due giorni deandreiana (la prima si era chiusa con un bilancio più che lusinghiero del Festival «Faber parole e suoni cangianti» diretto da Sandro Fresi) ha contribuito la presenza di Giorgio Todde, lo scrittore che molti lettori conoscono e apprezzano per la saga del detective imbalsamatore Efisio Marini. Due sono stati i compiti assegnati a Todde: fare da testimonial alla nascita ufficiale dell’associazione culturale Carta Dannata e presiedere la giuria («compito imbarazzante - ha detto - quando si viene chiamati a giudicare la scrittura degli altri») del premio.

A sancire il successo del premio («parca frugalità organizzativa e tanta qualità nei racconti», ha dichiarato Todde) è stata anche la grande partecipazione. Scrittori non solo sardi, ma soprattutto della Penisola hanno mandato i loro racconti, molti dei quali finiranno in un’antologia che sarà data alle stampe dell’editore sassarese Mediando e di cui girodivite promette di tenervi puntualmente informati.

Nella raccolta si potranno leggere i racconti della varesina Berta Colombo e della romana Liliana Carmellini, giunte rispettivamente al terzo e al secondo posto. Ci sarà spazio però anche per i racconti di altri scrittori e tra questi, quasi sicuramente, quelli degli altri cinque finalisti: Simone Sanna, Riccardo Mura, Lucio Azzena, Gabriele Caprioli e Tiziana Angioni. Tema della prossima edizione sarà ancora una volta un caratteristico motivo del repertorio deandreiano: «Sulla cattiva strada». Un viatico che in musica e in letteratura può essere anche una direzione da seguire.


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