Stop alla chiusura delle Direzioni Territoriali del Ministero dell’Economia e Finanze

di giovanni d’agata - mercoledì 16 giugno 2010 - 2020 letture

Nonostante il famigerato decreto Brunetta (D.L. 150/2009) che aveva come intento di ottenere il maggior soddisfacimento dei bisogni dell’utenza ed il conseguente avvicinamento della P.A. all’esigenze dei cittadini, assistiamo ad una serie di provvedimenti governativi che in realtà vanno nella direzione opposta. Infatti, solo per fare un esempio, con il decreto legge n° 40 del 25 marzo 2010, il Governo ha deciso di eliminare le Direzioni Territoriali del Ministero dell’Economia e Finanze, sedi d’incontro tra il MEF e i cittadini sul territorio cui è affidata una serie di competenze insostituibili quali l’erogazione degli stipendi ai dipendenti dei comparti Ministeri, Scuola, Istituti di Alta Formazione e Agenzie fiscali e recentemente gli stipendi dell’amministrazione penitenziaria; pagamento delle pensioni di guerra e delle pensioni tabellari; indennizzi previsti dalla legge 210/92; indennizzi alle vittime del terrorismo; gestione dei depositi definitivi e provvisori; procedimenti amministrativi sanzionatori antiriciclaggio e, per concludere, sportelli e proc nell’ambito della razionalizzazione degli acquisti nella P.A. e ausilio all’innovativo portale stipendi P.A. Data l’importanza per i territori di tali importanti Uffici Pubblici, Giovanni D’AGATA componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, si unisce al coro di indignazione e preoccupazione dei dipendenti delle Direzioni Territoriali del Ministero dell’Economia e Finanze anche per le modalità ed i tempi con cui si è arrivati a questo decreto legge emanato senza la benché minima concertazione con le parti sociali e quindi senza definire compiutamente sia il destino del personale che quello delle competenze affidate a questi preziosi strumenti di contatto tra P.A. e cittadinanza.


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