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Stabilizzazione Precari in Campania

La Cisl Sanità di Salerno propone di limitare la platea dei precari alle singole aziende sanitarie

di Enzo Maddaloni - lunedì 2 aprile 2007 - 29907 letture

La CISL Sanità di Salerno “plaude al tentativo di porre rimedio alla piaga del precariato con un disegno di legge regionale che avvii la stabilizzazione del personale precario che hanno maturato i requisiti previsti (tre anni di servizio) dalle norme legislative a riguardo” dimenticando che il principio è già stabilito dalla Legge Regionale dell Campania n. 26 del 2003 (riserva infermieri precari), ora recepito e confermato (in via generale per tutte le qualifiche) dalla Legge Finanziaria 2007.

La Legge Regionale fu il frutto nel 2003 di una lunga vertenza sindacale promossa ed avviata a Salerno come Delegato Sindacale dell’Azienda Ospedaliera di Salerno, a settembre del 2003, e che vide la promulgazione della legge a dicembre dello stesso anno.

Il principio già fissato dalla Legge Regionale ed ora dalla Finanziaria 2007 stabiliva e stabilisce in maniera inequivocabile (a parte le forzature) che: la platea del personale precario era (all’epoca) regionale ed ora giustamente nazionale.

Limitare la platea dei candidati alla stabilizzazione ai soli precari già in servizio nella singola azienda, come fece la stessa Regione Campania in contraddizione con quanto pure sancito dalla Legge Regionale n. 26/2003, con le note Prot. 2005.0548597 del 24/06/2005 e Prot. 2005.0573022 Area Generale di Coordinamento Avvocatura – Settore Consulenze Legali, era ed è una illegittima forzatura della norma se non anche una violazione della Carta Costituzionale.

In particolare, mi riferisco al caso dell’ASL 1 Salerno che limitò in una procedura selettiva "interna" l’assunzione solo agli infermieri precari che avevano fatto servizio nell’ASL 1 SA e non altri, a differenza dell’Azienda Ospedaliera di Salerno che aveva espletato una procedura concorsuale nel pieno rispetto del principio suddetto, al di là dei pareri (distorti) dell’avvocatura regionale già citati.

Questo orientamento e principio che sostenni all’epoca anche in un esposto alla magistratura (come ex segretario provinciale della UIL Sanità) oggi è stato finalmente confermato dalla stessa Legge Finanziaria 2007 in diversi commi che stabiliscono appunto che i precari sono tutti coloro che hanno prestato servizio nelle Aziende del SSN e del SSR senza limite di esclusività alle singole aziende come pretende ancora oggi la CISL.

Allo stato attuale la cosa giusta sarebbe quella di poter utilizzare la graduatoria del concorso pubblico fatto dall’Azienda Ospedaliera di Salerno che ha ancora validità (5 anni dall’atto della nomina dei primi vincitori, risparmiando anche soldi e tempo) proprio perché quel concorso è l’unico fatto in Regione Campania nel rispetto di questi principi ora confermati pure dalla Legge Finanziaria 2007.

Anche se il tutto rischia di rimanere (purtroppo) pura illusione per effetto dei tagli che almeno in regione Campania incombono anche sulle assunzioni del personale per effetto del deficit.


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Stabilizzazione Precari in Campania
9 novembre 2007, di : Enzo Maddaloni

Perdonatemi se rispondo solo ora pubblicamente a questa richiesta:

Il Coordinamento Operatori Sanitari Precari/e in Campania fa riferimento a:

Pierluigi 360438298; Gennaro 3339829230; Alessandra 3343800710

Il coordinamento ha già prodotto una serie di iniziative tra le quali anche una petizione specifica che riporto qui integralmente:

Al Direttore Generale dell’ASL NA/5 Alla Direzione Amministrativa Alla Direzione Sanitaria

Oggetto: Carenza di personale e precarietà.

Proposta per far fronte alla carenza di personale e garantire i LEA, nel rispetto del corretto processo di stabilizzazione.

Premesso che la scrivente organizzazione di precari/e è da tempo impegnata nella trattativa con questa Dirigenza Aziendale per ciò che concerne le aspettative di stabilizzazione, così come indicato dal comma 519 della legge finanziaria 2007;

Considerato che per effetto della Del. Reg. n°514 (in seguito integrata dalla Del. Reg. n° 887) è fatto divieto assoluto ai Direttori Generali delle ASL del SSR di stipulare contratti a tempo determinato di qualsiasi natura; Considerato che, per effetto dell’assenza di un regolamento regionale per la stabilizzazione, previsto nella Del. Reg. n°514 (in seguito integrata dalla Del. Reg. n° 887) le ASL del SSR non possono ancora far fronte alla carenza di personale con un regolare processo di stabilizzazione;

Vista la delibera n°361 del 15/5/07 (BURC n°78 del 2/10/2007), con cui l’ ASL NA/5 revoca tutti i concorsi e gli avvisi pubblici da essa indetta e pubblicati;

Considerato che, in seguito a tale situazione, il funzionamento tecnico delle varie strutture, l’erogazione delle prestazioni sanitarie istituzionali, e quindi i Livelli Essenziali di Assistenza, subiscono un grave danno in termini qualitativi e quantitativi;

Considerato che il Ministro della Salute Livia Turco ha firmato un protocollo di intesa con le O.O.S.S. in cui ribadisce la necessità, anche per le regioni interessate a Piani di rientro, di un percorso di graduale stabilizzazione del precariato programmando la necessaria riorganizzazione dei servizi ed utilizzando le forme previste dalla finanziaria 2007;

Tenendo conto della nota che l’assessorato ha inoltrato a tutte le Direzioni Generali (prot. N°2887 – agosto 2007) della Regione Campania; Considerando che la Giunta Regionale è in procinto di emanare la legge che regola il processo di stabilizzazione Considerando la Direttiva del 30 Aprile 2007 della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento F. P.,pubblicata sulla G.U.n°161 del 13 Luglio 2007;

Considerato che alcune ASL del SSR hanno proceduto ad illeciti amministrativi (contro i quali stiamo valutando di ricorrere) con proroghe, scorrimenti di graduatoria (che non tengono conto delle direttive del Governo) e richiami in servizio ignorando le restrizioni della Del. Reg. 514;

Considerato che questo comportamento determinerà un ingiusta discriminazione tra i lavoratori prorogati e quelli non prorogati (o richiamati in servizio) in quanto i primi, scavalcando quanti erano più anziani di servizio al 31/12/07, saranno stabilizzati prima.

CHIEDIAMO

Di attingere il personale necessario da graduatorie concordate, per i vari profili professionali, che noi stessi ci impegneremo a redigere sulle seguenti basi:

requisiti minimi previsti dall’art.1 comma 519 legge finanziaria 2007 (e della Direttiva del 30 Aprile 2007 della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento F. P.,pubblicata sulla G.U.n°161 del 13 Luglio 2007); anzianità di servizio prestato alle dipendenze delle ASL del SSR della Campania.

Questa ragionevole richiesta ha lo scopo unico di salvaguardare il corretto percorso di stabilizzazione, di evitare discriminazioni tra lavoratori, mantenendo inalterate le posizioni di anzianità di servizio che esistevano al momento della delibera n°514.

Convinti che l’onestà intellettuale con cui è stata redatta tale proposta e l’alto profilo di legalità ed uguaglianza in essa contenuto saranno raccolti dalla S.V. restiamo fiduciose/i in una equa e giusta risoluzione di quanto detto.

Disponibili a qualsivoglia collaborazione.

Il Coordinamento Operatori Sanitari Precari/e ASL NA/5

Castellamare di Stabia li 09 ottobre 2007

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Al momento la Legge Finanziaria 2008 dovrebbe approvare alcuni emendamenti di salvaguardia dei precari che si potrebbero riassumere in :

1. È confermata l’intervento a favore della integrale ricostruzione previdenziale pregressa per i co.pro. che venissero trasformati in lavoratori dipendenti con accordi da farsi entro il 30-4-07 (comma 712)

2. Il comma 221 del maxiemedamento considera per la prima volta anche i co.co.co. delle pubbliche amministrazioni, fino ad ora i più penalizzati nel percorso di stabilizzazione.

Nel triennio 2007-09 le P.A. che procederanno all’assunzione di personale a tempo determinato, nel bandire le relative prove selettive, riservano una quota del 60% del totale dei posti programmati, ai collaboratori che hanno avuto una anzianità contrattuale di almeno un anno alla data del 29.09.06.

I destinatari di questa disposizione, potranno essere quei collaboratori che per tanto tempo hanno svolto la loro prestazione “fronteggiando esigenze attinenti alle ordinarie attività di servizio”. Coerentemente a questo percorso, il ricorso alle collaborazioni verrà complessivamente ridotto al 40% della spesa sostenuta per la stessa finalità nel 2003.

Si tratta di un’apertura da non sottovalutare e sulla quale occorrerà però entrare nel merito delle modalità con le quali tale indicazione sarà gestita: analisi delle piante organiche, individuazione dei collaboratori destinatari del percorso di riserva, riconoscimento di titoli e punteggi e impostazione dei bandi.

A partire dagli enti nei quali abbiamo già fatto accordi sulla regolamentazione dell’utilizzo delle co.co.co., maturando significative esperienze, dovremo far quindi avanzare la contrattazione: a questo dedicheremo approfondimenti

3. Per il settore dell’Università e degli enti di ricerca, con i commi 507-508 e 638, gli enti pubblici di ricerca sono esclusi da riduzioni di spesa, e, nel contempo restano invariate le modalità di apertura dei concorsi, come già previsti nel maxi emendamento passato alla camera anche per l’Università con disponibilità di assunzione.

Inoltre viene previsto (comma 298) un fondo di finanziamento in favore di co.co.co. e co. pro., di 10 milioni di euro. per l’acquisto di un personal computer nuovo. Occorrerà ora lavorare per la definizione di un regolamento specifico.

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In verità come già rappresentato in altre occasioni và detto che a seguito della vertenza che portata avanti nel 2003, a favore proprio della stabilizzazione degli infermieri precari, a dicembre dello stesso anno la Regione Campania con la Legge Regionale n. 26 del 16 dicembre 2003 fisso una quota di riserva del 30% nei concorsi a favore dei precari.

Ciò realizzo un primo significativo risultato con la stabilizzazione di olre 200 infermieri professionali.

In verità ancora oggi quella graduatoria potrebbe essere utilizzata perchè ha valditià di cinque anni (2004-2009).

E’ chiaro che in questo caso alla stessa graduatoria si potrebbe applicare la nuova percentuale del 60% prevista dalla legge finanziaria, salvo bandire nuove selezioni riservate in altre sedi aziendali.

Stabilizzazione Precari in Campania: approvata la norma per la stabilizzazione, ma....
1 gennaio 2008, di : Enzo Maddaloni

Il 29 dicembre 2007 è stata approvata la "finanziaria regionale della Campania" che all’art.82 prevede la stabilizzazione del personale precario del Servizio Sanitario Regionale della Campania.

Finalmente una buona notizia dopo tanto tempo.

Senza perdere tempo, anche sotto la spinta sia dei precari in servizio che delle forze politiche e sindacali, l’Assessore alla sanità Montemarano ha inviato la lettera prot. 4340/SP del 29/12/2007 ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie di "invito ai DD.GG. in indirizzo di prorogare per sei mesi i contratti a tempo determinato".

A questo punto tutte le strutture sociali ed in particolare il movimento dei precari in campania è impegnato affinché da una vittoria non scaturisca l’ennesima discriminazione, ed un uso personalistico delle regole!

Infatti, nella circolare dell’Assessore Montemarano NON si fa cenno ai precari che, avendo il requisito di cui alla Legge n.296/06 “Finanziaria del 2007”, oggi non sono in servizio perchè discriminati e non prorogati, chi negli ultimi mesi del passato anno chi durante il presente anno!

Forse è il caso di proporre che la Giunta Regionale della Campania, prima di discutere con il governo sul piano di riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale, come ricorda la nota dell’assessore, disponga che siano richiamati in Servizio i Precari che avevano il requisito al 31/12/2006 e quindi coloro i quali lo hanno acquisito successivamente alla data fissata dalla Finanziaria Nazionale 2007, poi quelli che l’acquisiscono con la Finanziaria Regionale 2008 ed “infine se siamo molto bravi potremo recuperare anche il precariato creato ad arte in questi ultimi tempi ma che ha ancora poca anzianità” cosi commenta un esponente del coordinamento dei precari campani alla notizia della circolare dell’assessore.

Il coordinamento per questi motivi dice il suo NO alle discriminazioni!

Resta vigile CONTRO una sanità utilizzata come serbatoio elettoralistico!

E’ impegnato PER promuovere un’azione EQUO e SOLIDALE a tutela di tutto il personale precario nei servizi sanitari e sociosanitari.

Per Info:

Coordinamento Operatori Sanitari Precari/e in Campania fa riferimento a:

Pierluigi 360438298; Gennaro 3339829230; Alessandra 3343800710

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