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"Sono arrivate urlando di dolore"

N. e H. sono solo le prime due pazienti di una lunga giornata al porto di Augusta.

di Redazione - venerdì 20 maggio 2016 - 2988 letture

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Sicilia sbarchi migrati Emergency 2016

N. e H. sono arrivate urlando dal dolore. Dopo più di dieci giorni di navigazione, sono sbarcate venerdì scorso ad Augusta insieme ad altre 430 persone. Quasi tutti arrivano dall’Egitto, qualcuno dall’Africa subsahariana. Tra di loro, dato molto preoccupante, circa un centinaio di egiziani minori non accompagnati.

N. ha solo sei anni e ha una ferita sul mento. Se l’è provocata qualche giorno prima, quando le onde alte hanno fatto oscillare il barcone partito da Alessandria, in Egitto, su cui viaggiava insieme alla sua famiglia e ad altre centinaia di persone. Ha sbattuto la faccia e in un attimo è stata schiacciata da chi le stava accanto. Ha fame, ma non riesce neanche a masticare. I suoi denti traballano. La medichiamo, la rassicuriamo finché, finalmente, riesce a calmarsi.

H., invece, arriva in braccio alla mamma. Ha appena otto mesi. Quando le togliamo il pannolone che porta da dodici giorni scopriamo le piaghe. "Ci avevano detto che il viaggio sarebbe stato breve" spiega la madre, continuando "e, invece, abbiamo trascorso dodici giorni in mare aperto. I trafficanti ci hanno fatto cambiare più volte imbarcazione, poi finalmente siamo stati recuperati dalla Guardia Costiera italiana".


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