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Solitudine

di enza - sabato 29 settembre 2007 - 2499 letture

 
Com’è felice la sera impregnata,
di gelsomino e di solitudine.
Siedo e penso al dolore passato;
ancora così presente,
che neanche tre rose ammiccanti,
riescono ad allontanare.
 


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Solitudine
29 settembre 2007

Sull’inferriata dello spiazzo di casa mia cresce un rigoglioso gelsomino. Nei due mesi del mio soggiorno al Cozzo Corvo, nell’estate scorsa, appena aprivo, la mattina, la porta, m’inondava il profumo fresco e rasserenante del gelsomino, indorato dalla prima luce del sole. Lo stesso accadeva nella lontananza dei miei tempi più belli, quando mia madre curava con amore una robusta pianta di gelsomino quasi nello stesso punto. Allora c’era la mia vecchia famiglia, adesso ero solo. Ho coniugato, non tutte le sere, solitudine, gelsomino, musica (Mozart, Haydn, Mahler, Brahms, Morricone), letteratura (Saul Bellow, Philip Roth, Isaac B. Singer, Bilenchi,Pamuk, Rilke, Wallace Stevens). La solitudine, nelle soste delle letture e degli appunti, mi riportava ai vecchi miei campi dell’infanzia, ai gesti amorosi della mamma. Solitudine...amica mia... Brava Enza. Ciao, Antonio