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Solidarietà per Phil Collins

Problemi alle mani per il batterista storico dei Genesis.

di Redazione - mercoledì 31 marzo 2010 - 5024 letture

"La prima volta che ho ripreso in mano le bacchette della batteria dopo l’operazione al collo, mi sono volate in giro per la stanza perché non riuscivo nemmeno a stringerle". "Ora quando suono devo asicurare la bacchette alle mani con del nasto adesivo. E’ come indossare un preservativo. Impaccia davvero". Queste le sconcertanti parole di Phil Collins, batterista dei Genesis e - dopo l’abbandono della band da parte di Peter Gabriel a metà degli anni ’70 - anche voce e frontman della stessa.

A rendere noti i problemi di salute del musicista è la rivista americana Rolling Stone, che riporta le parole del 59enne musicista circa i gravi danni ai nervi delle mani, sorta di malatia professionale. "Non riesco nemmeno a maneggiare bene cucchiaio o coltello quando mangio. Non riesco ad aprire la portiera della macchina... Non voglio apparire tragico, ma ci sono veramente tante cose che non riesco più a fare. Io sono mancino. A breve sarò operato e ci sono buone possibilità di miglioramento, col tempo".

Nonostante questo serio disturbo, Collins sta ultimando un nuovo disco - una collezione di cover dal repertorio Motown - e non ha abbandonato la speranza di una reunion dei Genesis nella formazione originale, comprensiva di Peter Gabriel, nonostante quest’ultimo avesse smentito tale possibilità. Nel frattempo, comunque, i Genesis, con i loro 43 anni di carriera, hanno ricevuto lo scorso 15 marzo uno dei più grandi onori della musica leggera: l’introduzione nella Rock’n’Roll Hall of Fame.

La carriera

Nel 1970 risponde ad un annuncio su Melody Maker ed ottiene la possibilità di un’audizione per entrare a far parte dei Genesis, che avevano già cambiato tre batteristi nel giro di due album. Recatosi presto sul luogo, riesce ad ascoltare i pezzi da suonare (facenti parte di Trespass) prima del suo turno[1]. La sua abilità sullo strumento ed i suoi trascorsi teatrali fanno di lui il "drummer" ideale per la band. Collins vince l’audizione e sarà quasi esclusivamente batterista del gruppo a partire da Nursery Cryme[3]. Nel 1974, mentre i Genesis stanno registrando The Lamb Lies Down on Broadway, Collins è chiamato da Brian Eno, a cui occorreva un batterista per il suo nuovo album Another Green World. Nell’anno successivo (1975), Peter Gabriel decide di abbandonare il gruppo in cerca di una carriera solista, e Phil Collins diventa cantante del complesso a partire da A Trick of the Tail del 1976, conservando anche il ruolo di batterista in studio[4] (per le esibizioni live, i Genesis chiameranno prima Bill Bruford e successivamente Chester Thompson). Il primo album con Collins cantante raggiunge la Top 40 negli Stati Uniti, e la posizione N°3 nel Regno Unito.

Contemporaneamente Collins suona nei Brand X, un gruppo jazz-fusion. La band registra il primo album, Unorthodox Behaviour, con Collins batterista. Ma a causa dell’enorme successo dei Genesis, molti album e tour dei Brand X segneranno l’assenza di Collins. È batterista e cantante anche per il primo album da solista di Steve Hackett, Voyage of the Acolyte.

Dall’inizio degli anni ottanta, dopo l’abbandono di Hackett, i Genesis variano il loro stile verso una musica più pop-commerciale. Il singolo "Follow You, Follow Me" sancisce il loro successo come trio, raggiungendo la TopTen inglese e la Top40 statunitense. Nello stesso decennio, il gruppo pubblica una serie di album di successo: Duke, Abacab, Genesis e Invisible Touch. Il gruppo riceve anche la nomination per il miglior video dell’anno di MTV per "Land of Confusion".

Collins lascia i Genesis nel 1996 per dedicarsi solo alla carriera da solista. L’ultimo album in studio con i Genesis è We Can’t Dance (1991). Lui e Gabriel si riuniscono agli altri membri dei Genesis nel 1999 per registrare "The Carpet Crawlers", contenuta nella raccolta Turn It On Again: The Hits. Dopo il 2000 si diffondono voci che vorrebbero la reunion dei Genesis, con Collins batterista e Gabriel cantante, ma nel 2007 il gruppo torna insieme nella formazione Collins/Banks/Rutherford per un ultimo trionfale tour.


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Solidarietà per Phil Collins
22 giugno 2010, di : Giuseppe Pilone

I miei più fervidi auguri di pronta guarigione e di un felice ristabilimento ad uno dei più grandi artisti della musica mondiale. I suoi brani e la sua voce donano sensazioni ed emozioni fortissime. Grazie.