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Sola Andata: un bel fumetto sul ’43 in Sicilia

Il 14 luglio del 1943 il tenente Giorgio Chiesura raggiungeva a Caltanissetta il suo reggimento Il suo diario raccoglie il timore e tremore che lo assale allo scoprire l’inutile e assurdo ‘senso’ della guerra

di silvestro livolsi - martedì 17 aprile 2007 - 5550 letture

Il 14 Luglio del 1943 il tenente Giorgio Chiesura raggiungeva da Venezia, dove era in licenza, a Caltanissetta il suo reggimento, o meglio quella parte di esercito italiano che ancora combatteva una guerra, che si capiva già, persa.

Al centro della Sicilia, assolata e deserta, comincia a scrivere il suo diario in cui racconta i fatti esteriori e storici della guerra, dell’avanzata degli americani in Sicilia, delle truppe tedesche in ritirata, dei soldati italiani sbandati e che gettano le uniformi, aspettando la fine imminente della guerra; soprattutto raccoglie, il diario, il timore e tremore che assale il tenente Chiusura che lo scrive, allo scoprire l’inutile e assurdo ‘senso’ della guerra - la lotta contro altri uomini come lui - che con convinzione aveva deciso di combattere. Tanto che, dopo la disfatta siciliana, si consegnerà ai tedeschi e da questi verrà internato in diversi campi d’internamento per diciannove mesi, prima di far ritorno alla sua Venezia. Il diario pubblicato da Sellerio con il titolo di Sicilia 1943 è diventato recentemente un bel romanzo a fumetti, uscito per i tipi della Coconino Press e ne è autore un valente disegnatore, Piero Macola. Il titolo, Sola andata, prende spunto da una frase del diario di Chiesura ed indica la guerra come viaggio senza scopo, senza meta e senza ritorno.

Le tavole, ben disegnate da Macola raffigurano la Sicilia interna e centro-orientale in maniera egregiamente realistica, con i suoi campi vasti e aridi, i paesi isolati e i casolari, rurali e solitari. Molto ha giovato al valente disegnatore, Macola, lo studio delle foto di Capa, degli scatti del quale, parecchie tavole sono la rielaborazione: specialmente quelle sull’arrivo del tenente Chiesuro e del suo reparto nell’ennese, a Nicosia. D’altronde le foto di Capa che in quei luoghi realizzò i suoi scatti più famosi, sono divenuti ormai parte dell’immaginario visivo mondiale, e non potevano non diventare un punto di riferimento anche per Macola, che rielaborandole con il suo efficace tratto grafico, opera una contaminazione proficua tra foto, testo letterario e fumetto, di notevole spessore artistico e di gradevole bellezza, oltre che interessante per il contenuto che la storia narrata veicola.

Piero Macola, Sola Andata, Coconino Press, 2006, € 15 - 112 pp.


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