So’ tutti pazzi

Alla sagra de le gnocche fanno simulazioni sul buon governo. Baffetto preferisce misurare, con il centimetro, l’anima e fa sapere che la Cina non è di destra
Estate. Giochi da spiaggia, tornei, caccia al tesoro, partitella a scopa. Insomma, giochi tutto sommato tranquilli, rilassanti. Ma non crediate che i politici stiano con le mani in mano e passino il tempo a pettinare le bambole. Anche in certi momenti lavorano, dibattono, cercano nuove vie per risolvere i nostri problemi, fanno progetti, prove di alleanze e tanto altro. Sempre per noi, ovviamente.
Tutto questo, scopiazzando un po’ i “grandi”, è eseguito anche dai giovani dei partiti. In genere si ritrovano in località non molto gettonate, ma comunque importanti, comode da raggiungere e, soprattutto, con una ricettività alberghiera ottimale. E così una deputata del Pdl, tale Beatrice Lorenzin, si è inventata le Governiadi che non è una brutta parola, ma è una simulazione di buon governo. Sono state tenute presso il lago di Bolsena, dove era in corso la “12/a sagra de le gnocche”. Non dovete pensare male, le gnocche, quelle che maliziosamente pensate voi, non c’entrano nulla.
Dunque le Governiadi sono formate da squadre di giovani del Pdl, Pd e Terzo Polo che prendono i nomi di politici illustri: da Cavour a De Gasperi e, per non farsi mancare nulla, anche Machiavelli, Croce, Tocqueville e tanti altri. Vince la squadra che governa meglio un comune immaginario. Se ci pensate bene, è un’idea straordinaria, nuova linfa e suggerimenti per i “grandi”.
E bisogna dire che questi giovani sono anche, come tutti i giovani, coraggiosi, con tante idee, innovatori. Ad esempio, fra le proposte, ne sono spuntate alcune che sono veramente rivoluzionarie come quella della “Eliminazione di ogni privilegio per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo” oppure quella che prevede il “Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato”. Tutte cose che nessuno, sino a questo momento, aveva pensato.
I giovani, si sa, sono un po’ discoli e così i “grandi” li hanno voluti controllare. Discretamente, certo ma meglio controllare. Non sia mai che questi s’inventano, chessò, di fare la proposta di non dare più soldi ai partiti? E così alla sagra de le gnocche hanno pensato bene di inviare dei controllori che però li chiamano tutor, così fa fine e sembra che conoscano le lingue. Si sono visti Paolino Bonaiuti, che pensavamo fosse estinto come i dinosauri, e poi Gaetano Quagliarello, il prodiano Sandro Gozi, l’ex An Massimo Corsaro, l’ex giovane Giorgia Meloni, l’ex socialistino Maurizio Sacconi, il Pd Ugo Sposetti ̶ quello abituato a contare soldi ̶ e poi parlamentari dell’Udc e ancora del Pd. Insomma, una bella compagnia, coesa come vuole il nostro Presidente. A un certo punto si è materializzata la fronte spaziosa di Alfano, ma solo perché aveva sbagliato strada. Sentita, invece, la mancanza del cugino di Ignazio, l’intellettuale del pensiero molto debole Maurizio che avrebbe voluto essere presente ma troppo impegnato a sistemare, sul proprio televisore, i canali del digitale terrestre.
Il clima era rilassato e amichevole tanto che a un certo punto Ugo Sposetti parlando dell’esigenza di una nuova legge elettorale, ha fatto sapere, a tutto il mondo occidentale, che la questione è in mano a “Denis Verdini e Maurizio Migliavacca”. In Irlanda, alla notizia, si sono avute scene di giubilo. E per suffragare la tesi che Berlusconi e Bersani abbiano scelto gli uomini giusti, Sposetti ha rincarato la dose: “Denis è simpatico e sono sicuro che farà una legge elettorale simpatica”.
E’ meraviglioso avere dei politici simpatici e, soprattutto, che facciano leggi simpatiche anche perché, diciamocelo, ci sono già troppe leggi antipatiche. E poi Denis è proprio simpatico. Come le racconta lui le barzellette, solo il suo principale le sa raccontare. Anche quando è stato inquisito, i magistrati si sono fatti quattro risate. Ora il nostro futuro elettorale è in mano a questo simpaticone dal nome fresco e poetico, Denis. Sembra una partecipazione a nozze: “Denis e Maurizio oggi sposi”.
Intanto Mario Monti ha inviato un messaggio di apprezzamento: “Mi complimento per l’iniziativa. Il confronto su tematiche concrete fra studenti, amministratori e professionisti è particolarmente utile al fine di sviluppare il senso civico e l’approccio cooperativo ai problemi attuali”. Come potete notare siamo a livelli eccelsi tanto che le gnocche se la ridevano felicemente. Monti deve avere tanto tempo libero per perderlo a inviare messaggi sulle “tematiche concrete” di Quagliarello e Sposetti. Concrete? L’unica cosa che si è capita concretamente, è che Denis sta fregando, per l’ennesima volta, il Pd.
Ma chi raggiunge livelli difficilmente raggiungibili è Baffetto Maximo. Lui non era dalle gnocche ma a una più popolare Festa dei democratici. E cosa ti dice il nostro Baffetto? Parla dell’anima. Avete ben capito, dell’anima anzi della misura dell’anima. Non credevamo proprio che il più intelligente del Pd, con il centimetro, misurasse l’anima. Sentite un po’: “C’è un bellissimo libro di due studiosi inglesi che nella traduzione italiana si chiama ‘La misura dell’anima’. Sulla base di alcuni fattori, quando aumenta il tasso di eguaglianza sale anche il tasso di felicità. Hanno riscoperto il socialismo”. Incredibile!
Ma Baffetto è anche pratico e non dimentica i problemi d’oggi: “Spira un nuovo vento progressista nel mondo, dall’America alla Cina. Sì, la Cina. Il Pcc non è una forza di destra anche se propone un cambiamento autoritario”. Dopo queste dichiarazioni, in Cina, il tasso di suicidi è sensibilmente aumentato.
Fra sagra de le gnocche, Governiadi, misura dell’anima e Cina sarebbe opportuno chiedere, per tutti, un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio).
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