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Sit-in di protesta NO PONTE a Messina

Venerdì 30 maggio ore 10.30

di Piero Buscemi - giovedì 29 maggio 2025 - 899 letture

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No Ponte

L’occasione della visita del ministro Salvini a Messina del 30 maggio, dopo quella del 29 a Reggio Calabria, per sostenere le "sue" ragioni sul progetto Ponte, ha provocato la reazione dei Comitati No Ponte in entrambe le sponde dello stretto.

Il Movimento No Ponte Calabria ha aderito e partecipato oggi, alle ore 17 a Piazza Italia, al presidio contro la passerella del Ministro Salvini, venuto a magnificare il Ponte sullo Stretto. Un’opera inutile e dannosa, finanziata a colpi di tagli ai diritti e ai bisogni del Sud.

Le motivazioni della protesta che legano i due movimenti, quello calabrese e quello siciliano, si riassumono nel seguente contenuto, diffuso a sostegno delle ragioni del NO a questo progetto, che riportiamo per intero:

Il Documento di Finanza Pubblica 2025 parla chiaro: nessuna risorsa per sanità, salari e istruzione, mentre si destinano miliardi al riarmo e al Ponte. Per finanziare questa grande truffa è stato ridotto all’osso il Fondo di Perequazione Infrastrutturale, e sono stati sottratti 1,6 miliardi dai Fondi di Coesione e Sviluppo di Calabria e Sicilia: soldi che dovevano servire alle reali esigenze dei nostri territori.

🚧 E mentre ci riempiono la testa con l’Alta Velocità, questa rimane finanziata solo fino a Romagnano (Campania), con 18 miliardi mancanti soltanto per la Calabria. Sulle strade provinciali Salvini ha tagliato il 70% dei fondi, 8 milioni in meno per la nostra regione. Il PNRR arranca: secondo SVIMEZ la Calabria ha avviato solo il 23,5% dei progetti regionali, tra gli ultimi in Italia.

🆘 La sanità è al collasso: ritardi su ospedali e case di comunità, nonostante il PNRR destinasse al Sud il 40% delle risorse. Sulla SS 106 servono 13 miliardi, ma solo 3 sono stati stanziati, e niente per il tratto Catanzaro-Reggio. La ferrovia jonica resta in gran parte non elettrificata.

💣 Di fronte a questo disastro, il governo Meloni-Salvini alza una cortina di fumo: un Ponte da 15 miliardi, senza progetto esecutivo e approvato con decine di prescrizioni. Un’opera definita di “alto interesse militare” per eludere i controlli europei, malgrado le riserve espresse dagli stessi vertici militari.

📣 Oggi Salvini viene a Reggio a vendere fumo mentre distrugge il Sud e la democrazia con i suoi decreti repressivi. Noi ci saremo per dire no all’abbandono e al saccheggio dei nostri territori!

La protesta si rinnova domani a Messina, quando un sit-in di protesta attenderà la visita del ministro, organizzato di fronte la sede della Prefettura, la così detta "passeggiata a mare", previsto per le 10.30 e organizzato dal Presidio NO PONTE.

Riportiamo il comunicato diffuso ieri (28 maggio) dal Presidio NO PONTE di Messina:

‼️Bypass, nastri per il trasporto, pontili: è questo il futuro a cui saranno destinati i villaggi di Torre Faro e Contesse. Già nella prima fase del progetto.

😡È questo quello che abbiamo ascoltato ieri in commissione ponte dagli “esperti” del ponte. Il tutto condito dalla retorica dell’emissione 0, utile a giustificare l’*occupazione* (parola loro eh!) a cui ci destineranno.

👉Sono questi i piani: approvato il CIPESS, si parte. E si partirà proprio dai villaggi sopracitati, già al centro del dibattito da qualche mese. Da un lato il villaggio ormai venduto al turismo, dall’altro quello dove insiste il deposito di risulta e il suo arsenico. Ieri lo raccontavano come il miglior venditore pubblicizza il suo prodotto ma la realtà è ben altra. E tocca non farsi raggirare dai venditori di fumo. Lo dimostrano le incongruenze sollevate durante la commissione o la totale non conoscenza del territorio dimostrata dall’ingegnere della Stretto di Messina spa Scamacca.

💪Verranno tempi turbolenti ma è il momento di non cedere. Costruiamo insieme la forza collettiva utile a bloccare quest’ennesima colonizzazione. Presto novità!


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