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Showcase: presentazione nuovo numero di OH, e prima proiezione di EXODUS

Mercoledi 3 Novembre, dalle 20:30, lo staff di Openhouse magazine vi invita alla Casa della Musica di Urbino. L’occasione è data della presentazione del nuovo numero della rivista, e dalla prima del doc-film “EXODUS”.

di Tano Rizza - lunedì 25 ottobre 2010 - 4571 letture

Mercoledi 3 Novembre, dalle 20:30, lo staff di Openhouse magazine vi invita alla Casa della Musica di Urbino. L’occasione è data della presentazione del nuovo numero della rivista, e dalla prima del doc-film “EXODUS”.

Durante la serata interveranno gli autori di OH, sarà distribuita la rivista e un simpatico gadget ai primi che arriveranno.

Alle 21 prima proiezione assulta di “EXODUS” il film documentario di Mirko Chiappinelli (collaboratore di OH) sulla 17′ edizione del Rototom Sunsplash.

Per l’occasione lo staff di OH e l’autore di EXODUS vi offriranno una degustazione gratuita di vini biologici locali.

Appuntamento dalle 20:30, alla Casa della Musica di Urbino, ingresso gratuito e consigliato.

Un genere musicale, una fede, un movimento politico, uno stile di vita. In una parola: Reggae. Accompagnati dalla musica profetica di Bob Marley intraprendiamo un cammino che ci condurrà lontano dall’ingiustizia di Babylon per tornare metaforicamente nella terra dei Padri, Zion.

Exodus è un film documentario sul 17° festival di musica Reggae “Rototom Sunsplash” svoltosi a Benicàssim, in Spagna, dal 21 al 28 agosto. La musica raccontata per immagini e sullo sfondo un evento che per 16 lunghi anni è stato ospitato dall’Italia e che adesso è dovuto emigrare in un altro paese per motivi di natura giuridica-repressiva. Questo documentario non si sofferma sulla musica, ma gli gira attorno come fanno tutte le attività parallele del festival, tutte le iniziative volte a proporre alternative politiche e sociali nella speranza che un mondo migliore possa esistere, nella convinzione che essendo uniti ci accorgeremmo di essere in tanti a voler cambiare le cose.

Viaggio in musica, visione mistica, la potenza del battito del cuore: questo è il Rototom Sunsplash. Il festival di musica Reggae più grande e importante d’Europa con le sue 160mila presenze arrivate da più di 120 paesi diversi. Un evento multietnico e multirazziale dove la “Pace” e la “Non violenza” sono le parole d’ordine, la convivenza e il rispetto dell’altro ne sono il presupposto.

Realizzato da Mirko Chiappinelli come progetto di tesi di laurea in “Editoria, Media e Giornalismo”, Facoltà di Sociologia, Università “Carlo Bo” di Urbino.

(estratto della tesi cartacea dove l’autore racconta come e perché ha deciso di occuparsi di quest’argomento di tesi)

M.C.: “Quando ho pensato per la prima volta all’argomento della mia tesi di laurea, stavo scrivendo un articolo per la rivista Open House Magazine. Il pezzo si concentrava sul motivo per cui il più importante festival di musica reggae d’Europa si sia trasferito dall’Italia alla Spagna. Per me, come per molti altri italiani, questo appuntamento era motivo d’orgoglio, qualcosa di cui andare fiero e di cui vantarmi nelle conversazioni che avevo con i miei amici spagnoli, francesi, tedeschi e via dicendo. Purtroppo questo festival, il Rototom Sunsplash, adesso non è più in Italia. Le cause, di natura giuridico – repressive, che hanno provocato questo esilio mi hanno fatto imbestialire, per non dire altro. Il modo criminalizzante in cui veniva raccontato il Sunsplash mi spinse a voler fare qualcosa. Non ho mai avuto la presunzione di poter fare qualcosa di concreto in favore del festival, non ne avrei le capacità. Però potevo raccontarlo, potevo mostrare tutto ciò che i giornali e le televisioni non avrebbero mostrato. Potevo farlo guardare con i miei occhi, gli occhi di una persona senza pregiudizi. È per questo che il mio progetto di tesi consiste in un “Documentario cinematografico” su questo grande evento. Seppure nel mio piccolo vorrei dare il giusto merito a questa musica e a tutto quello che si porta appresso. Vorrei che tutti coloro che si troveranno a vedere il mio lavoro, riuscissero ad abbandonare qualsiasi tipo di pregiudizio e riuscissero a godersi una storia come tutte le altre. Una storia, però, che parla di musica.”


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