Schizzi&Ghiribizzi. Nr. 8. Strafalcioni e bilottate. Toh! Chi si rivede, la ex ministra Fedeli
A dire che il lavoro di S&G viene molto facilitato dai comunicati comunali messi in rete e per dovere di cronaca diffondo...
A dire che il lavoro di S&G viene molto facilitato dai comunicati comunali messi in rete e per dovere di cronaca diffondo.
STRAFALCIONI E BILOTTATE - Mi è giunta una comunicazione, con tanto di intestazione comunale e relativo logo, che accompagna il nuovo calendario del Cem (azienda addetta alla raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade)che riporto testualmente:’’Sapevate che da quest’anno le capsuile del caffè in alluminio possono essere butatte nel multipak dopo l’uso? Questa ed altre info importanti sul calendario del Cem!’’. No, devo dire che non lo sapevo, ed è una buona notizia. Più si recupera meglio è.
Quello che meraviglia è la forma, quasi da quiz, e lo scritto, in forma un poco trionfalistica, più che un semplice annuncio. Forse sarà la furia che ha ispirato quella che Troisi e La Smorfia enfatizzavano con il grido: ’’Annunciazione, Annunciazione...’’ ed ha fatto trascurare un poco l’ortografia, in un messaggio che comunque porta l’intestazione del Comune e che potrebbe anche essere riletto dall’estensore. Ma, non dico sia un errore, anche la successiva affermazione ’’dopo l’uso’’, non mi pare azzeccata perché, a mio parere, ben difficilmente qualcuno potrebbe buttare via le capsule ’’prima’’ dell’uso.Est modus in rebus.
LA EX MINISTRA FEDELI - In questi giorni si è rifatta (sic!) viva la Fedeli, ricordate, quella che non si dimenticava mai di curarsi i capelli con l’henné, ma non ricordava quali titoli di studio avesse conseguito e in quale istituto li avesse acquisiti, come il ’’Trota’’. Ebbene in una comparsata tv la ex ha ripetuto che i rider, lo ha detto senza ridere, hanno vinto la causa di lavoro grazie ad un articolo del job act renziano.
Ora se voleva dimostrare che la tintura all’henné gioca brutti scherzi, ci è riuscita perfettamente. Il male del governo Renzi e dei suoi ministri è che sono stati le levatrici della precarietà con le loro leggi demolitrici dei diritti dei lavoratori e del tentativo di manomettere gravemente la Costituzione. Non gli passa nemmeno per la testa che devono ancora fare i conti con le numerose bocciature registrate nelle tornate elettorali, creato scissioni e fomentato una guerra per bande per la dirigenza di quell’ex partito.
INDUSTRIALI ALL’ITALIANA Da qualche giorno è ripreso il pianto greco degli industriali italiani. Certo sono ben strani questi signori che per anni hanno accusato gli operai di godere di paghe da nababbi, ora che, secondo stime europee, sono agli ultimi posti come stipendi, gli industriali vedono nero e dicono che lo Stato non fa abbastanza per loro. La domanda sorge spontanea: ma loro cosa fanno per lo Stato? A voi una risposta.
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