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Schizzi&Ghiribizzi. Nr. 68. Burocrazia e il Covid-19, chi è il peggiore? Anche la burocrazia di paese fa i suoi danni

di Franco Novembrini - mercoledì 10 giugno 2020 - 1988 letture

Questa rubrica, che mi sono inventato anni fa, ha sempre ritenuto la burocrazia italiana uno dei peggiori mali italiani tanto da far invidia ai regimi come quello sovietico che sono caduti in più per colpa di ottusi dirigenti che per motivi militari. Certo non simo soli ed anche i guai dell’Europa sono da attribuirsi in gran parte questo ’’male oscuro’’, basti pensare che nell’era nella quale gli squali del capitalismo mondiale possono spostare in pochi secondi migliaia di miliardi da una parte all’altra del globo, abbiamo un Parlamento europeo che si riunisce, con spostamenti fra stati in due costosissime sedi, nelle quali magari si debbono decidere di limitare gli spostamenti dei cittadini con mezzi inquinanti e poi si parla smart working, da adottare su larga scala. Cosa succede invece nella burocrazia statale, regionale e comunale?

Complicazioni a non finire, se devi pagare un tributo di pochi euro devi andare in banca o alla Posta sorbirti lunghe file, ore di attesa e spostamenti per trovare gli uffici aperti ed operanti. A me per pagare una tassa di 19 euro per una seconda casa a Portoferraio (Isola d’Elba), dovuti per la pulitura dei fossi che non ci sono in paese, debbo recarmi appunto alle Poste che, in questi tempi, sono ad orario ridotto. Non vi è altro modo per farlo, oltretutto l’operazione ha anche un costo che incide percentualmente sul dovuto data l’esiguità della somma. Non si potrebbe fare una specie di bancomat che risolvesse questi piccoli/grandi problemi? Il bancomat, per chi non lo sapesse, e forse molti burocrati non lo sanno, è una cassa a cui si accede con una tesserina e dal quale si possono ottenere dei soldi dalle banche in qualsiasi località uno si trovi, dalle Alpi al Lilibeo*.

* Lilibeo: vi risparmio la fatica di cercare la località di Lilibeo, non esiste più dall’epoca romana ed era situata all’estremo ovest della Sicilia, ma il modo di dire si riferisce all’attuale Capo Boeo (Marsala).

MA ANCHE LA BUROCRAZIA PAESANA... - Anche la burocrazia dei piccoli paesi e della cittadine italiane ha i suoi peccati. Nel mio comune negli scorsi anni si era sviluppata da parte dell’Amministrazione comunale una forma acuta di ’’cartellonite’’ e di pali con telecamere, tipo quelle profetiche di George Orwell nel suo romanzo del 1948 intitolato ’’1984 - Il Grande Fratello’’, che tutto sorvegliava. Intendiamoci è un tipo di malattia che ha contagiato moltissime amministrazioni di ogni colore.

Ebbene malgrado questi provvedimenti dei cartelli che avvertono di non fare questo e quello e avvisano che i ’’controlli di vicinato’’ sono in agguato e arzilli cittadini tutto vedono e riferiscono, malgrado le telecamere in ogni dove, alcune inefficienze si sono clamorosamente evidenziate. Ne faccio alcuni esempi emersi dalle lamentele dei cittadini sui social, a volte corredate di foto o addirittura di filmati, nei dintorni della piazza del Comune e in piazza Europa, nonostante il periodo, alcuni cittadini lamentano assembramenti e schiamazzi notturni che evidentemente non vengono sanzionati. Con l’arrivo della bella stagione e l’allentamento delle restrizioni sono ricominciati i picnic o movide de noantri nei campi gioco e nei giardini pubblici con rumori molesti, pizzate e bevute non solo di birra, in alcune foto si vedono bottiglie di wodka o cognac abbandonate nelle strade e nei giardini e qualcuna anche rotta. Ma un fatto mi ha allarmato quello di alcuni cani di grossa taglia che girano per il paese liberi con lamentele che risalgono ad anni fa.

Il sindaco ha dichiarato che avendo il proprietario ammesso il fatto che un cane gli sia sfuggito ed abbia attaccato un cane di piccola taglia, provocandogli serie ferite, la legge non gli permette di emettere nemmeno una interdittiva che impedisca che ciò si ripeta, con buona pace per i cittadini che, alla sola vista di questi enormi cani, sia costretta a cambiare strada e si preoccupino per i danni che questi possono provocare alle persone e ad altri animali. Ci siamo dimenticati degli incidenti che ogni tanto provocano, non i cani, ma i padroni degli stessi. Ma siamo proprio sicuri che nelle numerose leggi italiane non ci siano quelle contro i rumori molesti, il consumo di alcolici in luoghi pubblici e il controllo di animali potenzialmente pericolosi? Ma in forza della burocrazia tutti sanno che cosa devono fare gli altri!



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