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Schizzi&Ghiribizzi. Nr. 24. Berlinguer a Procchio. Napolitano a Marina di Cecina. I ’’webeti’’ ovunque. Commenti.

di Franco Novembrini - mercoledì 31 luglio 2019 - 1784 letture

Vista la stagione e il caldo, mi pare giusto dedicare S&G a tre notiziole con protagoniste le vacanze al mare.

Berlinguer a Procchio - Nel 1977, anno in cui il terrorismo era ancora minaccioso, Enrico Berlinguer passò alcuni giorni di vacanza in una villetta a Procchio (Isola d’Elba). Essendo amante del mare volle uscire con i figli su una piccola barca a vela, ma una improvvisa ’’sciroccata’’, un vento che in quella località tende a rendere difficile il rientro, mise in difficoltà il nostro grande e rimpianto segretario, evidentemente meglio preparato su burrasche politiche che marittime. La cosa si risolse con un rimorchio nella rada di Portoferraio da parte di un peschereccio e sarebbe avvenuto maniera abbastanza anonima se non fosse stato per un giornalista di un quotidiano livornese che diffuse la notizia.

Napolitano a Marina di Cecina - La settimana scorsa Napolitano è tornato a far parlare di se per la richiesta di una seconda macchina di servizio in quanto, secondo il giornalista, a volte la moglie, Clio ha impegni in altre località. Nella piccola polemica che ne è nata, si è scoperto che al seguito dell’emerito presidente ci sono dodici poliziotti. Qualcuno dice che è una esagerazione. Io dico che qui Napolitano ha ragione e cerco di spiegarlo: anni fa ci fu una polemica sulla scorta dell’ex presidente Scalfaro di 6 poliziotti, dunque Napolitano è in perfetta linea in quanto, lui, il presidente (unico finora) lo ha fatto due volte.

I ’’webeti’’ ovunque - Negli scorsi giorni una tartaruga, come avviene sempre più spesso, è ’’spiaggiata’’. Grande folla di curiosi e, come da copione un gran numero di ’’webeti’’ (copyright Mentana) che si è fatta selfieggiare con il povero animale. E chiaro che a queste persone poco importava della salute della tartaruga, provavano la stessa soddisfazione del cacciatore di elefanti che si fa fotografare con il fucilone, in posa vicino preda, per dimostrare l’esistenza in vita e ottenendo l’esatto contrario. Alla fine uno di loro è riuscito a rimetterla in mare. Direte bravo. A me nasce il dubbio che lo abbia fatto per non condividere con troppi l’ambito trofeo da far vedere ai ’’colleghi’’ ed ai posteri.

Commenti - Non mi rimane che fare alcuni commenti alle vicende di Berlinguer, Bisogna, innanzitutto, ricordare che nel marzo 1978, dopo pochi mesi, ci fu il rapimento e l’uccisione della scorta e dell’on. Moro, ma Enrico andava in barca e parlava con gli operai senza scorta, che c’era, ma poco visibile e discreta per dare l’impressione di normalità.

Quella di Napolitano, invece, è di tutt’altro tenore e la cosa peggiore è stato il tentativo di giustificarsi affermando che le scorte vengono fornite a norma di legge. Questa è una scusa barbina se avanzata da un politico che è entrato ed è ancora in politica dal 1953. In personaggio che ha ricoperto cariche come ministro, presidente della Camera e due volte della Repubblica avrà pure contribuito a promuovere, a sostenere e, infine a firmare, quelle leggi o privilegi che dir si voglia. Non può dire che quando le approvavano lui si era distratto.

Ai ’’webeti’’ vorrei ricordare che nell’estate del 2000, due giovani marinai, reclute, della Guardia costiera che si erano fermati sulla spiaggia del Lido di Capoliveri, conoscendomi come guardiano della corsia di approdo dei motoscafi, rimasti senza benzina decisero di fermarsi per fare rifornimento ad un distributore lontano alcuni chilometri e mi lasciarono ’’a guardia’’ del gommone sul quale c’era una tartaruga (Caretta caretta), leggermente ferita che avrebbero portato in un acquario attrezzato per le cure. Nell’ora che ci volle per il rifornimento tenni coperta e bagnata la tartaruga e nessuno si potè avvicinare. Ovviamente la foto dell’animale è solo immaginaria ed è un prezioso ricordo che non ha bisogno di esibizioni.



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