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Schizzi&Ghiribizzi. Nr. 16. ’’Bucaioli’’ srl. Letta... continua. Nonni, nipoti e sindacati. Radicali liberi

di Franco Novembrini - mercoledì 13 marzo 2019 - 2940 letture

’’BUCAIOLI’’ srl - Lo so che ne avete piene le... scatole dei buchi per il Tav, ma non si può fare a meno di scriverne. La società a ’’responsabilità’’ limitata dei Bucaioli, termine volgare del dialetto toscano, che riunisce la madamine torinesi, sindaci trombati o fatti secchi alle ultime elezioni e il fior fiore della xenofobia e dei ’’nipotini di Salò’’ (cfr. L. Violante), non escludendo i cittadini di Torino, definiti dalla moglie del fassinoso ex sindaco, ’’di merda’’ nella loro globalità. Il francesismo , ripetuto più volte, è stato registrato durante una cena elegante in un noto ristorante della provincia torinese a cui si erano aggiunte espressioni altrettanto salaci riguardo ad un alto dirigente della società in questione, che definiremo ’’Chiampa’’.

Orbene, questa compagnia di buontemponi sostiene che bisogna bucare perché l’opera, trastullata per 20 anni dai dirigenti del Pd, si deve completare perché ne va di mezzo la nostra civiltà. Ora mi risulta che nel buco che hanno fatto non passerà nessun treno essendo una perforazione, costosa, ma esplorativa. dunque il buco è solo nella mente loro. Mi sovviene anche che l’ex sindaco, famoso per le sue profezie politiche sia, insieme al sodale Chiampa, responsabile di quel colossale ’’buco’’ nelle finanze regionali e statali, cioè che pagano tutti gli italiani, delle Olimpiadi invernali di qualche anno fa. Che fiducia si può dare a dei ’’bucaioli’ di tal fatta?

LETTA... CONTINUA - L’ex presidente del Consiglio, ex sottosegretario, ex segretario della Margherita e politico da una vita, ha dichiarato che da quando gira l’Italia per vendere il suo libro si è reso conto che ci sono grandi disuguaglianze, che avremmo bisogno di una leadership forte, credibile e... di sinistra. C’è da rimanere basiti. Dopo aver ricoperto cariche politiche e governative di ogni sorta si accorge, ora, nella nuova veste di piazzista di libri, con tv e giornali al seguito, che l’Italia ha qualche problema di disuguaglianze. Meglio tardi che mai.

Ma quando girava la penisola in qualità di premier cosa vedeva? Non vorrà mica dire che le disuguaglianze sono nate in quest’ultimo anno. Sarò, anzi lo sono, uno malfidente, ma pare che la sua sensibilità sia aumentata dalla voglia di ’’piazzare’’ il libro. A questo proposito chieda consigli a Bruno Vespa e magari vada da Fazio. Noi ’’disuguagliati’’ attendiamo con trepidazione il tomo e saremo avidi di leggere le verità rivelate... con grande ritardo.

NONNI, NIPOTI E SINDACATI - Durante il governo del ’’piazzista’’ di libri e dei suoi soci girava una storiella, fatta propria da giornali e tv, che falsava vistosamente la verità. La storia era più o meno così: siccome c’era la crisi (c’è tuttora), i giovani erano disoccupati (lo sono ancora), i nonni aiutavano i nipoti con la loro pensione.

Tutto vero. La falsità invece sta nell’altra metà, non menzionata, della storia. I nonni stavano aiutando figli e nipoti con le pensioni che si erano conquistati, con scioperi e manifestazioni dure. Con la guida dei sindacati e di politici illuminati che avevano portato lo standard di vita a livelli europei. Ora, con la perdita del lavoro e con le leggi, come la Fornero ma non solo e con la scusa sia della crisi che del ’’ce lo chiede l’Europa’’, siamo precipitati sindacalmente indietro di 50 anni.

I livelli delle pensioni che saranno erogate, d’ora innanzi, non daranno più la possibilità ai nonni di poter aiutare nessuno, essendo loro stessi in gravi difficoltà ed a rischio povertà. I soliti giornalisti e le solite tv, ci ripetono in continuazione che i poveri in Italia sono 5 o 6 milioni. Ma quando questi numeri stavano crescendo loro dove erano e, più che altro, cosa scrivevano?

RADICALI LIBERI - Solo in Italia poteva succedere che degli stragisti, condannati definitivamente, con centinaia di vittime alle spalle, potessero tornare liberi e godere di riconoscimenti e visibilità mediatica. Il Partito radicale, come spesso gli accade, per far vedere e sentire che esiste ancora, ha ’’assoldato’’ Giusva Fioravanti e Francesca Mambro per la raccolta di fondi tramite un’asta. Forse bisognerebbe ricordare ai radicali che una volta i due raccoglievano i fondi in altra maniera con pistole e bombe alla mano, e lasciavano dietro di loro molte vittime innocenti, con vedove ed orfani.

I due fanno parte dell’associazione ’’Nessuno tocchi Caino’’, ma agli Abele chi ci pensa?



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