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Schizzi&Ghiribizzi. Nr. 12. ’’Pietre d’inciampo’’. Al Bano ’’power’’. Bravo ’’Dibba’’

Chi ha la pazienza di seguire S&G avrà notato che spesso la rubrichetta è piuttosto critica con i politici che guidano Comune, Regione e l’Italia...

di Franco Novembrini - mercoledì 6 febbraio 2019 - 4194 letture

3 PIETRE D’INCIAMPO - Chi ha la pazienza di seguire S&G avrà notato che spesso la rubrichetta è piuttosto critica con i politici che guidano Comune, Regione e l’Italia. Orbene, perché non si creda ad una posizione preconcetta, debbo farmi latore di una ottima notizia, quella della dedica di tre ’’pietre d’inciampo’’, nel mio Comune, ad altrettante vittime della violenza nazifascista per la coerenza dimostrata nel non voler aderire alla Repubblica di Salò e, quindi, inviati nei campi di concentramento nazisti.

La cerimonia è stata molto bella e seguita con emozione dai parenti dei tre deportati. Io ho avuto la fortuna di conoscerne uno, Luigi Rossi, del quale mi ha sempre colpito la pacatezza dei modi e l’esposizione delle vicende da lui vissute, con il pudore che ho riscontrato in molti che vissero quel periodo e che furono chiamati a scelte tragiche. Non vi era in lui e negli altri che ho conosciuto, nessun atteggiamento eroico e men che meno di vendetta. Credo che veramente queste persone debbano essere ricordate e fatte conoscere nelle scuole, così che il loro esempio ci accompagni nella vita.

AL BANO ’’POWER’’ - Non ce niente da fare, in Italia non puoi vedere una rivista o una trasmissione tv, ed ora anche il ’’mio’’ quotidiano, che non citi gli sproloqui di Al Bano, da qui il ’’potere’’ che gli deriva, forse, dal cognome di una delle mogli. Questa volta il fortunato canterino si lamenta della cattiveria della gente che lo ha costretto a togliersi da Facebook. Ora se c’è uno, anzi due o tre con le mogli e figli, che hanno riempito le cronache di notizie piccanti ed inebrianti, in questi anni, credo che la famiglia Carrisi non sia seconda a nessuno.

Certo lamentarsi in nome di una privacy non rispettata e farlo citando mottetti del Cristianesimo, fa l’effetto delle unghie sul vetro. Se io, ateo felice e convinto, avessi citato come lui queste frasi, sono sicuro che qualche cattolico mi avrebbe redarguito. Che dire poi delle affermazioni sue e di alcuni personaggi dello spettacolo, di essere sopravvissuti per l’intercessione di questo o quel santo. Ma che davvero in Paradiso vedano la nostra tv e leggano i nostri settimanali? Boh!

BRAVO DI BATTISTA - Di Battista è intervenuto tre volte nelle diatribe sul Venezuela, sul processo a Salvini e sul Tav, le ho condivise tutte. Sul Tav c’è una parte di italiani, molti venditori di fumo, che vorrebbero proseguire nell’inutile opera per far arrivare le merci 30-40 minuti prima, fra molti anni, a Lione. ’’Dibba’’ ha fatto presente che ci sarebbero da sistemare cose più cogenti in Italia come fiumi, ferrovie, cavalcavia. Un esempio che mi viene in mente, se riuscissimo a far arrivare arance e altri prodotti siciliani, con strade e ferrovie funzionanti, anche a moderata velocità, sul ’’Continente’’ non sarebbe meglio per quelle dirette in Europa. Se poi lo si facesse con navi veloci sarebbe addirittura avveniristico.

Ma dicevo anche del Venezuela Il nostro, ha detto che l’Italia non deve seguire una certa Europa e tantomeno gli Usa. Non sono bastati i guai e le guerre che le cosiddette ’’democrazie occidentali’’ hanno provocato nel mondo. Qualcuno ricorda come è andata in Afghanistan, in Siria, nel Donbass, nello Yemen, in Libia, per limitarci ai fatti di questo secolo? Che Maduro sia un dittatore sanguinario non vi sono dubbi, ma intervenire manu militari è un’altra cosa.

Ha anche detto di essere favorevole al processo di Salvini, da parte della Magistratura, sono d’accordo anche su questo, perché non mi sembra che i politici siano indifesi alla mercé di ’’giudici comunisti’’. Anzi. Una ultima notazione: siamo sicuri che i moniti di Di Battista siano stati rivolti solo agli avversari politici? Io no!


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