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Scandalo Novartis: nuove accuse negli USA per il colosso farmaceutico

Il Dipartimento americano di giustizia ha annunciato di aver avviato un’azione legale contro la divisione statunitense. Ancora una volta gli interessi delle case farmaceutiche prevalgono sul diritto alla salute dei cittadini.

di giovanni d’agata - martedì 30 aprile 2013 - 2284 letture

La giustizia americana ha annunciato ieri di aver avviato un’azione legale contro la divisione statunitense di Novartis, accusandola di aver pagato tangenti e offerto sontuose cene a medici per incoraggiarli a prescrivere le medicine contro l’ipertensione e altre malattie.

I pagamenti effettuati da Novartis Pharmaceutical erano iscritti come onorari per i dottori per la loro partecipazione a programmi educativi, nei quali dovevano mostrare slide e istruire altri medici sui medicinali usati. Le presentazioni, secondo le accuse, non erano però altro che uscite sociali per i medici. Novartis afferma che "si difenderà".

Qualche giorno fa, sempre nei confronti di Novartis, avrebbe incoraggiato dal 2005 i farmacisti a vendere il Myfortic, versando loro ristorni illegali. Novartis ha respinto le accuse. Queste commissioni occulte erano mascherate come ribassi e ristorni, si legge nella denuncia depositata presso un tribunale di Manhattan.

Per spiegare l’intreccio di interessi che univa la Novartis alle farmacie coinvolte, il Dipartimento della Giustizia USA cita un caso emblematico: a Los Angeles per "spronare" il titolare di una farmacia a "convertire" tra i 700 e i 1000 pazienti al Myfortic, la Novartis gli avrebbe garantito il 5% sulla vendita del farmaco assicurandogli in tal modo proventi di milioni di dollari aggiuntivi all’anno.

Il successo di questo tentativo avrebbe fatto capire alla Novartis che con questo metodo, anche pagando tangenti del 10% o del 20%, i suoi profitti sarebbero comunque aumentati. La logica era che i costi nel breve termine si sarebbero presto trasformati in guadagni nel lungo periodo. Ora il governo degli Stati Uniti, in base al False Claims Act, chiede un lauto risarcimento e anche l’FBI sta collaborando alle indagini insieme alla procura distrettuale di New York. La denuncia è stata depositata martedì scorso presso il Tribunale federale di Manhattan.

Il sistema americano dell’assicurazione malattia per gli over-65 (Medicare) e per i più poveri (Medicaid) ha dunque versato decine di milioni di dollari in rimborsi per questo medicamento, secondo la denuncia, milioni di dollari pagati di troppo, per un sistema di concorrenza sleale. Il ministero pubblico americano esige da Novartis una compensazione finanziaria e il pagamento di una multa. Il Myfortic viene assunto nei casi di trapianto di rene, per impedire al sistema immunitario dell’organismo il rigetto.

Con le azioni legali avviate dal governo degli Stati Uniti contro la multinazionale dei farmaci Novartis, torna nuovamente alla ribalta una dicotomia profonda di come gli interessi delle case farmaceutiche prevalgono sul diritto alla salute dei cittadini.


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