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Santi Terranova - Il mistero di fata Morgana

Un romanzo incredibilmente vero. La storia di Salvatore Malgioglio, militare di leva morto misteriosamente a Messina.Muri di gomma e silenzi assordanti. Illusioni, miraggi e verità nascoste. Il primo caso dell’avvocato Valenti contro i POTERI FORTI.

di Giuseppe Castiglia - martedì 29 novembre 2011 - 4160 letture

Salvatore Malgioglio e Lele Scieri. Due giovani vite spezzate quando avevano indosso la divisa militare; due giovani siracusani che hanno visto infrangersi - in maniera “misteriosa e oscura” - i loro sogni di ragazzi ventenni o poco più, hanno visto bruciare i loro progetti; due giovani siracusani morti senza che la giustizia (quella degli uomini, almeno) sia riuscita a fare completamente luce. Scorrendo queste pagine il parallelismo tra le due vicende è assolutamente inevitabile.

Due giovani che – uno, Salvatore, con indosso la divisa dell’esercito e l’altro, Lele, con quella dei parà della “Folgore”; uno durante il turno di guardia ad uno degli obiettivi sensibili nella lotta al racket a Santa Teresa di Riva e l’altro ai piedi della torretta di asciugatoio dei paracadute nella caserma “Gamerra” di Pisa – non solo hanno pagato con la loro stessa vita quel servizio reso allo Stato, ma che però quello stesso Stato non è stato in grado di assistere e “difendere”, ma hanno anche dovuto subire un vero e proprio calvario giudiziario. Una sequela interminabile di udienze e testimonianze, una montagna di atti giudiziari, un indicibile dolore inflitto alle famiglie - non solo per la perdita dei loro ragazzi ma anche per aver dovuto rivivere nelle aule di Tribunale quei drammi -, serviti alla fine non per riuscire a fare piena luce sull’accaduto ma per “cancellare” quella soluzione inizialmente indicata in entrambi i casi: suicidio.

Come se fosse la cosa più normale di questo mondo che due ragazzi, che avevano tutta una vita davanti a loro, decidessero di mettere fine alla loro esistenza sparandosi un colpo di FAL o provando (ma a chi?) il proprio coraggio arrampicandosi sulla torretta di asciugatoio dei paracadute salvo poi cadere e rimanere tre lunghissimi giorni privo di vita, nella stessa caserma, prima di essere ritrovato.

il mistero di Fata Morgana

Ma se la scrittura ha anche una valenza capace di trasfigurare, se la scrittura riesce a miscelare “pezzi” di realtà con scenari narrativi immaginifici, magari facendo incursione nel mondo dell’onirico e quasi del fantastico, creando così un unicum assolutamente originale, questo lavoro nel quale Santi Terranova ha trasfuso il proprio vissuto di avvocato e il proprio modo di vedere, vivere e raccontare il “pianeta-giustizia”, dischiude al lettore nuove prospettive, che sfuggono al puro dato “oggettivo”. Un modo utile per farsi un’idea su quella morte “misteriosa e oscura” di un giovane militare di leva. Aldo Mantineo


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