Sanità, assegno di inclusione, salari, casa...
Il governo Meloni dovrebbe rispondere con dati senza le solite parole fuori da ogni contesto reale: al rapporto della Fondazione GIMBE sulla Sanità, allo studio dell’Università Bocconi sulle spese mediche private, alla Caritas...
Il governo Meloni dovrebbe rispondere con dati senza le solite parole fuori da ogni contesto reale: al rapporto della Fondazione GIMBE sulla Sanità, allo studio dell’Università Bocconi sulle spese mediche private, alla Caritas sull’assegno d’inclusione, alla Cgil sui salari, infine alla Confindustria sull’urgenza di un piano casa.
Il rapporto GIMBE denuncia la lenta agonia del Sistema sanitario nazionale che abdica verso il privato. Negli ultimi tre anni sono stati tagliati 13,1 miliardi, mentre le famiglie hanno sborsato direttamente 41,3 miliardi e 6,3 miliardi da fondi sanitari e assicurativi.
La situazione è quella che tutti noi conosciamo per una visita, la prevenzione e la cura. Mancano gli infermieri e non i medici che però fuggono dal sistema sanitario verso il privato, le cooperative e l’estero. Nei distretti territoriali la situazione diviene ogni giorno sempre più drammatica per la carenza dei medici di famiglia. Nella nostra realtà ne sappiamo qualcosa.
Lo studio dell’Università Bocconi rivolge la ricerca verso quelle cure per la salute non rinviabili. Che loro chiamano "spese catastrofiche" che indebitano e impoveriscono le famiglie per far fronte alle cure. Spese obbligate per cercare di salvarsi, ma che travolgano la sopravvivenza. Ultimamente la situazione è notevolmente peggiorata e non si trovano via d’uscite. "Se hai ti salvi, se non hai crepi". Siamo arrivati a questo con un governo che blatera.
Sulla condizione umana c’è quello che scrive la Caritas sull’assegno d’ inclusione che non ha centrato l’obiettivo di ridurre la povertà rispetto al reddito di cittadinanza. Per questo motivo la Caritas ha chiesto al governo una revisione sostanziale.
Cosa farà il governo? Staremo a vedere. Mentre per i salari la Cgil, sta incalzando il governo, per la riduzione dell’Irpef, il recupero del drenaggio fiscale, oltre alcuni interventi su scuola, sanità e casa. Landini nella conferenza stampa, in preparazione la manifestazione nazionale del 25 ottobre, la parlato dello stato dell’industria e del lavoro per i giovani. Ha chiuso parlando dell’emergenza abitativa argomento toccato anche dalla Confindustria che ha proposto un Pnrr per la casa.
Il piano si rende urgente e necessario per dare delle risposte abitative ai giovani in cerca di un tetto, agli sfrattati che aumentano giornalmente e a quelle persone sole che non possono andare a finire sotto i ponti delle grandi aree urbane. Il governo i conti li deve fare su questi argomenti, invece di raccontare favole e impiegare le risorse disponibili verso gli armamenti.
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