S&G n. 269 - Ce l’ho, non ce l’ho
Gli alunni delle elementari a VLS1929 prima di entrare o quando escono dalla scuola, ma credo che questo si verifichi ovunque, si raccolgono spesso in crocchi e si scambiano le figurine del momento dicendo "ce l’ho, non ce l’ho" intendendo con il loro linguaggio se hanno o non hanno una figurina per scambiarla...
Uso lo stratagemma che si ispira al mercanteggiamento dei giovani scolari per orientarmi al voto amministrativo del nostro Comune della prossima settimana. Avrete notato che molti volantini elettorali riportano le foto dei candidati nelle diverse liste che imitano i selfie in versione cartacea. Sono d’accordo perché in questa tipo di società conta molto anche "la bella presenza". I guai invece cominciano quando ascolti le promesse e un termine attualissimo che non vuol dire niente quando pronunciato da certi riemergenti: rinnovamento.
Rinnovamento - Dovrebbe essere qualcosa di nuovo o di rinnovato. Ma che effetto fa quando usato da persone che da anni si presentavano come fratelli o famigli in pubblico e nel privato suonavano un’altra musica. Al massimo si può parlare di sostituzione di poltrona. Ed a proposito di sostituzione mi duole ricordare che ad un amico, malgrado i miei avvertimenti, era stato promesso un meritato posto nella lista di "Cittadini per VLS1929" per la serietà ed il lavoro svolto per mesi ed accorgersi poi che il posto, senza che nessuno lo avesse avvertito, era scomparso.
La sostituzione era avvenuta pochi giorni prima della presentazione delle liste a favore di una aderente a IV, cioè renziana, che nella passata tornata elettorale aveva ricoperto un incarico di cui non è rimasta alcuna positiva traccia. Poi rinnovamento solo nei nomi e non nel modus operandi che ci ha riempito di assurdi lacci e lacciuoli burocratici per cui per tappare una buchetta devi fare dieci telefonate e il giro di tre o quattro uffici senza risolvere niente.
Analizzando le foto - Analizzando le foto noto che in una lista sono cambiati posizionamenti cioè cambi di casacca ma poche novità mentre le promesse dei programmi non cambiano. Nella lista della Junta emerita p.v. ci sono indubitabilmente molte facce nuove ma la domanda è che autonomia avranno se vincono? Poca secondo me. La terza lista "Io scelgo VLS1929" per me è quella che da più speranze e meno illusioni in quanto proseguendo il gioco del "ce l’ho, non ce l’ho" provo ad interrogare le foto dei candidati con domande semplici semplici: avete una candidata sindaca, finalmente donna? Risposta ce l’ho. Avete un possibile assessore che sappia cosa sono gli ostacoli per anziani e disabili? Ce l’ho. Ed una donna che sappia come ci si difenda dall’inquinamento prodotto da lavorazioni senza controllo? Ce l’ho.
Ovviamente ci sono altri problemi come scuole, aggregazioni giovanili, cultura, sport che richiedono competenze e questa lista ne sembra ben fornita senza slogan di partito sotto mentite spoglie e soprattutto persone che non facciano sfoggio del sostegno ad associazioni benefiche traendone molto spesso notorietà sempre utile elettoralmente.
Quello che non viene detto - Avrei voluto che si fosse parlato degli sprechi circa il Caranchione, con più di 3.000 mq di asfalto, della inutilità del cambio del nome alla stazione Fs ma di un suo potenziamento visto che Monza ne ha in programma nei prossimi anni altre tre stazioni a scapito di quella di VLS1929 che pare avviata ad una lenta dismissione.
PGT e scuole - L’ultima polpetta avvelenata di questa Junta è stata lasciata in eredità a quella che verrà ed il sindaco emerito quindi non ricandidabile ha fatto approvare una variante del PGT a due settimane dal voto. Ricordo due cose che in questi anni il PGT è stato (a)variato numerose volte e gli assessori alla partita si sono succeduti non sono pochi fino a giungere all’attuale che è uno dei sopravvissuti alla vecchia Junta, da ricordare anche le numerose dimissioni dei segretari comunali, alcune decisamente oscure. Non vi viene qualche sospetto? Un altro argomento che non è stato trattato è quello delle scuole da ricostruire o da ammodernare. Si parla di progetti fumosi, come scrivevo la settimana scorsa forse i figli degli alunni della prima elementare odierna riusciranno a veder realizzati. Forse.
A proposito di scuole sta finendo l’anno scolastico e spero che la festa che normalmente viene effettuata in piazza Martiri della Libertà, cioè di una guerra, non sia organizzata sparando con mitra ad acqua in quella piazza ricordando una tragica frase del ventennio che accomunava libro e moschetto eccetera, per la semplice ragione che i moschetti esibiti dai bambini di allora erano di legno e quindi non sparavano ma preparavano e poi perché ci sono numerose guerre dove civili, bambini compresi, stanno morendo. Non mi parrebbe il caso. Di usare simili armi se non altro per rispetto al luogo di svolgimento.
(11 - continua)
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