S&G n. 231 - Forse ce la facciamo

Forse ce la facciamo ad intitolare il campetto giochi di via Saragat-via de Gasperi a Giuseppe Sala...
In questa settimana alcune persone, associazioni e comitati, nonché un settimanale locale si sono espressi a favore della dedica del campo giochi nel quartiere San Fiorano di VLS1929 a Giuseppe Sala, ex sindacalista della Singer quando era a Monza poi volontario della Cisl e, negli ultimi anni anche dedito alla sua passione per il verde pubblico e privato. Come già scritto altre volte l’ho conosciuto in questa veste e sono rimasto, mi ripeto, affascinato dall’amore e dalla competenza che Giuseppe, deceduto purtroppo alcuni mesi fa all’età di 71 anni, metteva nel piantare e curare gli alberelli che lui riteneva più consoni al clima ed al territorio del quartiere. Il suo esempio e la competenza nel mettere a dimora e innaffiare le piante, non solo quelle che aveva piantato lui, con bidoncini che riempiva alle fontanelle credetemi sono lezioni che difficilmente si scordano. Gli alberelli di ogni tipo messi a dimora da lui hanno tutti resistito ai periodi di siccità e ogni tanto qualche suo amico o conoscente me ne indica qualcuno di cui ignoravo la paternità. Meriterebbe un bosco ma purtroppo non è possibile. Vorrei che i suoi amici e conoscenti si appropriassero dell’idea del campetto e ricordassero a figli e nipoti chi e come certi alberi sono stati piantati, credo che sarebbe cosa molto più utile di qualche manifestazione estemporanea di inaugurazione di aiuole o mitiche foriere spesso usate come portacicche o altro scarto, vedere in centro se avete dubbi.
Spero che dopo le prossime elezioni il nuovo, assessore al verde pubblico sia una persona competente e motivata in quanto la salute degli alberi e del verde sarà sempre più importante nella vita dei cittadini. Il nome di Giuseppe Sala è piuttosto comune in Brianza e ad un altro grande omonimo che fu il primo sindaco di VLS1929 dopo la Liberazione sono stati dedicati i giardinetti di via Segantini. Fa un enorme piacere sapere che due degne persone abbiano riconoscimenti verdi per la loro opera a favore del nostro cCmune.
Quousque tandem... - Oggi, pomeriggio, martedì 5 settembre, nel mio quartiere ho visto ben cinque operai con soffiatori per recuperare gli sfalci dell’erba tagliata. Mi sono impressionato in quanto questi operatori erano tutti nel raggio di 300 metri ed erano intenti ad un lavoro di recupero di erba direi eccellente. Niente da recriminare? Sì qualcosa non torna e non per l’operazione in corso. La prima cosa mi pare che simile spiegamento di forze sia eccessivo e sarebbe meglio che invece delle classiche "pulizie pasquali" si facessero con meno personale ma più frequenti per il semplice motivo che se non si fanno spesso è chiaro che la rumentaa cresce di volume. Altra nota dolente è la mancanza di comunicazione fra il personale che opera nelle strade e la Junta. Mi spiego. Anche un cieco, ops ipovedente, che tagliasse l’erba in un parcheggio avrebbe visto che in uno stallo per auto dedicato ai disabili giace una betulla bianca caduta un mese fa durante una tempesta di acqua e di vento. Poi sempre il personale addetto a vigilare sulla nostra cittadina, fornitissima in maniera orwelliana di telecamere, avrebbe dovuto vedere che fra via Manara e via Sciesa, dove è caduto da una decina di giorni un enorme cedro, sono stati portati via i grossi tronchi ma molti rami e occupano ancora il marciapiede della via da ambedue i lati. Già che ci siamo la ditta alla quale apparteneva la pianta caduta occupa con un cantiere il marciapiede e parte della carreggiata di via Sciesa proprio dove transitano decine di tir di notte e di giorno. Mi pare che sia un caso nel quale siano obbligatorie delle lanterne rosse che ne indichino i confini. Il cantiere era previsto finisse i lavori nel marzo di quest’anno. Ne sapete qualche cosa? Della querelle politica sul Centro islamico che dovrebbe occupare un capannone comprato mesi fa nell’area Lombarda Petroli già si da per scontato il suo utilizzo come moschea. Due appunti : il primo che i "padroni" del centro vengono definiti genericamente islamici senza dire di che ramo dell’islamismo eventualmente siano. E secondo che il suo uso sia poi adibito al culto o la preghiera ed in questo caso le garanzie della correttezza dell’uso dovrebbero essere rivolte al Prefetto ed al Questore.
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