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S&G n. 200

Tutto come previsto, anzi...

di Franco Novembrini - mercoledì 1 febbraio 2023 - 2106 letture

Da VLS1929 - Un anno fa espressi dubbi sulla piantumazione di dieci alberelli nel campo giochi fra via de Gasperi e via Saragat nel quartiere di San Fiorano, dubbi che riguardavano le dimensioni delle piante ritenute troppo grandi e quindi con radici profonde, da un agronomo dilettante. Egli sosteneva che le piante di quella grandezza richiedono molta acqua dedicata alla loro crescita e dunque frequenti innaffiature profonde in quanto le brevi piogge in estate non erano sufficienti. La sorte ha voluto che fosse anche un’estate particolarmente secca e le innaffiature inesistenti, dunque delle dieci piante cinque sono seccate ed altre ne seguiranno. Giorni fa le cinque seccate sono state tagliate e sempre come previsto al costo della piantumazione si aggiunge il costo dell’espianto. Ma non è finita qui. Gli incaricati del taglio lo hanno fatto lasciando dei moncherini di fusto alti una decina di cm. che reputo un pericolo e lo diventeranno ancor di più quando fra pochi giorni, per colpa dell’incipiente primavera, l’erba crescerà coprendoli. Essendo il campetto un luogo dove i bambini giocano a rincorrersi e lo fanno anche con le loro biciclette potrebbero cadere e farsi male. La soluzione sarebbe che fosse usato un macchinario semplice semplice che tutte le ditte di giardinaggio dovrebbero avere, cioè una fresaceppi, macchina che elimina gli spuntoni a livello del terreno. Certo ci vorrebbe anche che il committente dei lavori, cioè il Comune, facesse anche dei controlli ed in questo caso solo visivi sui lavori che fa eseguire ed eventualmente contestare quelli abborracciati. Lo farà? Speriamo. Sono certo che molti cittadini gradirebbero che il verde curato e non servisse solo per le inaugurazioni e tagli di nastri tricolori.

La stazione FS - Negli ultimi due anni la strada che porta alla stazione FS di VLS1929 è stata asfaltata i marciapiedi sono stati rifatti e stato inaugurato due volte un deposito per bici e moto e la stazione rimessa a nuovo tanto che la Junta aveva pensato di intitolarla Stazione Reale che però già esiste a Monza, per poi virare su un più modesto Stazione del Parco, anche se poi per raggiungere il Parco bisogna camminare un poco. Ora si scopre che le persone anziane e quelle in carrozzella non possono facilmente usufruire del treno che porta a Monza, Sesto San Giovanni e Milano da una parte oppure a Lecco e al lago di Como dall’altra. Già mesi fa la cosa fu riportata sui giornali per via di un giovane concittadino universitario che doveva chiedere aiuto ogni volta per essere caricato sul Besanino, treno moderno e comodo per lui che lo porta vicino alla sua università. Qualche giorno fa il giovane ha avuto problemi. Dopo essere imbarcato a Milano Porta Garibaldi un controllore delle ferrovie lo ha interrogato sulla destinazione e lui ha detto che stava tornando a casa a VLS1929. Il controllore lo ha invitato a scendere in quanto la Stazione del Parco non è attrezzata per la discesa in sicurezza di una carrozzina. Il giovane si è opposto e il treno è stato fermo per una quarantina di minuti, poi hanno trovato una soluzione provvisoria. Quello che mi domando è ma come si fa ad avere una stazione che dovrebbe attirare turisti che dovrebbero visitare il Parco di Monza, come auspicato dalla Junta e non pensare anche ai cittadini che pagano le tasse ma essendo in condizioni di disabilità siano esclusi da servizi decenti e garantiti dalla Costituzione. Esagero? Non credo. Ricordate l’articolo che garantisce di rimuovere gli ostacoli anche fisici per tutti i cittadini? Un articolo del genere supera le competenze e i codicilli che costringono molti cittadini a chiedere i loro diritti in forma di favori. La prossima settimana scriverò di alcuni aggiornamenti su vecchie vicende. Mancano 16 mesi alle elezioni comunali.


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