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S&G n. 197

Il falò delle vanità... politiche

di Franco Novembrini - mercoledì 11 gennaio 2023 - 2010 letture

Come previsto dal seguitissimo esperto meteorologo, Flavio Galbiati, su VLS1929 stamani (10 gennaio) per alcuni giorni sulla Brianza splenderà un sole primaverile ma, soprattutto, grazie ad un venticello è stata spazzata via la cappa che opprimeva da mesi Monza e provincia con un accumulo di inquinanti fuori da ogni misurazione. Posso dire che stamani si respirava un’aria di montagna che sapeva di buono. Poteva durare? Credo di no ed in particolare mi riferisco ad un comunicato della Junta cittadina che in modo surrettizio ha fatto sapere di sottoporre a degli esperti la possibilità di accendere il giorno 17 c.m. il falò di Sant’Antonio, nel quartiere di San Fiorano. Ovviamente il nostro meteorologo non è stato sentito in quanto già da anni ne aveva sconsigliato, dati alla mano, l’accensione paragonata secondo lui alla messa in moto per ore di migliaia di auto.

Gli "esperti" e alcuni cittadini si sono dichiarati entusiasti e secondo il manifestino che ne dava notizia si sono spinti a parlare di tradizioni provenienti da epoche lontanissime e che fanno parte anche di leggende. Per fare alcuni esempi non citati nel volantino quella di Prometeo che pagò caro aver portato il fuoco agli uomini contro il parere degli dei. Poi lo Zoroastrismo, religione minore tuttora presente nel mondo ed anche a Milano che alcuni definiscono progenitrice, dell’Ebraismo e del Cristianesimo. Di certo è che il fuoco ha permesso all’umanità di fare notevoli passi avanti alla intera umanità. E’ vero anche che fino ad un secolo fa nelle campagne si usava il fuoco come augurio di buoni raccolti bruciando legna ed arbusti e materiale di risulta. Aggiungerei anche che la cenere veniva usata sia come disinfestante ed a volte come sostituta del sapone. L’accensione del fuoco era anche un momento di socializzazione fra contadini che stabilivano contratti e intorno ai falò facevano conoscenza giovani che poi si sposavano. Fine della storia.

I FATTI - Vorrei far notare che da allora ci sono stati alcuni "piccoli" cambiamenti: non ci sono quasi più i campi nei quali bruciare le sterpaglie di legno non trattato e che non è possibile ballare e cantare intorno ai falò e che spesso sono incistati fra condomini e villette che mal sopportano il caos creato da tali eventi, i partecipanti provengono, come nel nostro caso, da comuni nei quali i fuochi sono stati proibiti e vengono con le auto. Bisogna tenere conto anche che nel mondo siamo oltre 6 miliardi, ma la Terra è sempre la stessa, impoverita e inquinata che viene consumata molta più acqua e materie prime non rinnovabili. Ma veniamo al combustibile. Prima si bruciava solo legno proveniente dalle piante, ora nei falò si trova anche altro. Le normative attuali hanno proibito di bruciare parti di mobili che sono trattati e verniciati con sostanze altamente inquinanti. A certi esercizi che usano forni a legna, pizzerie e panetterie, è fatto obbligo di avere dei filtri particolari, giustamente. Ma se provate a parlare con qualcuno dei sostenitori dei falò probabilmente vi dirà che la maggior parte della legna viene dagli innocenti bancali. Innocenti? Mica tanto. Pochi sanno che i bancali vengono trattati con Bromuro di metile che una volta era usato come pesticida in agricoltura ed ora proibito da decine di anni in Europa e in quasi tutto il mondo per uso agricolo. In Italia è ammesso per tratta i bancali ma non come legna da ardere. Bisogna anche tener presente l’uso che viene fatto dagli stessi durante la loro vita. Sono usati, questa è la loro funzione per trasportare bidoni di ogni genere che vanno dai carburanti agli oli minerali ed altre sostanze velenose e vi sarà capitato di vederli spesso macchiati da qualche sversamento subito negli anni del loro uso inoltre il legno usato è molto economico e poroso e bruciando rilascia molte delle sostanze che ha assorbito e il gioco è fatto.

I COSTI - Sempre parlando con i fans dei falò potreste trovare qualcuno che sostiene che sono a costo zero. Non è così. Pensate che per fare quello di San Fiorano interverranno gli encomiabili Vigili del Fuoco che dovranno controllare l’adeguatezza del sito e poi garantire la loro presenza durante la manifestazione, la Polizia Locale che con personale del Comune garantirà la fluidità del traffico e la chiusura di certe strade, oltre a regolare i parcheggi per i pro-fuochisti perché verranno in auto da diversi comuni, le forze dell’ordine saranno presenti come sempre dove ci sono raduni ed infine poi la pulizia delle strade. Tirando le somme sconsiglierei la partecipazione ad anziani e bambini, le cosiddette fasce deboli, che in questi mesi sono stati colpiti duramente da malattie respiratorie perché non credo che il bromuro di metilene sia consigliato come un aerosol. Comunque consultate il vostro medico. La sostanza citata è nella lista mondiale dei killer dell’ozono. Alle nuove elezioni manca poco più di un anno che c’entrino qualcosa?


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