S&G n. 134 - Da VLS1939. Opposizione maleducata, una proposta. Vorrei vedere l’ordine dei lavori

Un lungo comunicato in difesa dell’operato della Giunta di VLS1939 è stato fatto circolare dalla lista che ha rivinto alla grande le ultime elezioni. Leggendolo si ha l’impressione che la minoranza dovrebbe fare il suo mestiere, ma farlo con educazione, senza disturbare il manovratore. I fatti. Una scuola infantile comunale costruita una sessantina di anni fa è stata dichiarata inagibile ed il Comune ne ha proposto l’abbattimento e la ricostruzione. Due esponenti della minoranza, giovani ed attivi, hanno espresso nelle sedi opportune il loro disaccordo sulla velocità con la quale la Giunta vuole abbatterla per poi ricostruirla nello stesso luogo ed hanno chiesto chiarimenti per tale fretta, anche perché per la ricostruzione sarebbero necessari 2-3 anni, che porterebbero in zona nuove elezioni, ma questa è una coincidenza.
Certo visti i cambiamenti che si pospettano per il doppio mandato del sindaco e gli aspiranti che scalpitano sarebbe una bella opportunità per tagliare nastri. Quello che non torna alla minoranza, mi pare di capire, sono le certificazioni da parte dei favorevoli all’abbattimento, per il quale sono completamente d’accordo, resto perplesso del perché non si siano accorti delle criticità che non possono essere dovute solo al crollo di una parte dei controsoffitti e che dovevano essere preesistenti. Ci sarà una relazione tecnica di architetti o ingegneri, in Brianza non ne mancano, che ne attesti la pericolosità e da quando questa si è manifestata non essendoci stati eventi sismici o alluvionali che possano averla causata. Sarebbe una cosa doverosa chiarire la questione e la Giunta ne uscirebbe facendo vedere di essere stata vigilante.
Per due o tre anni i bambini della "Tagliabue’’, questo il nome dell’istituto, saranno costretti ad essere ospitati in altre strutture e sono certo che la soluzione sarà trovata anche perché, per fortuna, con le nuove vaccinazioni i pericoli anche per classi numerose e per i contagi saranno sotto controllo. Essendo la scuola vecchia di 60 anni, costruita quando i problemi cittadini erano di tutt’altro genere da quelli odierni quali la crescita delle periferie, la mancanza di parcheggi e i genitori dei ragazzi lavoravano per lo più nelle vicinanze e non usavano auto. Ora le cose sono molto più complicate e invece di aspettare l’abbattimento della scuola e la sua problematica ricostruzione si potrebbe scegliere di ricostruirla ex novo nel quartiere di San Fiorano che ne è desolatamente sprovvisto e nel quale, ultimamente, sono state edificate nuove soluzioni abitative i giovani coppie? Magari si potrebbe pensare ad un complesso scolastico che guardi al futuro in modo che le scuole siano meglio distribuite sul territorio comunale. Osservando sulla carta topografica ci si accorge che la distribuzione degli istituti è nettamente a favore di un centro molto intasato ed il vuoto pneumatico nei quartieri periferici. Poi della vecchia scuola se ne potrebbe discutere con calma se fosse il caso il caso di abbatterla o riattarla ed usarla per altri scopi.
VORREI VEDERE L’ORDINE DEI LAVORI - Vorrei vedere l’ordine dei lavori che sono stati fatti dal Comune e del come sono stati realizzati. Il primo riguarda piazza Daelli, che è stata rifatta in maniera egregia ma per due mesi è stata lasciata la sabbia usata per riempire le vie di fuga delle piastrelle e che a causa della pioggia e del vento è "emigrata’’ anche nelle vie laterali e nei marciapiedi. Ora una ditta è stata incaricata di raccoglierla, ma more solito qualcosa è andato storto. Hanno pulito la piazza con precisione chirurgica ma non l’hanno raccolta nelle vicinanze per cui risalta la pulizia del quadrato e la lordura delle strade e dei marciapiedi confinanti. La seconda è simile nel modus operandi di chi deve eseguire i lavori. Hanno finalmente tagliato l’erba anche a San Fiorano, ma lo hanno fatto con una faciloneria che grida vendetta. Il taglio dell’erba che supera il metro di altezza non può essere fatto come quello di un campo da golf con l’erba di pochi centimetri, bisogna passare e ripassare e, come da regolamento comunale, estirpare quella che somiglia più a rami di albero, il regolamento parla di "scerbatura manuale’’. Ora ci sono gli strumenti per farlo meccanicamente. La cosa più grave è il fatto che una volta tagliata l’erba lo sfalcio non viene raccolto, ma intendiamoci, questo avviene solo nei campetti da gioco di periferia, verso il centro la cosa cambia radicalmente. Quest’erba non raccolta ha due possibilità o secca perché non piove e con il vento lorderà le strade e finirà nei tombini, oppure piove e marcirà sul posto creando un ambiente, come scrivevo la scorsa settimana, tipo savana. Del puzzo e dell’igiene non ne parliamo. Possibile che questo avvenga senza che nessuno controlli. Cui prodest? Mi pare legittimo domandarselo.
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