Risposta notturna sullo spazio social-web
“Fruttero e Lucentini lo avevano detto circa venti anni or sono che mettere a disposizione di tutti una tastiera avrebbe prodotto grossi danni.”
Sarà pur vero quello che dici -“Fruttero e Lucentini lo avevano detto circa venti anni or sono che mettere a disposizione di tutti una tastiera avrebbe prodotto grossi danni.”-, ma devi ammettere che lo spazio social-web è l’unico spazio dove si potranno incontrare le persone culturalmente autonome, scevre da interessi di bottega. Potenzialmente potremmo assistere a una rivoluzione del corretto capire la politica e la storia dei nostri giorni nel sano confronto fra i singoli. Visto che la rivoluzione originaria di Johann Gutenberg ha portato in Italia, dopo cinquecento anni circa, alla disinformazione sistematica dell’opinione pubblica, a favore dei poteri costituiti e di qualsiasi altro potere forte o comunque organizzato. Con netto dispregio del pensiero dei singoli. E questo, soprattutto, grazie alla nostra classe culturale e giornalistica, che l’ha sempre stramaledetto.
In quest’ottica appare opportuno condividere le analisi serie relative alla guerra in atto, fondate su atti e conseguenti fattualità reali, sfrondati da interpretazioni emozionali, per quanto la loro gravità possa suscitarle, e correttamente inquadrati nel contesto storico con il quale naturalmente interferiscono vicendevolmente. In detta fattispecie l’invito a condividerle prescinde dalla valutazione personale di merito. Significa solo, tenuto conto che non esiste altro spazio pulito dove potere coltivare, a titolo personale, valori e interessi di collettività, ritenerle valide per farle circolare, al fine di arricchire il dibattito e il confronto culturalmente serio nell’ambito della sfera delle proprie amicizie: non fondate su interessi meramente politici, che allo stato dell’arte sono prettamente partitici o più crudamente, come s’è detto, di bottega. .
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