Recensione su me stessa
"Ho fatto una lunga traversata da sola, a volte col vento in poppa, a volte quasi ingoiata dal mare in tempesta; a volte ho navigato su un mare calmo e tranquillo, sotto un cielo azzurro e sereno, salvando sempre la mia lucidità di pensiero e la mia libertà interiore, alla ricerca sempre della verità e della giustizia o almeno di valori universalmente giusti da perseguire..."
Odio i giudizi altrui su ciò che scrivo. Persone che non conosco, che non sanno nulla della mia vita, che non mi conoscono, ma che sono pronti a giudicarmi col dito puntato, come se le mie idee fossero una merce esposta in vetrina. C’é un prezzo da pagare per tutto, anche per i nostri sentimenti più intimi e personali, le nostre gioie, i nostri dolori, il nostro tran-tran quotidiano. E’ tutta una corsa per cercare di piacere agli altri. Siamo tutti in vendita, in liquidazione, in offerta speciale!
Ma se non dovessimo piacere, forse diminuisce l’intensità della nostra vita vissuta, davanti all’indifferenza degli altri e, a maggior ragione, di chi non ci conosce?! Mi piace scrivere per il puro piacere di scrivere; un bisogno intrinseco che mi appaga, mi fa felice, senza con ciò dovermi necessariamente concedere alla moltitudine, alla pazza folla accusatrice e giudicatrice. L’arte piace solo a sè stessa, ci ama e ci consola:dà tanto ed in cambio non chiede nulla. In un mondo dove di artistico non c’é più nulla, sforzarsi almeno di rincorrere il bello già ci salva dall’abbrutimento e ci consente di riscattarci come esseri umani, permettendoci di sentire meno la nostra infima natura animale.
Non m’importa un accidente se le mie poesie piacciono, se i miei racconti valgono qualcosa. Certamente valgono poco e niente, pur essendo ricchi di vita e sensazioni vissute, di dolore, di miraggi rincorsi, a volte quasi afferrati e poi sfuggiti, lasciandomi esterefatta, annichilita, delusa. Ma, avendo vissuto tutto sulla mia pelle, ho fatto una lunga traversata da sola, a volte col vento in poppa, a volte quasi ingoiata dal mare in tempesta; a volte ho navigato su un mare calmo e tranquillo, sotto un cielo azzurro e sereno, salvando sempre la mia lucidità di pensiero e la mia libertà interiore, alla ricerca sempre della verità e della giustizia o almeno di valori universalmente giusti da perseguire .
Sono orgogliosa di non essermi asservita ad alcun potere, di non aver fatto di effimere e utilitaristiche idee politiche il mio pane quotidiano, perchè ho cercato di volare sempre in alto, fiera solo di essere un essere umano in mezzo a tanti esseri umani da amare e rispettare.Volando in alto, ho tentato di distaccarmi dalle meschinità umane, cercando di giustificare, comprendere e perdonare le miserie altrui, a volte, non lo nego, sopportando anche le mie. In poche parole, ho tentato di essere un "essere umano", non un prodotto in vendita al miglior offerente.
La mia così detta arte, il mio amore per la cultura ed il bello, mi aiutano a vivere e a sopportare i giorni uggiosi, a volte negativi, mi aiutano a vedere uno spiraglio attraverso le nuvole, a far trovare la rotta alla mia nave, a volte in tempesta, a sperare in un domani migliore, quando l’oggi mi ha afflitto abbastanza. Che importanza può avere se diventerò o meno un personaggio importante, se piaccio o meno agli altri? Tutto ciò è secondario, voglio vivere semplicemente come umile essere umano vero, unico, irripetibile, alieno da futili e affrettati giudizi su di me.
Non voglio passare alla Storia, consentitemi di navigare nel mio mare perchè, come diceva Leopardi, " il naufragar m’é dolce in questo mare". Infine, visto che sono in vena di citazioni, vorrei ricordare un pensiero di Marco Aurelio: "Devi volgere lo sguardo sulle umane vicende, conscio della loro precarietà, del loro scarso valore; ieri tanta boria, domani mummia o cenere"
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