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Quisquilie&Pinzellacchere. Nr. 30. Il ’’padrino delle Ferrovie’’. Grillini e ’’grulloni’’. Vetrine per le allodole.

Negli ultimi 40 anni i partiti sono stati i veri padroni delle Ferrovie italiane e di conseguenza, come in Alitalia, la società ha sempre accumulato, debiti ripianati dallo Stato...

di Franco Novembrini - mercoledì 30 gennaio 2019 - 3606 letture

Negli ultimi 40 anni i partiti sono stati i veri padroni delle Ferrovie italiane e di conseguenza, come in Alitalia, la società ha sempre accumulato, debiti ripianati dallo Stato, e i ’’padrini delle Ferrovie’’, malgrado la conclamata incapacità, venivano pagati con stipendi d’oro e liquidazioni di platino. Dall’Albo d’oro (!) dei dirigenti, di cui alcuni ricorrono più volte, come direttore e poi come ad: Cimoli, Necci, Demattè, Catania, Cipolletta e Mauro Moretti (2006-2014).

MAURO MORETTI - Presidente ex ad di RFI e Trenitalia, per 8 anni dominus della rete ferroviaria italiana, aveva riportato in positivo il bilancio del disastrato ente, ma secondo alcuni osservatori lo aveva fatto tagliando su personale e sicurezza, tanto che il 29 giugno del 2009 da un treno merci deragliò un vagone che trasportava gpl causando una esplosione ed un incendio spaventoso che provocarono, nei pressi della stazione di Viareggio, 32 vittime. Gli accertamenti diranno che la causa fu la mancata manutenzione di un carrello del vagone. Nel primo grado di giudizio 23 persone sono state condannate. In questi giorni è iniziato il processo di appello, che però, visti i tempi della Giustizia in Italia rischia la prescrizione.

L’ing. Moretti non ha mai presenziato alle 140 udienze del processo e solo alla prima dell’Appello si è presentato, non dicendo una parola. Io trovo scandaloso che anche un processo per la strage di 32 persone possa usufruire della prescrizione, tanto più che l’incidente non ha compromesso la carriera di colui che potrebbe essere riconosciuto colpevole, anche se di mancata osservanza della sicurezza del convogli. Nel frattempo dopo aver lasciato il posto nelle Ferrovie è andato a dirigere Leonardo, ex Fincantieri, e tuttora risulta dirigente di una infinità di enti e società anche internazionali. Come facciano a dirigere tutto alcuni boiardi di Stato rimane un mistero. I parenti delle 32 vittime e dei numerosi feriti hanno chiesto che lui e gli altri condannati rinuncino alla prescrizione, ma non credo che saranno ascoltati. Non sarà mica che per la Santa Prescrizione nelle patrie galere ci finiscono pochi grandi manager e molti poveracci?

GRILLINI E ’’GRULLONI’’ - Nel mio comune a maggio si andrà a votare anche per le comunali ed alcuni settimanali monzesi ogni settimana sono pieni di buone notizie, circa le magnifiche sorti progressive, se voti questo e non quello. La novità della settimana, ’’sparata’’ a tutta pagina come una novità, è quella della ’’disponibilità’’ del sindaco in scadenza a ricandidarsi. Ora se c’era una cosa scontata, esclusi ciechi e sordi, era quella della volontà della fregola di un secondo mandato. Fra i ciechi e sordi si trovavano molti che fingevano di credere, anni fa, a Re Giorgio circa la ferrea la volontà di non ricandidarsi e che in Toscana si definirebbero, benevolmente, ’’grulloni’’. Una qualche opposizione alla nuova sindacatura si è manifestata, specialmente fra certi assessori e notabili del PD che non gradivano, ma data la scarsità di personale, obtorto collo hanno dovuto accettare. Quello, invece, che trovo insopportabile negli articoli di questi periodici e l’insistenza nel definire ’’grillini’’ gli appartenenti al M5S, non che sia offensivo, ma dimostra scarsa fantasia e anche un modo di essere schierati da una certa parte e più che altro contro un tentativo di cambiamento e sburocratizzazione della cosa pubblica e non si limiti alla inversione di marcia delle auto nel centro storico o alla velocità di 30 o 40 km. orari, ma che faccia una lotta contro l’inquinamento e per la difesa della salute.

VETRINE... PER LE ALLODOLE - Sempre nel mio Comune sono stati stanziati 35 mila euro per migliorare le vetrine dei negozi. Non è una boutade, l’Amministrazione comunale pensa realmente che con qualche miglioria alle vetrine il commercio cittadino tornerà ’’più bello e più florido che pria’’.

Come in tutta Italia i commercianti sono in difficoltà gravissime per la spietata concorrenza da parte di centri commerciali ed Amazon. Non ritengo che ciò sia molto utile per risolvere i problemi che affliggono la categoria. Oltretutto, pare, che per avere il finanziamento non si debbano vendere biglietti di giochi a premi (gratta e vinci), che fino a prova contraria o sono emessi dallo Stato, come il Lotto, o sono sotto il suo controllo. Se così fosse sarebbero esclusi bar e edicole e si favorirebbero pochi esercizi di cui il futuro, vetrina o meno, è già segnato. Non sarebbe stato meglio utilizzare quel finanziamento per migliorare e magari ampliare alcuni esercizi come le edicole, appunto, che facendo i salti mortali per resistere, sono costrette a vendere di tutto e, spesso, sostituiscono anche le defunte librerie. Per finire, i gratta e vinci e concorsi vari sono sponsorizzati dallo Stato e la RAI sforna spot pubblicitari in continuazione, non sono come le macchinette mangiasoldi, le quali sono, queste sì, in grande espansione.



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