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Quella buona parola dell’editore Ciancio per le autorizzazioni del MUOS

L’ipotesi che Mario Ciancio Sanfilippo si sia speso in qualche modo a Palermo per contribuire ad accelerare l’iter autorizzativo delle opere per il MUOS di Niscemi è riportata all’interno del Decreto del Tribunale di Catania del 20 settembre 2018

di Antonio Mazzeo - mercoledì 28 novembre 2018 - 4648 letture

Anno 2008: il progetto d’installazione a Niscemi di uno dei terminali terrestri del sistema di telecomunicazione satellitare MUOS, strategico per le forze armate degli Stati uniti d’America, rischia di arenarsi alla Regione Siciliana. C’è bisogno invece di accelerarne l’iter ottenendo le autorizzazioni per avviare le opere all’interno della riserva protetta “Sughereta” in barba ai vincoli urbanistici e ambientali. Il Comando della base di US Navy a Sigonella freme e qualcuno prova a spendere il nome di uno degli onnipotenti dell’Isola, quello dell’editore-imprenditore-cost​ruttore Mario Ciancio Sanfilippo. A Roma come a Washington si sa che non c’è Presidente o politico isolano che non si renda disponibile alle richieste o agli inviti del patron de La Sicilia. In fondo la buona parola pro-MUOS potrebbe valere in cambio una fortuna: l’Ok del Pentagono per realizzare nel Comune di Lentini un megavillaggio per ospitare sino a 6.000 marines Usa, oltre 670.000 metri cubi di costruzioni in un’area complessiva di 91,49 ettari nelle contrade Xirumi, Cappellina e Tirirò. Buona parte dei terreni destinati a ospitare centinaia e centinaia di villette per gli statunitensi sono di proprietà della famiglia Ciancio Sanfilippo, mentre il progetto è in mano alla Scirumi S.r.l., società controllata al 51% dall’Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro S.p.A. di Vicenza e per il 10% dalla Cappellina S.r.l. di Catania (soci i due figli dell’editore etneo).

Tu mi dai il MUOS e io ti do il residence a Lentini

L’ipotesi che Mario Ciancio Sanfilippo si sia speso in qualche modo a Palermo per contribuire ad accelerare l’iter autorizzativo delle opere per il MUOS di Niscemi è riportata all’interno del Decreto del Tribunale di Catania del 20 settembre 2018 che ha rigettato la richiesta di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza nei suoi confronti, autorizzando di contro il sequestro e la confisca di numerosi beni di cui Ciancio è titolare.

“Merita attenzione anzitutto la Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro S.p.a., con sede a Vicenza, attiva sin dall’anno 1969, aveva già eseguito lavori per conto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America presso la base di Aviano”, scrivono i giudici di Catania nel capitolo dedicato all’affaire Scirumi di Lentini. “La Maltauro, inoltre, aveva acquistato l’impresa Ferrari di Genova, a sua volta acquirente della IRA Costruzioni di Graci e della Fratelli Costanzo, storiche imprese edili di Catania (originariamente appartenenti a soggetti vicini a Cosa Nostra etnea), ed aveva infine realizzato il centro commerciale Etnapolis, sito a Belpasso (Catania), la cui costruzione aveva costituito oggetto del procedimento penale denominato Dioniso”. L’azienda di costruzioni vicentina aveva nominato proprio consigliere rappresentante nella Scirumi S.r.l., tale Mauro De Paoli. Quest’ultimo ha ricoperto fino al 25 febbraio 2010 il ruolo di presidente del C.d.A. della società proponente il progetto di cementificazione a fini militari dei territori di Lentini. Il 23 settembre 2008 Mauro De Paoli veniva intercettato dai ROS dell’Arma dei Carabinieri mentre negli uffici dell’editore Mario Cianio Sanfilippo s’incontrava con quest’ultimo e un soggetto rimasto non identificato. “Nel corso della conversazione il De Paoli chiedeva l’intercessione del Ciancio Sanfilippo con l’allora neoeletto Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo affinché agevolasse l’installazione del MUOS (il contestato sistema di monitoraggio americano) in territorio di Niscemi, così da accreditare lo stesso Ciancio Sanfilippo e tutta la Scirumi presso il nuovo comandante americano di Sigonella (tale Chris Kinsley) al fine di concludere l’accordo con l’amministrazione militare statunitense che avrebbe portato alla realizzazione del progetto”, riportano i giudici del Tribunale di Catania nel Decreto del 20 settembre 2018.

Utile riportare quasi integralmente la trascrizione del dialogo a tre intercettato dagli inquirenti.

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mariociancio

CM: Mario Ciancio Sanfilippo;

UU: Mauro De Paoli;

SS: soggetto sconosciuto.

CM: “Allora, come vanno le cose, intanto alla Maltauro... benissimo!”

UU: Benino.

CM: Ah, benino… Avete preso appalti dovunque... State facendo la Catania-Ragusa, state facendo ...

UU: No, quella non si sa se parte!

CM: Noi cercheremo di darle una mano per farla partire...

UU: C’è un ricorso...

CM: Lo so, però le voglio dire, è una di quelle cose che deve partire! Noi come giornale siamo pronti a rintuzzare, a fare polemiche, accuse, cioè non si può più perdere tempo sostanzialmente, perché la perdita di tempo significa che poi costano il doppio!

SS: Questo è vero! Questo è vero!

CM: La Pizzarotti sta finendo...

UU: Sta finendo, sono in anticipo!

CM: Sta completando in anticipo, no, sono... sono ancora in tempo!

UU: Fuori no, sono i tempi contrattuali!

CM: Senta, per il resto?

UU: Questo mi sta a cuore adesso. Allora...

CM: Non è che lei... io leggo bene!

UU: I nostri amici americani hanno questo progetto...

CM: Un secondo, mi faccia leggere! (si registrano rumori provocati dallo

strofinio di carta; seguono secondi di silenzio, ndr) Che fanno a Niscemi?

UU: Devono mettere il MUOS... Si ricorda il famoso MUOS? Quel sistema interplanetario di comunicazione? E’ ubicato a Niscemi, tutte le misure di disturbo...

CM: Senta, e perché a Niscemi?

UU: Molto probabilmente bisogna vedere com’è, dove si può piazzare... Come girano queste cose! Questa è una pratica addirittura da molti anni, ora loro stanno per giungere al loro obiettivo e il provvedimento ora è in Regione Siciliana! Loro dicono… che riusciamo a prenderlo o non riusciamo a prenderlo, attraverso l’Assessore Sorbello che fa il decreto, o attraverso il Presidente della Regione Lombardo, perché è Presidente anche dell’azienda forestale… Lui, come Presidente della Regione che può fare un’appendice e l’approva come Presidente dell’agenzia regionale delle foreste. Che avvenga questa cosa qua è importante... lo vedono che avvenga per merito vostro! Bon... è importantissimo che questa cosa avvenga per noi. Il nostro comune amico oggi, Saro, è andato a Palermo per cercare di togliere dal sacchetto questa cosa, così.. fermatevi un attimo... eccetera... perché è fondamentale! Loro mi dicono: “è fondamentale che avvenga questa cosa per merito vostro! È fondamentale!”. La posta è Scirumi!

CM: Cioè, lei dice... se fanno questo, fanno Scirumi! Questo è importante! Che collegano le due cose! Sicuro?

UU: No, sicuro no! Però... Non posso dire sicurezza! Con buona probabilità è così!

CM: Perchè lei dice, facendo questa hanno interesse ad avere... ed è sulla strada per Gela! Quindi sarebbero a mezza strada tra Gela e... Quindi, no, questa è delicatissima!

UU: E’ delicatissima! Ma perciò io mi sono permesso di disturbarla!

CM: Ma allora a questo punto dovrei sapere a che punto sono?

UU: Questo iter, questo qui del loro MUOS, sono nell’ufficio dell’Assessore Sorbello che potrebbe fare, potrebbe emettere il decreto...

CM: Ma che garanzie abbiamo noi che facciano Scirumi? Prima di muovermi, scusi, io ho bisogno di garanzie! Se devo fare una cortesia davanti ad una ipotesi soltanto!

UU: Garanzie non ne abbiamo, direttore, non possono dare garanzie... Se veniamo accreditati presso il Comando americano di Sigonella, molto di più di quello che siamo adesso, che stanno proponendo, il villaggio quello in più alto! Il nostro! … Io ce l’ho sul cuore e il nuovo comandante Kinsley ha questa missione e mi dice: “Mi agevolate molto...”. Oggi Saro è andato a Palermo, per togliere la pratica all’Assessorato... “Non la esaminate!” Eh... no... perché altrimenti il nostro intervento come si manifesta? E Kinsley, insomma: “L’abbiamo già ottenuto, che vi siete mossi a fare?”… Mettiamo la prossima riunione, non è che è un grande sacrificio, no? Oggi...

CM: Voglio capire... La mia preoccupazione è che da una cosa del genere... Che devo fare io... Non ne ho nessun vantaggio, non sono disponibile a farlo! Ho bisogno di avere una qualche certezza!

UU: Certezza non ne abbiamo ma una buona probabilità l’abbiamo!

CM: Non mi basta, onestamente! Allora, le potrei dire io, invece di chiederla come cortesia faccio un’informazione per sapere come la pensano, è diverso! Una cosa è dire: “Mi fa piacere che si faccia...”, e quindi...

UU: Però direttore, questa volta mi creda, dobbiamo dirgli: "Mi fa piacere che lo faccia!”. Questa volta mi deve credere... Io sono stato sempre freddo...

CM: Perché devo farlo io?

UU: Perché è la persona più autorevole che c’è...

CM: No, più autorevole no, scusi. Lei sa benissimo che queste cose si fanno in due modi, o facendo io il peso del giornale, “la politica della cosa”, oppure facendolo in un altro peso...

UU: Sì, mah... non è un grande favore, perché c’è già, lo hanno già a posto... E’ già munito, è già strutturato, non c’è nessun dosso da superare. E’ una... che la Scirumi ha necessità di accreditarsi con il comandante Kinsley, per cui l’Ufficiale di collegamento ci sta accreditando molto poco, dice: "Questi signori sono ben introdotti...”, eccetera, eccetera, eccetera e dice: “Fatemi questa cosa e io vi convoco tra quindici giorni!”. Quindici, venti, trenta giorni... Come Scirumi, sì! Come villaggio di....

CM: Convoca tra quindici giorni?

UU: La vicenda SCIRUMI è rimasta sempre abbastanza fredda, no? In questo modo... In passato io non sono mai stato entusiasta, oggi da una serie di notizie che mi vengono da loro, c’è molto fervore... Eh, stanno scaricando roba, sulle navi in largo...

CM: Di certo, la situazione internazionale è tutta a nostro favore...

UU: Eh, stanno scaricando materiale, hanno tutte le navi fuori che stanno scaricando... Napoli è piena di gente, non sanno dove metterla a dormire. Napoli, loro sono pieni di gente, hanno fatto l’Africa Corps, hanno costituito l’Africa Corps per munire l’Africa di piste...C’è il gruppo Genio per fare le piste aeroportuali, dei serbatoi, c’è una forza di pronto intervento... Non sanno dove metterla ma è facile che venga qui, molto facile! lo adesso sono moderatamente ottimista... Infatti poi dobbiamo assolutamente rivederci e se il dottor Simonetto non ha fiducia, vabbè, lo farà qualcun altro. Adesso lui è un po’, non è molto fiducioso nell’operazione il dottor Simonetto...

CM: Lui non è molto fiducioso perché non è molto fiducioso il suo cognato... Non ci crede più!

UU: Non ci crede più!. Mi diceva: “No, no... lasciamo, lasciamo...”, però che si lasci o non si lasci questo è a prescindere. Questa è per Scirumi… andare dal comandante Kinsley,,

CM.: Questi, i lavori di questo chi li prende?

UU: No, se la fanno loro! Questo è necessario. La struttura implica arrivo di personale, questo era uno dei punti... dei tre punti... si ricorda? È necessario che avvengano questi tre fatti, questo è uno dei fatti che… arriva del personale specializzato anche, e non sono dentro qua. E serve a noi, a Scirumi, per essere accreditati presso di loro, voglio dire, abbiamo una compagine che oltre che valorizzare le casette, è molto introdotta, con percorsi molto agevolati...

CM: Senta, se io le fissassi un appuntamento? O fissassi l’appuntamento al Comandante?

UU: Come dice lei... Lei scelga la cosa migliore, sicuramente sarà quella da farsi!

CM: Mi lasci ventiquattro ore di tempo... Perché noi attualmente siamo sciolti... No, mi dispiace il fatto, veda, il fatto che Simonetto non ci creda più è una cosa che mi dispiace molto! Sì, lei sta dicendo... come stiamo parlando tutti con la verità!

UU: No, a me dispiace... lui ha altre cose per la testa e questa cosa è nata un po’ lunga...

CM: In Sicilia oltre a questo cosa avete? Che avete i lavori dell’IRA...

UU: E dell’IRA Ferrari, perché ci sono lavori che il Comune non paga... Ci sono amministrazioni povere... Non è che dice: “Ma io che faccio? Quindi non ci credo, non ci credo... abbandoniamo”... Io faccio una convocazione, hanno convocato dalla base di Sigonella, perché lui deve... il documento... Il progresso va al cinquanta per cento. Abbiamo una serie di cose positive, siamo delle persone che siamo inserite in diversi livelli bene, dobbiamo avere un po’ di pazienza e aspettare, delle volte...

CM: Pazienza ad aspettare... Ma dobbiamo rinnovare il nostro accordo, perché allo stato attuale...

UU: Non c’è niente! Adesso, Scirumi si farà quello che deve fare lo stesso, ma di qua a fine anno, lui se ne vuole andare, entrerà, non so, l’immobiliare Europea, gli dà cinquecentomila euro per le spese sostenute e va avanti... Io adesso ho diversi segnali, mercoledì scorso ero a Roma...

SS: Infatti io vedo che tu ci credi molto di più di Simonetto…

CM: E lei è diventato ottimista!

UU: Da un po’ di tempo però, non da molto tempo! Mah, ci sono indicatori che vengono qua... Allora, c’è un lancia missili russo che gira nel Mediterraneo... Cosa vuol significare? Significa! Significa! Significa!

CM: Significa che sicuramente siccome la Russia sta passando, ha stanziato il venticinque per cento... E’ chiaro che tutti quanti che nel Mediterraneo si adeguano... E Sigonella è il posto d’incontro ...

UU: L’incrociatore lancia missili sta girando qui nel Mediterraneo, era anni che non entravano qua...

CM; Prima ti diceva: “Aspettiamo le elezioni americane!” Se questo ti dice mettere, praticamente è più facile che esce... Obama perde ...

UU: Lui dice: “Aspettiamo, insomma ... ho bisogno di un villaggio.... I Marinai non vanno bene, che sono... Mineo è lontano, ne voglio fare un altro là!”. Questo mi sta dicendo! Non mi fate dire delle cose in più... io domani sera parto!

CM: Io domani sono a Roma però, eh, attenzione... Io parlo questa sera alle otto...

SS: Va benissimo...

CM: Senta, questa è riservata, nel senso che praticamente non la sa nessuno!

UU: Non la sa nessuno e ce la teniamo per noi! lo poi vedo Aldo D’Amico nel pomeriggio perché lo devo sollecitare di trovare una compagine attiva...

CM: Alternativa...

UU: Sì, lui avrà rischiato.. L’ha visto anche l’altra volta, era molto infastidito...

CM: Perché poi il signor Gesualdo D’Amico non ci sappia fare...

UU: Non si sono mai presi di pelle dal primo dal primo momento! Mai! Cioè, antipatia di pelle, mi creda, il percorso o veniva spianato...

“Da quanto precede – commentano in conclusione i magistrati catanesi - emerge come ancora una volta il Ciancio abbia sfruttato i propri legami e rapporti con esponenti del sistema politico siciliano al fine di assicurare un canale privilegiato per l’approvazione del progetto del villaggio per i militari statunitensi ora in esame, il cui iter amministrativo procedeva e si concludeva positivamente in tempi rapidi: detti legami gli consentivano di avere in anticipo la certezza dell’esito favorevole di tale iter, tanto da ottenere, ancora una volta, rilevantissimi profitti ricavati dalla plusvalenza dei suoi terreni, venduti quando erano ancora a vocazione agricola ma per i quali veniva corrisposto dalla controparte un prezzo elevatissimo come se già la detta destinazione fosse stata modificata. E tale certezza non poteva che essere comune anche alla controparte del Ciancio Sanfilippo (prima fra tutti la Maltauro, soggetto con notevole esperienza imprenditoriale), che non si sarebbe certo determinata ad effettuare detto onerosissimo acquisto se non avesse avuto adeguate garanzie in ordine alla concessione della variante urbanistica”.

Ma anche il progetto MUOS avrebbe goduto contestualmente di una positiva e rapida conclusione. Il 10 aprile 2008 l’Azienda Regionale Foreste Demaniali diede il proprio nullaosta con validità annuale per l’avvio delle opere all’interno della riserva naturale orientata di Niscemi. Il 18 giugno 2008 venne rilasciata l’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta. Il 9 settembre 2008, su richiesta formale del Dipartimento di US Navy, venne convocata a Palermo una conferenza di servizi ai sensi della legge n. 6 del 2001, a cui parteciparono l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, la Soprintendenza dei Beni culturali, l’Ispettorato Forestale di Caltanissetta (ente gestore della riserva), il Comune di Niscemi e i rappresentanti della Marina USA e del 41° Stormo dell’Aeronautica di Sigonella. In quella sede e all’unanimità fu espresso parere positivo al terminale satellitare di proprietà ed uso esclusivo delle forze armate degli Stati Uniti d’America.


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