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Quando la Sicilia era musulmana

La Sicilia musulmana / Alessandro Vanoli. - Bologna : Il Mulino, 2012. - 231 p., [I], br. ; 21,4 cm. - (Storica paperbacks ; 145). - ISBN 978-88-15-26608-8.

di Sergej - mercoledì 23 agosto 2017 - 5173 letture

Il libro di Alessandro Vanoli edito da Il Mulino nel 2012, La Sicilia musulmana (collana Storica Paperbacks, ISBN 978-88-15-26608-8) ha il pregio, con le sue 230 pagine, di dare un rapido approccio a un tema ed a una fase della storia che è tra le più controverse, complesse, e spesso carente dal punto di vista storiografico, pagine della storia della Sicilia. I vincitori (in questo caso non tanto i normanni quanto i dominatori cattolici successivi) hanno progressivamente distrutto tutte le tracce possibili, tutti i documenti. Nel recupero storico successivo molto ha influito anche la lentezza con cui si sono avviati gli studi, e la consapevolezza storiografica. Michele Amari ha fatto una solitaria e mastodontica operazione (la sua Storia dei musulmani in Sicilia uscì in prima edizione tra il 1854 e il 1872 in tre volumi; l’ultima ri-edizione di quest’opera la si deve a Le Monnier, casa editrice entrata nell’orbita Mondadori) che per anni è stata l’unica “storia” che era possibile leggere. L’università e la storiografia accademica al solito ha svolto con lentezza il suo lavoro, procedendo per inaccorti progressi (ma almeno va citato l’ottimo: Francesco Renda, Storia della Sicilia dalle origini ai giorni nostri, Palermo, Sellerio, 2003). Il volume di Vanoli ci permette di comprendere a che punto siano le conoscenze al riguardo: non molto più avanti rispetto a quelle di Amari. Vanoli è studioso serio e prudente, poco incline alle varie mode contemporanee: tra chi esalta la Sicilia pre-unitaria, e chi immagina un passato di “grandezza” dell’isola. L’argomento - la civiltà musulmana - torna d’attualità oggi che l’Europa e il suo miglior alleato gli Stati Uniti, si trovano a avere ancora una volta a che fare con i derivati di quella civiltà - nelle sue due forme, due facce di una stessa medaglia: il cosiddetto “terrorismo islamico” e la finanza araba.

Vanoli riesce nel difficile compito di delineare in poche pagine questa storia, con linguaggio piano e il supporto degli studi e delle ricerche più recenti. Un libro che va letto, per chi si occupa di Sicilia, e di civiltà europea in connessione a quella islamica affacciatasi sul Mediterraneo. L’isola, e la Spagna, divennero il punto più avanzato della civilizzazione islamica, in un periodo di decadenza dell’Europa; fu proprio la vicinanza delle fonti islamiche a permettere ai mercanti italiani a riciclare conoscenze tecnologiche e scientifiche (si pensi all’uso della bussola e dello zero), e letterarie (la rilettura dei greci tramite gli arabi, prima di poter ricominciare a leggere di nuovo in greco) che furono la base della “rinascita”.

Insomma, ci fu un momento della storia in cui la Sicilia fu Ṣiqilliyya.

“La conquista araba della Sicilia ha inizio nell’anno 827. Prima c’erano state diverse incursioni, fin dal lontano 652, e ripetuti tentativi di conquistare la Sicilia, tutti falliti. La spedizione definitiva venne effettuata quando il ribelle bizantino Eufemio li chiamò in aiuto. Alla guida della spedizione c’era un giurista settantenne, Asab ibn al-Furàt. La spedizione araba lasciò il porto di Susa il 14 giugno dell’anno 827 e dopo aver effettuato una sosta a Lampedusa per rifornirsi di viveri e uomini, sbarcò a capo Granitola presso Mazara tre giorni dopo, il 17 giugno. Le truppe di Asad, per la difficoltà dei luoghi e per lo scarso nutrimento soffrirono quanto e come gli assediati. La loro non fu una conquista facile. Palermo la conquistarono nell’831, perché stremata da una pestilenza [e grazie all’intervento della marineria pisana], Messina nell’843, aiutati da truppe napoletane, Enna, da loro chiamata Kasr Jànna, fu presa nell’859, dopo un assedio tanto lungo che consentì agli arabi di coniar moneta. Le ultime a cedere furono Siracusa, nell’878, Catania, nel 900, Taormina nel 902 ed infine completarono l’occupazione con la caduta di Rometta nel Messinese. Era il 965… Per molto tempo l’interesse degli storici per la storia della Sicilia musulmana non è andato molto al di là del recupero o anche della semplice ripetizione di una storia degli eventi i cui dati fondamentali erano forniti da lavori di edizione e traduzione fatto dagli arabisti che avevano accesso diretto alle fonti (la maggior parte in arabo) del periodo. Da qualche anno si è però assistito a una vera e propria fioritura degli studi, un rinnovamento che ha coinvolto non solo gli storici, ma anche gli archeologi, gli esperti di numismatica, gli ebraisti e, ovviamente, in primo luogo gli arabisti. La ricerca sta mostrando con sempre maggiore chiarezza quante certe convinzioni sulla Sicilia musulmana fossero ancora legate ai pregiudizi, a informazioni insufficienti o a errori interpretativi.” (Marco Crestani)

La sensazione rimane quella che, nonostante gradatamente e in maniera lentissima, la Sicilia si sia "islamizzata", rimase pur sempre un territorio marginale, ai confini dell’espansione culturale islamica. Incapace in ogni caso di svolgere un ruolo autonomo e culturalmente valido, sia nei confronti del Sud islamico che nei confronti del Nord cristianizzato. In un perenne limbo, con alti e bassi: in alcuni momenti del periodo islamico la Sicilia ebbe comunque dei momenti "alti". Certamente non diffusi e non a tutti i livelli (chi è povero è povero sempre), ma comunque "qualcosina" ci fu. Meglio che niente.

Sobrietà e prudenza storiografiche rendono questo libro prezioso al lettore contemporaneo. Consigliato per chi cerca un libro chiaro e adeguatamente riassuntivo su tutta la faccenda.


Sinossi

L’unicità soprattutto geografica della Sicilia molto ci fa capire degli eventi che condussero all’occupazione islamica dell’isola. Per due secoli, infatti, dal nono all’undicesimo, essa fu retta dai musulmani, che l’avevano strappata all’impero bizantino. Un lungo dominio destinato a finire con la conquista da parte dei normanni. Una presenza cruciale, che ha lasciato tracce incancellabili sul piano storico, archeologico, architettonico, culturale.


L’Autore

Alessandro Vanoli, storico del Medioevo, è esperto di storia mediterranea. Con il Mulino ha pubblicato anche «La reconquista» (2009), «Andare per l’Italia araba» (2014) e «Quando guidavano le stelle» (2015).


Indice

Introduzione
I. L’eredità antica: tra Roma e Bisanzio
1. Roma e il primo cristianesimo
2. Da Roma a Costantinopoli
3. La Sicilia e Bisanzio: problemi di prospettiva
4. La Sicilia tra Bisanzio e l’islam
5. Un’isola bizantina
6. La militarizzazione dell’isola e le tensioni del IX secolo
II. L’islam nel Mediterraneo
1. Il mondo islamico prima della conquista
2. Lo spazio politico islamico e identità sociale
3. Il Nordafrica e la Spagna: l’avanzata verso occidente
4. I berberi e l’eredità dell’Africa
5. La dinastia aghlabide
III. La spedizione in Sicilia
1. Le fonti: le cronache della conquista
2. I primi contatti tra Sicilia e islam: definire la pirateria
3. I presupposti dell’invasione
4. Lo sbarco in Sicilia
5. Le prime fasi della spedizione
IV. Il consolidamento del potere
1. Il potere musulmano sull’isola
2. La nascita di una società islamica siciliana tra arabi e berberi
3. Le ultime fasi della conquista e la caduta di Siracusa
4. L’islam in Italia meridionale
5. Malta e le altre isole
V. La Sicilia aghlabide
1. Le prime rivolte e le ultime spedizioni aghlabidi
2. Il potere aghlabide e la trasmissione dell’autorità
3. Il diritto malikita in Sicilia
VI. I Fatimidi in Sicilia
1. La fine dell’unità politica islamica e l’avvento dei Fatimidi
2. I Fatimidi in Sicilia
3. L’emirato dei Kalbiti
4. La politica fatimide in Sicilia
VII. L’arabizzazione della società siciliana: musulmani e cristiani
1. Arabizzazione e islamizzazione
2. Dimmī: i non musulmani
3. I cristiani nella Sicilia musulmana
VIII. Gli ebrei nella Sicilia musulmana
1. L’ebraismo siciliano prima dell’islam
2. Il problema delle fonti: la «genizah» del Caino
3. Gli ebrei nella Sicilia musulmana
IX. Il territorio e la sua gestione
1. La Sicilia musulmana: insediamento, fortificazioni e spazio rurale
2. Agricoltura, nutrizione e carestie
3. Le acque
X. Le città, gli uomini e i commerci
1. La Sicilia musulmana e lo spazio urbano
2. La nascita di una capitale: breve storia di Palermo
3. Giudici e maestri
4. Medici
5. Mercanti
6. Dalla città al mare: la Sicilia musulmana e la rete commerciale mediterranea
XI. L’immagine della Sicilia all’epoca dell’islam
1. Il mondo d’occidente visto dagli arabi
2. Sicilia
3. L’isola e il suo vulcano
4. L’isola e le tracce degli antichi
XII. La fine della Sicilia musulmana
1. I cambiamenti dello spazio mediterraneo
2. Le ribellioni in Sicilia
3. La politica bizantina negli ultimi anni della Sicilia musulmana
4. Dai Kalbiti ai «regni di "ṭā’ifa"»
XIII. La caduta dell’isola
1. Invasioni e conquiste: i normanni
2. Le prime fasi della conquista normanna della Sicilia
3. Il procedere della conquista normanna
4. Gli ebrei negli ultimi anni della Sicilia musulmana
XIV. Musulmani in un’isola cristiana
1. Il regno
2. I musulmani durante il regno normanno
3. La lingua e la cultura araba presso i normanni
4. L’arte islamica presso la corte normanna
5. L’immagine araba dell’isola all’epoca dei normanni: geografi e viaggiatori
6. La fine dei musulmani in Sicilia


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