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Quand’è che l’Italia sarà legale?

Oggi è il 20 aprile, che può essere scritto come 420. Nel resto del mondo (tranne in Italia) oggi è il giorno in cui si festeggia...

di Sergej - mercoledì 20 aprile 2022 - 7608 letture

Oggi è il 20 aprile, che può essere scritto come 420. Nel resto del mondo (tranne in Italia) oggi è la giornata mondiale della cannabis. Lo si festeggia in tutto il mondo. In tutto il mondo tranne che in Italia. Qui la legalizzazione proprio non ha cittadinanza. Come si fa, d’altra parte a essere "legali" in Italia?

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Legalizzazione della cannabis in Italia

Leggevamo proprio oggi un articolo apparso su uno dei giornali online: "L’intenzione degli antiproibizionisti italiani era quella di celebrare quest’anno con il lancio della campagna per il Sì al referendum per legalizzare la cannabis. La decisione della Corte costituzionale ha mandato tutto in fumo" [1]. Non si tratta qui di fare goliardia, ammiccare a un pubblico giovanile tanto per prendere in giro le persone. E neppure promettere chissà quali "miracoli" economici - no: la legalizzazione della cannabis non crea "nuova" economia: ma ripulisce e regolarizza quella in nero esistente e già contabilizzata nel PIL italiano ma soprattutto, in tempi di "vacche magre" e di crisi, sarebbe una filiera che diversifica il mercato interno -, o "miracoli" riguardo la delinquenza: le mafie troveranno presto altri mercati da sfruttare; in caso di depenalizzazione svuoteremo momentaneamente le carceri da quel sottoproletariato che in carcere va a finire, ma presto la nostra onorata società troverà il modo di riempirle di nuovo con i reietti e i deboli di sempre. La "battaglia" sulla cannabis è qualcosa che va oltre il motivo (del tutto bizzarro) per cui viene penalizzata una determinata sostanza chimica. Solo perché l’Italia è una provincia e deve imitare il centro dell’Impero (ma con qualche decennio di ritardo, in tutto).

Il compiacente articolo citato specifica:

"Da una trentina d’anni “420”, o “4:20”, è la sigla per ricordare la giornata mondiale per la marijuana. L’espressione deriva dall’ora in cui nel 1971 cinque liceali californiani si trovavano per farsi le canne recuperando il fumo nascosto nei giardini della scuola. Quella caccia al tesoro fu trasformata in leggenda metropolitana dalla rivista High Times che nei primi anni ’90 la rilanciò. Da allora in tutto il mondo il 20 aprile (negli USA il mese viene prima del giorno) si tengono eventi per la cannabis libera" [2].

Su RTL sembrano essere maggiormente informati:

"Negli Stati Uniti, precisamente in California, nel 1972, un gruppo di giovani ragazzi chiamato “Waldos”, perché passava le giornate sul muretto (wall) vicino la scuola, ha scoperto che nelle vicinanze di San Rafael si trovava un campo abbandonato di cannabis. I ragazzi decisero, dunque, di cercarlo e di incontrarsi ogni giorno alle 4:20 nei pressi della statua di Louis Pasteur nel parco della San Rafael High School per poi andare alla sua ricerca insieme. Sfortunatamente non riuscirono mai a identificare il raccolto abbandonato, ma “4:20” era diventata ufficialmente la parola in codice per incontrarsi e fumare. Tale espressione è attualmente conosciuta in tutto il mondo: questo perché Phil Lesh, bassista dei Grateful Dead, fratello di uno dei componenti di Waldos, si appropriò del codice e lo portò in tutto il mondo fino a farlo diventare un vero e proprio simbolo per tutti i fumatori di cannabis" [3].

Naturalmente, in Italia, una classe politica ed economica che passa gran parte del suo tempo a sniffare coca o farsi di sostanze illegali chimiche non può mica mettersi a giocare con prodotti poco costosi e ormai appannaggio degli "sfigati". La lotta di classe, le differenze di classe che si sono amplificate negli ultimi decenni - i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri - hanno determinato anche questo: l’ipocrisia come sistema, e le droghe illegali per i poveri con i poveri che finiscono in galera - e le droghe per i ricchi, con i ricchi che la galera proprio non sanno neppure a cosa serve. Il Paese più illegale e corrotto dell’Occidente ha questa gran cosa: che dichiara illegale la commercializzazione della cannabis, mentre per uso farmacologico dobbiamo importarla (a caro prezzo) dall’estero e neppure siamo in grado di darla a tutti i nostri malati che ne avrebbero bisogno (e diritto). Ma si sa, fondi per la sanità in Italia non ce ne sono. Neppure per le scuole, del resto.

Intanto il Governo invece di combattere l’evasione e la speculazione pensa di vietare l’uso dei condizionatori per le masse perché mica si può sottrarre energia a Confindustria...

Buon 420 a tutti, a tutti tranne che in Italia.


PS: sarà un caso che questo 420 sia così simile al "numero di Douglas Adams", il 42 della Guida galattica per gli autostoppisti (1979) [4] risposta sarcastica alla "domanda fondamentale"?


[1] Vedi l’articolo di Marco Perduca su HuffingtonPost.

[2] Art. cit.

[3] L’articolo su RTL.

[4] Per chi fosse distratto, vedi su Wikipedia.


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