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S&G n. 207

Gli insaputi

di Franco Novembrini - mercoledì 22 marzo 2023 - 1103 letture

Dopo i "sapevamolo" mi pare giusto trattare questa settimana degli "insaputi" cioè di quei personaggi che guidano la Junta di VLS1929 che sostengono di non aver ricevuto lamentele da parte di gruppi o di cittadini circa la manutenzione del verde. Questa presunta incomunicabilità, se vera, è di una certa gravità. L’assessore al Verde pubblico ed all’Ecologia è fra l’altro la vice sindaca che si sta dimostrando, legittimamente, molto attiva e pronta a sacrificarsi alla prossima tornata elettorale per la carica di sindaco.

Il Comune ha costituito alcune commissioni fra le quali almeno una si dovrebbe interessare dell’ecologia e del verde e quindi nelle riunioni dovrebbero averne parlato ricordando anche che negli anni scorsi si è fatto un gran parlare di salvare alcuni alberi, per la precisione bagolari detti anche spaccasassi, con costi rilevanti per la loro eradicazione e trapianto in altro sito e spero godano ottima salute. Un gruppo di cittadini ha fatto presente sui giornali locali che i tre pini rimasti nel giardino della scuola elementare "Villa" sono stati sradicati in quanto seccati e a detta della vice sindaca il "decesso" pare sia dovuto alla calura estiva dello scorso anno. Certo che i lavori che sono stati fatti, con largo uso di cemento, in quello che ancora viene definito impropriamente giardinetto qualche dubbio lo fanno venire. Come si fa a sostenere che i pini nel giardino di una scuola nessuno che abbia sentito il dovere, vista la calura e la penuria di pioggia, di innaffiare gli alberi. Chi doveva farlo? Mistero.

Prevengo quelli che potranno dire che in fin dei conti sono tre pini e si potranno ripiantarne altri. La brutta sorte degli alberi era stata preannunciata anche per quelli messi a dimora gli scorsi anni e, secondo un mio conoscente agronomo per passione, le cause erano che quelli piantati nel campo giochi di via Saragat erano piante con radici ad un metro di profondità e quindi avrebbero avuto bisogno di innaffiature costanti e dedicate che, ovviamente, non sono state fatte. Fin dalla piantumazione tanto pubblicizzata sui media e giornali in questa rubrica scrissi che ci sarebbe stata una moria che per ora ha colpito 5 delle 10 piante ma credo che, senza essere il Mago Otelma, anche i restanti 5 non sopravvivranno mentre vicinissime a loro vivacchiano le pianticelle che sono state messe a dimora privatamente, che hanno bisogno di poca acqua. Ma veniamo ai "defunti". La cooperativa incaricata li ha tagliati lasciando dei moncherini di una quindicina di centimetri che l’erba sta coprendo ed essendo il campetto frequentato da bambini i quali potrebbero inciamparci e farsi male. In quel caso che fare?

Già che ci siamo, sempre in quel campetto, una giostrina ha una piastra di acciaio arrugginita che sta marcendo, si vede poco ed i bambini che la usano potrebbero ferirsi. Non sarebbe il caso di fare un controllo ed eliminare il pericolo o aspettiamo speranzosi nella dea Fortuna? Comunque il problema della incomunicabilità potrebbe anche spiegarsi con la mancanza di risposte e di provvedimenti alle segnalazioni dei cittadini che una volta ad ogni segnalazione ricevano una risposta con una mail o un whattsapp ora solo risposte telefoniche che non lasciano tracce. Francamente non ne capisco il perché.

Allora per gli "insaputi" rinnovo un mini elenco di doglianze: Perché i sei lampioni di via Fratelli Bandiera sono spenti da settembre, insieme a quelli di via Turati e del nuovo parcheggio appena inaugurato della stessa via? Perché centinaia di lampioni restano accesi anche quando il sole, seguendo le stagioni, alle 6.30 è sorto? Ma non sarebbe un risparmio regolarli come viene fatto per le luci dei condomini? Perché qualcuno dotato di carrozzella non cerca di percorrere il marciapiede davanti alla farmacia di San Fiorano e magari anche quello, new entry, di via Buonarroti fino al centro medico che in alcuni punti ha degli avvallamenti decisamente pericolosi anche per le biciclette? Astenersi, per favore, dal parlare di complottismo per certe denunce che dovrebbero far parte delle normali critiche da parte dei cittadini. Per concludere ricordo che in alcuni paesi assessori e sindaci per provare certi disagi hanno usato le carrozzine per constatare de visu, le problematiche di chi deve usarle per muoversi. Io propongo invece l’uso di biciclette per fare un giro, anzi ricordo che anni fa furono regalate al Comune alcune bici elettriche che potrebbero essere usare per la bisogna.


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