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Premio Fava 2011

La verità, nient’altro che la verità. Palazzolo Acreide rinnova il suo appuntamento annuale, ricordando il giornalista Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia.

di Piero Buscemi - martedì 4 gennaio 2011 - 4729 letture

Anche quest’anno la Fondazione Fava ha dato appuntamento a Palazzolo Acreide, paesino montano del siracusano, per ricordare Giuseppe Fava, fondatore del giornale di inchiesta contro le mafie "I Siciliani", ed ucciso dalla mafia il 5 gennaio di ventisette anni fa.

L’occasione è stata la consegna del Premio Fava "Scritture e immagini contro le mafie", giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Il premio è stato assegnato al giornalista Gaetano Alessi, agrigentino, impegnato da tempo nonostante i suoi 33 anni nelle sue inchieste antimafia.

Premio Fava 2011 La Fondazione Fava ha voluto premiare un giornalismo di inchiesta, condotto da giovani free lance che collaborano con testate presenti su internet e indipendenti dagli eccessivi condizionamenti politici, caratteristica spesso in risalto dei tradizionali giornali nazionali.

In attesa della giornata conclusiva con il consueto appuntamento alla lapide commemorativa del giornalista, fissato per le ore 17 di giorno 5 gennaio, a Catania, il presidente del coordinamento, Nello Gibilisco, ha chiuso l’evento previsto a Palazzolo Acreide con un dibattito sui "Misteri e stragi, da Portella della Ginestra a l’agenda rossa", coordinato dal giornalista di RaiNews24, Pino Finocchiaro.

Ci sembra doveroso ricordare il giornalista brutalmente assassinato dalla mafia, sia per le sue inchieste coraggiose, condotte in tempi insospettabili e di condizionamento omertoso giornalistico, che gli sono costate la vita e che oggi, a distanza di ventisette anni, pur trovando perfetta collocazione nei nostri giorni, confermano l’atteggiamento gattopardesco della nostra società e della nostra politica.

Vogliamo ricordarlo, prendendo a prestito proprio le sue parole, frutto di un testamento culturale e giornalistico, che non tutti hanno saputo e voluto ereditare.

"Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera, quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo."

(Pippo Fava: Lo spirito di un giornale - 11 ottobre 1981)


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