Potere al Popolo: progetto politico fallito o riuscito?
Un intervento di Damiano Cucé di Potere al Popolo Catania / cp occupato Colapesce, il giorno dopo le elezioni del 4 marzo 2018.
Tremano le bacheche dei militanti. Facebook esplode di commenti e di post. Abbiamo vinto? Abbiamo perso?
ABBIAMO VINTO!
1) Abbiamo sfruttato la campagna elettorale per avere più voce e più visibilità: fatto.
2) Attraverso questa operazione politica abbiamo aggregato: fatto
3) Attraverso questa operazione abbiamo creato nuovi nodi in territori in cui prima c’era il deserto: fatto
4) Siamo riusciti ad unire le molecole della sinistra in una cosa più definita, dicendo chiaramente che anche noi esistiamo: fatto
5) Abbiamo fatto una pazzia che comunque ha fatto sperare tutti: fatto
6) Attraverso questa mossa tattica siamo riusciti ad arrivare anche a gente normale, che prima non votava, che votava 5 stelle, che era al primo voto, che era spoliticizzata e con la quale siamo riusciti a parlare di politica vera
7) Abbiamo perso dentro l’illusione che ci eravamo creati ad una settimana e mezzo dalle elezioni: è normale sperare, sarà dopo normale la delusione sull’illusione creata. Siamo umani. E siamo anche felici.
Davanti abbiamo un mondo da ribaltare e da costruire. Una pratica confermata: radicarsi, ramificarsi, essere radicali. Chiedere alla gente e costruire con loro. Formare quadri, curare i cambi generazionali, creare relazione sociali, reti solidali, nodi conflittuali. Abbiamo definito che esistiamo e che con noi esiste un metodo, un linguaggio, una pratica. In tre mesi e mezzo, dal nulla, non potevamo fare forse di più. Ma abbiamo, ripeto, definito dei confini dentro i quali esiste un qualcosa che prima era molecolare, e fatto qualcosa in più rispetto a quello che avevamo fatto fino a prima.
Meno parolai. Più gente seria. Tipo mio padre: ci ha votato ed ha capito bene perché, e l’unica cosa che gli interessa adesso è come sarà strutturata la mia giornata a livello politico (utile, tra l’altro, a capire se ceno a casa oppure no). E allora ve lo dico a tutti: sto scendendo al CPO Colapesce, apro, pulisco perché è il mio turno, poi faccio il laboratorio di poesia, poi c’è la ciclofficina, l’aula studio, il doposcuola, e stasera riunione. Insomma continuiamo a creare, a lottare, e a costruire il potere popolare. Studiando, sbagliando, vincendo, ragionando. Scientificamente. Assalteremo il cielo, sicuramente!
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