Politics & Religion Volume 13 - Issue 4 - December 2020

Nuovi contributi per capire megli quello che sta accadendo nel mondo arabo e islamico
Interessante il contenuto del numero di dicembre della rivista Politics & Religion edito dalla prestigiosa Cambfridge Universitary Press. Infatti si analizza il progressivo slittamento su posizioni neo-liberiste di partiti e movimenti islamisti.
Gli articoli che si occupano di analizzare questo particolare fenomeno sono sei e sono scritti da autori di un certo prestigio. Eccovi, dunque, il piano dell’opera. A scanso di equivoci il numero di dicembre della succitata rivista contiene anche altri articoli, ma di differente tipologia rispetto agli articoli in questione.
Il piano dell’opera è il seguente:
1. "Symposium—Islamism, Islamist Parties, and Economic Policy-Making in the Neo-Liberal Age" di Francesco Cavatorta e Samir Amghar
2. “God loves the rich.” The Economic Policy of Ennahda: Liberalism in the Service of Social Solidarity" di Maryam Ben Salem
3. "Hezbollah, Neoliberalism and Political Economy" di Joseph Daher
4. "Devout Neoliberalism?! Explaining Egypt’s Muslim Brotherhood’s Socio-economic Perspective and Policies" di Khalil al-Anani
5. "Islamic Neoliberalism for Jordan’s Islamic Action Front in Islamic Banking and Finance" di Sarah A. Tobin
6. "Beyond Quietism: Party Institutionalisation, Salafism, and the Economy" di Francesco Cavatorta E Valeria Resta
L’avvicinamento a posizioni neoliberiste di partiti e movimenti di ispirazione islamista può essere considerato il risultato di tre fasi:
A. Un primo periodo risalente agli settanta allorquando a guidare dal puntodi vista politico ed economico il mondo politico arabo era il marxismo di stampo socialista;
B) Poi abbiamo la metà del 1980 allorquando avviene un voltafaccia quasi generalizzato nel senso che il mondo politico arabo veleggia con decisione verso il capitalismo;
C) La situazione attuale che vede i partiti e movimenti islamisti abbracciare - a parte alcune eccezioni - il neo-liberismo più spinto.
Gli autori passano in rassegna la realtà dei principali paesi dell’area. Massimamente l’Africa Maghrebina e il medio-Oriente mettedno in rilievo le defferenze fra paese e paese e fra movimenti e movimenti.
Ad esempio i movimenti politici che si ispirano al Sufismo sono i più legati alle tradizioni economiche dell’islamismo a partire dalla zakata, mentre in Libano gli Hezbollah hanno abbracciato in pienbo il neo-liberismo.
Le riflessioni che gli autori portano avanti sono molto pertinenti poiché ricostruiscono il quadro attuale della situazione economica e politica in quell’area così stratagica per il mondo. Un’area che dovrebbe essere maggiormente attenzionata dall’Occidente poiché sono in atto profondi cambiamenti socio-economico-politici.
Per assurdo la c.d. "Primavera Araba" che doveva dare vita a società ed orfinamenti politici laicisti, ha permesso l’esplosione politica dei partiti islamisti che sono al potere un po’ ovunque. Un dato su cui riflettere.
Un’opera - quella intrapresa dagli autori - da elogiare poiché ci permette di capire meglio cosa sta accadendo dall’altra parte del Mediterraneo.
La copertina è stata presa dal sito:
https://www.cambridge.org/core/journals/politics-and-religion/issue/49FE5AE454BA75DCAAD820A12E87B554
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