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Peppe Servillo in "L’anno che verrà", omaggio a Lucio Dalla

48° edizione del Noto Musica Festival Peppe Servillo accompagnato da Javier Girotto e Natalio Mangalavite, si esibisce in "L’anno che verrà" un omaggio alle canzoni di Lucio Dalla

di Piero Buscemi - venerdì 21 luglio 2023 - 996 letture

Un’edizione molto variegata e accattivante, la 48° del Festival Internazionale Notomusica, che si sta tenendo in questi giorni nella capitale del barocco per antonomasia. Il programma prevede figure internazionali del panorama musicale, spaziando tra jazz, blues, swing e concertistica. Gli artisti sono tra i più affermati, dal chitarrista John Scofield (13 luglio) a Nicola Piovani (26 luglio), da Paolo Fresu & Omar Sosa (23 luglio) a Giovanni Sollima & i giovani violoncellisti di Santa Cecilia (3 agosto).

Tra le tante scelte proposte dall’organizzazione, abbiamo deciso di seguire lo spettacolo che Peppe Servillo, accompagnato dal pianista argentino Natalio Mangalavite e da sassofonista Javier Girotto, anch’egli argentino, per omaggiare la produzione artistica dello scomparso Lucio Dalla.

Una scelta bizzarra e, in certi momenti dello spettacolo, azzardata, ma che ha risvegliato la nostra curiosità e quella del pubblico, accorso numeroso per ascoltare questa rivisitazione jazz delle canzoni del "poeta", come più volte Servillo lo ha richiamato leggendo e interpretando le canzoni di Dalla.

Un piccolo problema tecnico, legato alla corrente elettrica, andata a riposo per una decina di minuti prima dell’inizio del concerto, ha causato il posticipo dell’orario di inizio alle 21,40 rispetto alle 21,15 previste in programma. Il caldo promesso e, sicuramente da queste parti mantenuto nella sua interezza, non ha frenato l’entusiasmo dei visitatori, moltissimi stranieri, della cittadina siracusana. I 46° che abbiamo letto sul cruscotto della macchina, parcheggiata all’ombra oltretutto, ha messo tutti a dura prova, ma non ha impedito la canonica passeggiata sul corso principale per avere l’occasione di ammirare ancora una volta le magnificenze architettoniche che il barocco noticiano riesce ad offrire ai visitatori.

Il concerto inizia un po’ in "sordina", il confronto con la canicola serale, mai al di sotto dei 30° sembra per un attimo raffreddare gli entusiasmi e l’estrosità del cantante, ma bastano poche note del sax soprano di Javier Girotto e alcuni versi di Dalla interpretati in chiave jazz che l’atmosfera comincia a "raffreddarsi" in sintonia con la nostalgia dell’artista scomparso il 1° marzo del 2012 e la capacità di coinvolgere un pubblico, per la maggior parte "canuto", ma con alcune presenze giovanili che la dicono lunga sull’eredità musicale che l’artista bolognese ci ha lasciato.

Il pianoforte, alternato con la tastiera, dalle mani di Natalio Mangalavite ci trascina in sonorità che partendo dal jazz, sfiorano con determinazione quelle scale armoniche del miglior tango. Del resto quando sullo stesso palco suonano due argentini doc, Girotto poi è il fondatore degli Aires Tango, Mangalavite è stato il tastierista fedele della carriera di Ornella Vanoni e ha collaborato più volte con Paolo Fresu, se ci aggiungiamo l’istrionica interpretazione di Servillo, cantante degli Avion Travel, attore di cinema e di teatro e giullare dalla nascita, come la tradizione campana impone per esorcizzare la "malasorte", non si può chiedere di più a una serata estiva da vivere trascinati dalle parole e dalla musica, nonostante la calura.

La particolarità di Servillo in questo spettacolo è stato il doveroso rispetto nei confronti di Dalla nel suo modesto omaggio. Servillo non ha minimamente tentato di imitare o di raggiungere le estensioni vocali che Dalla ha regalato agli appassionati in tanti anni di carriera. Peppe Servillo è rimasto se stesso, con le sue mimiche facciali, degne del miglior pulcinella, i suoi passi accennati seguendo il ritmo dettato dagli strumentisti. Ha più volte letto le parole di Dalla, suscitando la giusta commozione e ancora viva ammirazione da parte del pubblico.

Man mano che lo spettacolo è proseguito, il coinvolgimento del pubblico è stato richiesto da Servillo ricevendo una risposta pronta tra applausi, qualche verso cantato e percussioni con le mani a seguire il ritmo di una notte calda, magica di "mezza estate", dove il sogno è sicuramente diventato realtà. Per un momento, a fine serata, ci è sembrato che anche Lucio Dalla stesse applaudendo...

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Omaggio al cinema
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Il temporaneo oscuramento


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