Pensieri veloci 4
Zaia, De Luca, Ceccardi, Emiliano, Referendum, governo Conte.
ZAIA ha stravinto non facendo dormire Salvini ultra impacciato e confuso nelle apparizioni televisive. Zaia appartiene alla tradizione veneta della democrazia cristiana con un pizzico di leghismo di facciata e di buon governo. Non solo riesce a governare ma tiene uniti i suoi con il metodo Cencelli: tu ottieni in rapporto al peso elettorale che esprimi nel tuo territorio. Il risultato della lista Zaia presidente che supera per tre volte la Lega è emblematico.
DE LUCA con il suo lanciafiamme ha fatto terra bruciata degli avversari e continuerà nell’arte del governo " oltre la destra e la sinistra" e lavora per prendersi Napoli alle prossime amministrative. Nel frattempo canta Caravan petrol -"come sò bello a cavallo a stu camello cù ’o binocolo a tracollo cù o turbante e ’o narghilè-".
La CECCARDI non ha fatto in tempo d’uscire lo spumante dal frigo che la notizia della sconfitta si era già diffusa in ogni angola della città. Essendo una donna di spirito non ha fatto che sparire, ma prima era passata da piazza della Signoria per andare ad ammirare il David di Michelangelo.
EMILIANO dopo un pomeriggio tribolo per le oscillazioni dei sondaggi si è rasserenato verso sera alla notizia della vittoria certa. Un bel risultato e tanta buona sorte anche per la povertà degli avversari che sono andati per suonarglieli e sono stati suonati. Il demo populista come alcuni l’hanno definito è un gran signore per le parole espresse. Ha ringraziato e non si è sottratto di ringraziare anche Calenda e Renzi con un caloroso arrivederci. Un saluto dalle terre di Puglia anche per Di Battista che era rientrato dall’estero per fare dei comizi a sostegno della candidata Laricchia che non è andata oltre il 10%. Il buon Dibba però ha dovuto riconoscere la caduta delle Stelle ovunque iniziando a fare volare gli stracci. Di Scalfarotto si sono perse le tracce ma non la poltrona da sottosegretario.
Al REFERENDUM il SI ha vinto senza sottovalutare il risultato del NO. Un risultato che dovrebbe spingere i protagonisti del comitato a lavorare per portare avanti le loro proposte con continuità senza svegliarsi alla fine delle decisioni parlamentari.
Il GOVERNO CONTE andrà avanti sempre che lavori sulle urgenze del Paese che sono tante in particolare la scuola e il lavoro. Mentre Zingaretti è uscito bene e che i giornaloni dai volti tristi si diano una spiegazione dei loro articoli non sempre attenti e scarsamente informati. In Italia non c’è soltanto la questione della qualità della rappresentanza ma anche quella della libertà dell’informazione.
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