Passo indietro dell’UE sui pesticidi chimici
L’Unione Europea, in seguito alle pressioni ricevute durante le proteste di poche settimane fa, ha ritirato la proposta per ridurre del 50% l’uso di pesticidi chimici
È un gravissimo passo indietro e a farne le spese sono le api, l’ambiente e la nostra salute. Ma non solo. Questa decisione va nella direzione opposta alla necessaria transizione verso un modello agroalimentare sostenibile ed è un problema per gli agricoltori stessi, sia in termini di salute che di costi.
Quanto annunciato è un regalo a pochi e potenti attori economici, le grandi aziende agrochimiche, che manterranno inalterati i propri profitti a scapito delle persone e dell’ambiente. I pesticidi chimici tossici sono un pericolo per tutti e vanno vietati al più presto!
Se le api e gli altri insetti impollinatori muoiono, a farne le spese sono l’ambiente, il nostro cibo e l’agricoltura. Le api, infatti, non producono solo miele: dalla loro opera di impollinazione dipende un terzo degli alimenti che consumiamo abitualmente, come mele, fragole, pomodori e mandorle e la produttività del 75% delle nostre principali colture agricole.
L’attuale sistema di agricoltura industriale basato sulla dipendenza dai pesticidi chimici, come i neonicotinoidi, non è più sostenibile.
Le api sono in declino, minacciate da pesticidi, perdita di habitat, monocolture, parassiti, malattie e cambiamenti climatici.
Se le api muoiono, a farne le spese sono l’ambiente, il nostro cibo e l’agricoltura. Le api, infatti, non producono solo miele: dalla loro opera di impollinazione dipende un terzo degli alimenti che consumiamo abitualmente – come mele, fragole, pomodori e mandorle – e la produttività del 75% delle nostre principali colture agricole.
L’attuale sistema di agricoltura industriale basato sulla dipendenza dai pesticidi chimici, come i neonicotinoidi, non è più sostenibile!
Il 27 aprile 2018 l’Unione Europea ha approvato il bando permanente di tre insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api: l’imidacloprid e il clothianidin della Bayer e il tiamethoxam della Syngenta. Il loro utilizzo resta però consentito all’interno di serre permanenti. Inoltre, è ancora consentito l’uso di altri neonicotinoidi: acetamiprid, thiacloprid, sulfoxaflor e flupyradifurone e altre sostanze quali cipermetrina, deltametrina e clorpirifos, tutti insetticidi potenzialmente pericolosi per le api e gli altri insetti impollinatori.
PER QUESTO CHIEDIAMO AL GOVERNO ITALIANO E ALLA COMMISSIONE EUROPEA DI:
bandire l’uso di tutti i pesticidi dannosi per le api e gli altri insetti impollinatori
applicare rigidi standard per la valutazione dei rischi da pesticidi
aumentare i finanziamenti per la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione di pratiche agricole ecologiche
Recenti studi hanno confermato che i neonicotinoidi danneggiano non solo le api, ma anche i bombi, le farfalle, gli insetti acquatici e persino gli uccelli, con possibili ripercussioni su tutta la catena alimentare.
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