Il Papa offende i leaders indiani in Brasile

Un passo indietro dopo le ammissioni sugli "errori" della chiesa cattolica durante la colonizzazione ammessi dal precedente papato, ma in Italia non se ne parla che in due righe...
E’ di pochi giorni fa l’articolo uscito sul washingtonpost.com che racconta delle proteste da parte dei leaders indigeni in Brasile dopo il discorso di Ratzinger ai vescovi latinoamercani e dei Caraibi.
"Arrogant and disrespectful", "arroganti ed irrispettosi" sono i due termini utilizzati da Jecinaldo Satere Mawe, capo coordinatore della tribù Coiab, indiani dell’Amazzonia, per definire le affermazioni dell’attuale pontefice con cui si dichiarava che "la chiesa romana cattolica li ha purificati e che un ritorno delle loro religioni sarebbe un passo indietro..."
Papa Ratzinger ha anche tenuto a precisare che "le popolazioni native avevano accettato volentieri l’arrivo dei preti europei ai tempi della conquista in quanto essi erano “silenziosamente desiderosi” di cristianità. Ed è forse per rispettare questo silenzio e lasciarlo intatto, interpretando la volontà postuma di centinaia di silenziosi sterminati, che ancora oggi si escludono dalla società quei pochi nativi rimasti e costretti a vivere strappati dalle loro tradizioni.
Molti gruppi indiani hanno spedito una lettera al Papa qualche settimana fa chiedendo il suo supporto per la difesa delle loro terre ancestrali e la loro cultura.
In queste lettere dicevano che gli indiani hanno sofferto un “processo di genocidio” da quando i colonizzatori europei sono arrivati.
Occorre ricordare che i preti benedicevano i conquistadores che muovevano guerra alle popolazioni indigene, ma anche, per onor di cronaca, molti di loro oggi sono tra i più accesi alleati degli indiani.
Ma tanti anni di convivenza con lo stato pontificio avrebbe dovuto insegnare a noi Italiani che molti rpeti non sono la chiesa e che, per fortuna spesso, la chiesa non sono i preti. Enorme è come sempre la distanza tra chi lavora sul territorio occupandosi dei bisogni prima e secondari delle popolazioni e chi, da Roma, si occupa della chiesa come strumento di azione geopolitica.
“Lo stato ha usato la chiesa per fare il lavoro sporco di colonizzare gli indiani ma loro (i cattolici indigenisti) avevano già chiesto il perdono per questo… così ora il Papa sta rimangiandosi la parola della Chiesa?” ha detto Dionito Jose de Souza, un leader della tribù Makuxi del nord dello stato del Roraima .
Papa Giovanni Paolo II, infatti, parlò nel 1992 degli errori nell’evangelizzazione delle genti native americane. Sebbene la parola "errori" e non "colpe" ci fece all’epoca un po’ sorridere, era comunque uno degli sparuti e sbiaditi passi avanti a cui il precedente papato ci aveva abituato.
"Papa Benedetto non solo ha sconvolto molti indiani ma anche i preti cattolici che hanno abbracciato questa battaglia", ha detto Sandro Tuxa, che guida il movimento delle tribù del nordest. “Noi ripudiamo i commenti del Papa” ha detto ancora Tuxa, “dire che la decimazione culturale della nostra gente rappresenta una purificazione è offensivo e, francamente, spaventoso. Penso che il Papa sia scarsamente informato”.
Anche lo stesso consiglio missionario indigenista della Chiesa Cattolica, conosciuto come Cimi, ha preso le distanze dal Papa. “Il Papa non capisce la realtà degli indiani qui, le sue dichiarazioni sono sbagliate ed indifendibili”, ha detto all’Agenzia Reuters il consigliere del Cimi Padre Paulo Suess, “anche io sono rimasto sconvolto”.
Per leggere l’articolo del quotidiano americano clicca qui!
- Ci sono 2 contributi al forum. - Policy sui Forum -
VEDERE DI COSA E CAPACE LA CHIESA PUR DI NON AFFRONTARE LE PROPRIE RESPONSABILITA NELLA PUNTATA DI ANNO ZERO NON MI HA MERAVIGLIATO...
LA STESSA MIA FAMIGLIA E’ VITTIMA DI GRAVI CRIMINI DELLA CURIA ARCIVESCOVILE DI NAPOLI...
CRIMINI CHE SONO COPERTI ANCHE DA PEZZI DELLE ISTITUZIONI ITALIANE...
IL 10 GIUGNO INIZIERO’ UNO SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE SOTTO LA PREFETTURA DI NAPOLI, ALLE ORE 10.00, CONTRO UNA GRAVE, INCREDIBILE, ESTORSIONE...
VISITATE IL MIO SITO E CAPIRETE...
CIAO QUESTO papa, PURTROPPO, NON RIESCE A SCANDALIZZARMI E NON RIESCE A MERAVIGLIARMI POICHè GIà SENTIRLO NEI SUOI PRIMI INTERVENTI HA MOSTRATO E CONTINUA A MOSTRARE UN CAMMINARE E UN PENSARE CON SCARPE CHIODATE. NON CAMMINA IN BELLEZZA E NON CAMMINA CON SPIRITUALITà DOVREBBERO INSEGNARLI A CONTARE 1000V PRIMA DI FARGLI PROFFERIRE UNA SILLABA CIAO