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Palestina: “Solo la lotta paga” scrivono gli studenti di Palermo

In seguito alle proteste studentesche si dimettono dal progetto I-Tag i due professori titolari dell’accordo di collaborazione con partner la Hebrew University

di Redazione - martedì 27 maggio 2025 - 744 letture

In seguito alle proteste studentesche si dimettono dal progetto I-Tag i due professori titolari dell’accordo di collaborazione con partner la Hebrew University

Dopo settimane di mobilitazione a seguito della scoperta scandalosa del fatto che uno dei due accordi sospesi, per effetto della mozione del Senato Accademico dell’Università di Palermo dello scorso 3 giugno 2024, era stato in realtà portato avanti sottobanco per tutto l’anno con diversi incontri internazionali, abbiamo assistito a un vergognoso rimpallo di responsabilità tra la governance universitaria (nella persona del rettore Midiri) che ha negato di esserne a conoscenza, e i professori titolari del progetto, che hanno invece sostenuto fin da subito che il rettore ne fosse perfettamente a consapevole.

Nella giornata di ieri ci è finalmente arrivata da parte dei professori la notizia delle loro dimissioni ufficiali dal progetto, a testimonianza del fatto che neanche l’asimmetria di potere tra noi e la governance universitaria avrebbe potuto nascondere l’evidente verità.

Dinanzi al silenzio assordante da parte di tutte le istituzioni locali e nazionali di fronte al Genocidio palestinese, dinanzi al silenzio di una grande parte della comunità accademica alla scoperta del prosieguo sottobanco dell’accordo, a distanza di un anno dall’inizio della mobilitazione affermiamo che solo la lotta può aprire degli spiragli di solidarietà attiva verso i nostri colleghi e le nostre colleghe (student3 e docent3) in Palestina, che chiedono ancora a gran voce l’interruzione di ogni complicità con le Istituzioni israeliane.

La nostra lotta non si ferma però di certo qui, dal momento che quanto accaduto pone all’intera comunità studentesca l’esigenza di approntare delle modalità che vigilino e rendano esecutive le disposizioni della mozione del senato accademico del 3/6/24 ottenuta dopo un mese di Acampada: l’esempio del tavolo istituito con la medesima mozione, che nonostante sia stato nominato non si è ancora mai riunito, dimostra la poca serietà e deontologia con cui viene portato avanti; inoltre le procedure orientate alla trasparenza del sito non sono mai state implementate.

Noi non abbiamo mai pensato che le mozioni ottenute siano un fine né che possano porre fine a logiche di potere e coloniali negli scenari internazionali: per questo sappiamo bene che l’unico lavoro di controllo sugli accordi sarà quello che svolgeremo ogni giorno noi student3 e membri della comunità universitaria.

Cercando con più attenzione data l’assenza di trasparenza e la sfiducia nelle promesse che ci erano state fatte, si è scoperto nell’ultima settimana un nuovo accordo PRO- WILD (https://www.pro-wild.eu/partners/unipa-it.html) stipulato dall’Università di Palermo a settembre 2024 con ben due partner israeliani: l’ARO – Agricultural Research Organizations of Israel, e la Weizmann Institute of Science.

Ci troviamo di nuovo in aperta violazione della mozione che recita: “Non verranno altresì stipulati nuovi accordi con università israeliane fino al superamento dell’attuale crisi. Ogni eventuale successiva futura proposta di accordo verrà valutata con particolare attenzione dall’istituendo tavolo tecnico sul dual-use con la partecipazione di una componente studentesca”.

Contro gli accordi con le università israeliane e contro le aziende di guerra all’università come Leonardo e Fincantieri, continueremo a mobilitarci senza tregua.

INTIFADA FINO ALLA VITTORIA!

#unipa #intifada #palermo #palestina #boicottaggio #sicilia

leggi qui il testo originale:

scirocco collettivo universitario palermo.



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