Palermo, Loggiato San Bartolomeo: Pedro Cano e le città invisibili. Appunti di viaggio.
"Le città invisibili" è il titolo del romanzo più complesso e forse meno conosciuto di Italo Calvino.
Il romanzo d’impronta fantastico-allegorica, con a tratti spunti filosofici ed annotazioni poetiche, si struttura attraverso impressioni e stati d’animo dell’autore che, solo dopo un lungo periodo, interrotto varie volte dalle sue ricorrenti inquietudini - per molto tempo l’autore cercherà formule descrittive innovative - viene fissato su carta sottoforma di diario di viaggio.
Il viaggio di Italo Calvino si snoda attraverso la descrizione di cinquantacinque città, nella loro intima peculiarità, bellezza, degradamento e con alternanza di stati d’animo, compone un diario di viaggio basato sull’immaginazione, piuttosto che sulla mera descrizione dei luoghi. Un viaggio, un buon viaggio, è tale se fornisce lo spunto alla riflessione, alla contemplazione delle altrui esistenze, delle differenze culturali; così la trama è articolata in un viaggio metafisico, puramente mentale, aperto ad uno spazio astratto e rarefatto, denso di incontri, contatti umani. Fortemente influenzato dalla letteratura d’avanguardia e sperimentale, tendente a ridurre al puro simbolismo la realtà e la complessità umana, il romanzo di Calvino conclude il suo viaggio sospeso nel tempo ed attraverso il tempo, quando finisce tra le letture preferite di Pedro Cano.
Pedro Cano, artista contemporaneo di fama internazionale, prestato anche al teatro, (sue le scenografie e i costumi della rappresentazione "le memorie di Adriano", interpretata da Giorgio Albertazzi), è uno dei più importanti pittori neorealisti spagnoli. Nato a Blanca (sud della Spagna), cittadina invisibile della provincia di Murcia, studia all’Accademia di San Fernando a Madrid e successivamente a Roma, presso l’Accademia di Belle Arti.
Viaggiatore instancabile, in tutto il mondo condivide la sua esperienza artistica e attraverso il viaggio, scopre l’animo umano e la sua variegata rappresentazione. Formatosi in seno alle avanguardie latino-americane, dei paesaggi mediterranei porta con sé un pezzo di ogni luogo, luogo che diventa esso stesso, pezzo della sua stessa casa. Pedro Cano da oltre trent’anni vive ed opera in Italia, nell’altrettanto invisibile cittadina di Anguillara, centro poco distante da Roma. Il senso del viaggio e del viaggiatore per Pedro Cano ha quindi le stesse coordinate di Italo Calvino. Attraverso la lettura del suo romanzo, regalo della moglie, Pedro Cano scopre le innumerevoli affinità con lo scrittore italiano e dopo un periodo di travagliata incubazione, ben quattordici anni, mette a punto quella che sarà il lavoro più impegnativo e ricco di sfumature interpretative. La raccolta di immagini, suggerite dalle descrizioni accurate di Calvino, diventano acquerelli, tecnica a lui più congeniale, facile e di immediato risultato, su carta lavorata a mano, piegata al centro, come se fosse staccata da un taccuino per appunti. Cinquantacinque acquerelli, che hanno esotici nomi di donna (Zora, Aglaura, Sofronia, Zenobia) - così come le ha immaginate lo scrittore a suo tempo - di medio formato, con a margine due segni, in alfabeti di lingue morte, che corrispondono all’iniziale del nome della città descritta. Il paesaggio mediterraneo e i suoi colori; l’acquerello Argia sembra rubare i colori terrosi a Paul Klee, i labirinti delle città "invivibili", le vite in disuso, le città cantiere, in abbandonata costruzione, statiche e solitarie, queste le interpretazioni dell’autore. L’artista spagnolo, cittadino del mondo, dopo aver presentato il suo ultimo lavoro nella terra d’origine, approda in Italia e nelle sue città più importanti. Una mostra itinerante, come non essere altrimenti, accolta con unanimità di consensi, che fa tappa a Palermo. La Provincia Regionale di Palermo infatti ospita nei locali del Loggiato San Bartolomeo, fino al 27 febbraio prossimo, queste magnifiche opere, discrete e moderne, non troppo distanti dal quotidiano a noi più familiare. Splendido il catalogo distribuito, (costo 10,00 €.) "Las ciudades invisibles", dove oltre ai cinquantacinque acquerelli in miniatura, è possibile conoscere i particolari dell’incontro di Pedro Cano con lo scrittore Italo Calvino, in visita ad una delle sue personali a Roma. Emozionante, da non perdere.
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Ho visto la mostra a Roma, ed è bellissima. Vorrei acquistar eil catalogo,a Roma era finito. Avete modo di dirmi come? grazie. Valentina
Visto che Roma è molto vicina ad Anguillara, potresti andare all’APT o alla pro loco della cittadina; sapranno darti l’indirizzo del pittore che proprio lì abita. Devi un pò investigare, magari ti riesce... Non è poi così impossibile rintracciarlo. Fammi sapere se riesci ad averlo. Il catalago è davvero bellissimo, ne vale la pena... Baci Paola Fagone.
curiosando in internet sul bravissimo Cano ho trovato forse la risposta al tuo quesito: sul sito www.falteri.it/PCano.html

E’ disponibile il catalogo PEDRO CANO, Le città invisibili nella nuova versione ampliata edita in occasione della mostra che si aprirà a Firenze il prossimo 8 ottobre alle ore 18 presso la Sala d’Arme di Palazzo Vechhio. Potrà acquistare il catalogo in mostra oppure online www.falteri.it/CalvinoCanoCat.html Cordiali saluti Antonio Berni